Derek Roddy
La copertina del numero 17 della nostra rivista (Ottobre 2013) è dedicata a un batterista che si è costruito una reputazione soprattutto nell’ambiente del metal estremo, essendo conosciuto come uno specialista dei blast beat. In realtà, come dichiarato al nostro Marco Zambruni che lo ha intervistato, Derek Roddy è un musicista completo (nella sua band Serpent Rise suona anche basso e chitarra), in grado di esprimersi alla batteria con indiscussa proprietà di linguaggio in diversi generi musicali. Il segreto è la passione che mette nel fare le cose, tutte quelle che lo interessano, non solo nella musica.
A riprova di ciò, ecco cosa ha raccontato a Marco Zambruni a proposito del suo noto interesse per i serpenti. (Leggi tutto >>)
“Ovviamente io metto grande passione nel suonare la batteria, ma anche in tutti gli altri miei interessi (musicali e non). Così come mi impegno al massimo nella batteria, lo stesso faccio con il mio allevamento di serpenti. La mia passione per i serpenti è ben nota. Adoro il Pitone dalla Testa Nera, originario dell’Australia. È una creatura fenomenale. Ho sempre amato gli animali, grazie a mio padre. Si prendeva cura delle bestie ferite, di ogni specie e dimensione. In estate catturava un po’ di serpenti, ce ne occupavamo insieme, li nutrivamo per qualche mese, e poi li lasciavamo liberi. Per me era un divertimento, che con gli anni si è trasformato in qualcosa di più. Presi i miei primi serpenti esotici (dei pitoni) alle superiori, e da lì in avanti la mia collezione crebbe a dismisura. Poi iniziai a fare tour, e fui costretto a venderli tutti, perché stando via per lunghi periodi non potevo più tenerli. Dopo aver lasciato gli Hate Eternal, però, ripresi a dedicarmi a pieno ritmo alla mia passione. Desideravo da tanto avere dei Pitoni dalla Testa Nera, ma costavano 15 mila dollari a coppia. Iniziai a mettere da parte i soldi, e a mano a mano che aumentavano i tentativi di accoppiamento andati a buon fine, il prezzo calava sempre di più, così agli inizi del 2000 riuscii a comprare la mia prima coppia. Da allora ho messo su un allevamento niente male, mi sono fatto una certa reputazione in quel campo. È molto difficile far riprodurre quei serpenti e ottenere piccoli sani, ma io adoro le sfide!”.
Be’, a questo punto sono curioso: come fai a far riprodurre i serpenti?
“Ehi, mica sono io a procrearli! Scherzi a parte, c’e una stagione di accoppiamento durante la quale bisogna mettere insieme maschi e femmine. Qualche mese dopo, le femmine depongono le uova e comincia la cova. Passa qualche altro mese e… BUM, nascono i piccoli. Succede solo una volta all’anno. Più è raro l’animale in cattività, più è costoso. Esistono anche specie con delle mutazioni genetiche, come gli Albino (privi del pigmento nero) o gli Axanthic (privi del pigmento giallo). Facendoli accoppiare si possono ottenere altri tipi di mutazioni. È un po’ come creare opere d’arte viventi, ed è questo che mi elettrizza di più. Certo, è un’attività redditizia, non lo nego, ma io amo dare vita a quelle creature così speciali soprattutto per piacere personale. Quand’ero giovane – ti parlo di 25 anni fa – avevo anche dei serpenti velenosi, ma ho smesso da un pezzo di allevarli, perché non voglio rischiare di essere morso. Sono un batterista, le dita mi servono!”.
Nel video collegato a questo articolo, tratto dal dvd Playing With Your Drums della Hudson Limited, possiamo ammirare un Derek Roddy in versione ‘uno e trino’, impegnato cioè a eseguire su batteria, basso e chitarra il brano dei Serpent Rise intitolato “Here Comes the Shield Bearer”.
La trascrizione del groove di questo pezzo, a opera di Edoardo Sala, la potete trovare insieme al resto dell’intervista su Drumset Mag.
L’articolo completo è pubblicato su:
Drumset Mag n. 17, Ottobre 2013, pag. 22-30
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