George Kollias – Spotlight

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Drumset Mag - Edizioni Mensili, Drumset Mag n. 33 - Marzo 2015, Musicians

George Kollias - SpotlightLa copertina del n. 33 di Drumset Mag – che potete leggere liberamente e/o scaricare in versione pdf dal nostro sito dai primi di Marzo 2015 – è dedicata allo specialista greco dei Blast Beat, al quale il nostro collaboratore Marco Zambruni ha fatto una lunga intervista, a ripercorrerne la straordinaria carriera. (Leggi tutto >>)

 

 

L’articolo su Drumset Mag n. 33 – Marzo 2015
a pagina 22

Qualche domanda è rimasta fuori per questioni di spazio e ve la riproponiamo qui, insieme a una mini gallery fotografica, con immagini forniteci dallo stesso batterista di Corinto, che a sua volta aiuta a ripercorrere le tappe salienti della sua crescita artistica e musicale.  Buona visione e buona lettura.

Gallery Fotografica

Seconda parte dell’intervista di Marco Zambruni

I più fortunati tra i tuoi fan possono fare con te lezioni private durante i tuoi tour  o studiare alla Modern Music School di Atene, e ora persino studiare con te online. Com’è il George Kollias insegnante?

Spero un buon insegnante… Cerco sempre di vedere le mie lezioni, i miei libri e dvd dall’esterno, come se fossi uno studente, per dare ai ragazzi materiale interessante ma facile da capire e farli arrivare al punto molto velocemente. Credo che le lezioni private siano un po’ più facili da fare per me in questo momento, forse perché dopo tanti anni di clinic sono molto più rilassato quando ho a che fare con uno studente. Anche perché il sistema che abbiamo alla Modern Music School è così buono che rende davvero semplice spiegare le cose. ne faccio parte dal 2005, è una scuola dalla mentalità molto aperta a qualunque stile musicale contemporaneo, con circa 85 sedi in tutto il mondo, i nostri libri e il nostro sistema didattico. Io ci insegno sia privatamente sia nell’ambito del corso Rock Drumming inserito nel nostro Programma Professionale, dai groove rock di base al metal estremo. Abbiamo diversi insegnanti per diversi stili e ognuno dei didatti ha una sua carriera ben avviata in quel genere musicale.

Quanto alle lezioni on-line?

Si fanno tramite il mio sito web: ho iniziato perché c’era richiesta da batteristi di tutto il mondo che volevano studiare con me, ma che abitano troppo lontano da me. Ogni mese filmo una lezione per loro, inserita in un pacchetto che prevede anche una trascrizione in versione pdf. Le lezioni sono assolutamente accessibili, perché i miei studenti pagano solo 60 euro l’anno! Sono già quattro anni che le faccio, mi costano tanta fatica, perché devo impiegare un sacco di ore nell’editing dei video, ma mi piace l’idea di avere studenti da tutto il mondo…

Hai anche realizzato delle lezioni per la app Drum Guru della Hudson Music…

Quella di Drum Guru mi è sembrata davvero un’idea intelligente: mi è stato chiesto di realizzare tre pacchetti di lezioni su tre diversi livelli a proposito del  Double Basic Drumming. Ne sono molto soddisfatto, così come sono contento che tanti ragazzi le abbiano comprate. Credo che il sistema delle app nell’educazione musicale sia davvero brillante e rappresenti il futuro, in quanto facilmente accessibile e super economico. Forse è presto per dirlo, ma la Hudson Music ha fatto un primo, grande passo in questa direzione.

Stai scrivendo anche dei libri didattici, la trilogia The Odyssey of Double Bass Drumming, di cui è stato già pubblicato il primo libro, The Beginning, mentre i successivi si chiameranno rispettivamente The Journey e The Arrival: ce ne parli?

La trilogia è la cosa migliore che abbia mai fatto: c’è tutta l’esperienza di questi anni messa su carta per guidarti dal tuo primo passo nel double bass drumming fino a un livello professionale. Dopo aver parlato con l’editore Modu Publishing l’idea è divenuta realtà: la trilogia può essere separata in different livelli: principianti, intermedi e avanzati. Il solo primo libro consta di 200 pages, tanto per darti un’idea di cosa sto facendo, non solo per gli studenti, ma anche per gli insegnanti di batteria, qualcosa per aiutare le giovani generazioni che vogliono approdare alla doppia cassa in maniera corretta: Suono con due casse da una vita, so che il mio approccio è giusto e che posso scrivere un libro davvero importante.

Un’altra grande idea che abbiamo avuto è quella di non fare un libro con un cd audio, ma di corredarlo di un codice con il quale gli studenti hanno accesso a una cartella online da dove possono scaricare le tracce audio, i play along, l’esecuzione degli esercizi… Una cosa geniale, perché possiamo aggiornare la cartella ogni volta che vogliamo. Per il primo libro ho anche scritto tutte le parti di chitarra, componendo dei brani facili in versione play along, adatti al livello di studio raggiunto. Una cosa dificile da trovare in commercio, perché le tracce di questo genere sono spesso dei brani completi che un principiante non può accompagnare o canzoni troppo difficili perché scritte da professionisti che spingono al massimo… Il secondo libro è quasi ultimato, mancano solo alcune pagine di testo. ho chiamato un amico chitarrista, Mike Papadopoulos della band Cerebrum, per scrivere la musica per i play along: stavolta volevo dare cose più difficili da suonare agli studenti, brani che un chitarrista professionista può scrivere più facilmente di quanto non possa fare io.

Un’ultima domanda riguarda il tuo lato umano e le altre passioni della tua vita: simulatori di volo, go-kart e motociclette (so che sei un fan di Valentino Rossi, vero?). Ce ne parli?

Hahahaha, yeah sono un fan delle motociclette e mi piace guidare off road, ma dopo essere entrato nei Nile i ragazzi mi hanno chiesto di darci un taglio. Amo guidare di tutto, dai kart alle motociclette: ne ho tre e quando posso vado in pista per fare del Super Motard e a volte Enduro. Sono un grande fan di Valentino e della MotoGP e anche quando sono in tour cerco di non perdermi una sola gara. Sebbene ami Rossi e lo segua da anni, sono anche membro del fan club ufficiale di Marc Marquez perché guido una Honda… Sono due leggende, entrambi out of control! Quanto ai simulatori di volo è iniziato tutto come uno scherzo, ma mi piace, anche se richiede un casino di tempo per entrarci davvero dentro: c’è tanto da leggere, esami da preparare, eccetera. La mia prima esperienza con i simulatori professionali è stata incredibile: ho pilotato un 737 sopra l’Australia, accanto a uno studente di batteria e a un amico che pilota professionalmente  aerei commerciali: uno sballo!

 

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