Gianluca Fiorentino – Face to Face

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Drumset Mag - Edizioni Mensili, Drumset Mag n. 27 – Settembre 2014, Musicians

Gianluca Fiorentino - Face to FaceProduttore e compositore oltre che batterista, Gianluca Fiorentino ha collaborato in studio e/o dal vivo con autentici big della canzone italiana  (da Renato Zero ad Anna Tatangelo), senza disdegnare la musica strumentale, come testimoniano per esempio le collaborazioni con il bassista Alex Lofoco e la militanza con l’ensemble jazz del Conservatorio di Como. Assai impegnato nell’insegnamento, ha al suo attivo una pubblicazione intitolata La biblioteca dei fill, come la rubrica che ha curato per anni in una famosa rivista specializzata. (Leggi tutto >>)

Di questo e delle sue esperienze professionali si parla nell’intervista pubblicata sul numero 27 di Drumset Mag, in edicola a Settembre 2014.

Prima domanda: come è nata e come è andata la collaborazione con Renato Zero?

Con Renato è stata un’esperienza fantastica; ma, come dico sempre,  sostituivo il batterista ufficiale Lele Melotti, che era impegnato in un altro tour. Quindi, finito il periodo di sostituzione, è ritornato Lele come doveva e dovrebbe sempre essere! Comunque è stata una fortuna enorme poter suonare con gente del calibro di Paolo Costa, Rosario Jermano, Danilo Madonna, Giorgio Cocilovo e Luca Meneghello… E in più c’era Renato, che definire una persona eccezionale è riduttivo!

E allora veniamo a una domanda di rito: che ci racconti dei tuoi studi?

Faccio prima a nominare gli insegnanti, ma in ordine di tempo, non di importanza: Salvio Vassallo, Umberto Guarino, Sergio di Natale, Antonio Golino, Alfredo Golino, Maxx Furian.

E Melotti?

Lele è una cosa a parte. È vero, è stato Il Maestro, ma adesso per mia enorme fortuna siamo diventati amici: dopo oramai 15 anni ci vediamo e ci sentiamo regolarmente, soprattutto al di fuori del lavoro. Tra parentesi, le migliori lezioni con Lele le ho fatte a tavola, davanti a un bel piatto di pasta!

Interessante: vuoi farci un esempio?

A tavola si parla di tutto: l’insegnamento più importante me lo ha dato facendomi capire e indirizzandomi verso il modo ottimale, professionale e unico (che ha lui) di porsi nei confronti del lavoro, dell’artista con cui lavori, nei confronti del produttore/agenzia o del tecnico in studio di registrazione. L’idea è che tu sei lì per servire in primis la musica, sei al servizio dell’artista e devi supportarlo al meglio possibile; oppure in studio devi capire al volo l’idea che ha in testa l’arrangiatore e trasferirla sullo strumento nel modo più vicino possibile all’idea stessa! Sempre che non ti diano una partitura…

Parliamo di tecnica?

La tecnica sullo strumento, lo studio giornaliero sul pad, sullo strumento, per me sono fondamentali! Ma sono fondamentali solo se non sono cose fini a se stesse. Lo so, l’hanno detta tutti questa cosa, e mi spiego: a me la tecnica serve perchè mi fa suonare rilassato le cose ‘facili’ e mi permette di suonare le cose ‘difficili’. Tutto però è sempre riferito alla musica che si sta suonando. Il pop, la musica leggera italiana, per esempio, è complicata, perché hai poche note da suonare, ma devono essere precise, con il suono giusto e con il groove giusto!

Parliamo allora dei tuoi batteristi di riferimento…

Sicuramente tutti i miei maestri di cui sopra, Lele in primis. Al livello mondiale, Dave Weckl che mi ha folgorato tanti anni fa e che seguo e studio ancora oggi (peraltro adesso suona in una maniera pazzesca!). Ho avuto la fortuna un po’ di tempo fa di poter studiare una giornata intera con lui ed è stato fantastico! Poi, ovviamente, tutti… Sono tutti pazzeschi! Vinnie Colaiuta, Jojo Mayer, Benny Greeb, Steeve Gadd, Jeff Porcaro, Tommi Igoe e anche tutti quelli che mi sono dimenticato.

Il lavoro: una nota dolente?

Sempre nota, però! Il lavoro oggi è cambiato. Si insegna. Ho la fortuna di lavorare con Spunkteatro di Saronno (la mia scuola di musica), gli Overdrivestudio di Milano e le Accademie Lizard di Lecco e Monza. Ma ho anche in cantiere varie formazioni con le quali si cerca di fare della buona musica. Inoltre è da poco uscito il cd di esordio di questa bravissima cantante, Azzurra, nel quale ho suonato le batterie, che è stato registrato nel mio studio, il Bflatrecordingstudio, e con la quale abbiamo già fatto i primi showcase, e altri ne seguiranno. Incrociamo le dita.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Il primo in assoluto è laurearmi (a ottobre!) al Conservatorio di Como nel triennio jazz; quindi portare avanti i progetti del Bflatrecordingstudio e i miei progetti live.

Ci sono dei ringraziamenti che vuoi fare?

In assoluto prima di tutto ringrazio Vanessa, mia moglie, che ancora oggi mi sopporta, soprattutto la sera davanti alla TV, mentre con il pad e le bacchette faccio gli esercizi serali! Poi tutti i miei maestri e i musicisti con i quali ho suonato. E ancora i miei sponsor: la UFIP (l’immenso Luigi Tronci in particolare) e la Vic Firth (grazie a Gianluca Aramini);  e anche Alfredo Romeo, con il quale collaboro oramai da 15 anni! Abbiamo cominciato con la Biblioteca dei Fill e forse un giorno la pubblicheremo anche! Un abbraccio a tutti e studiate, perché la musica è cuore, ma anche tecnica!

Nel video Gianluca è impegnato nell’esecuzione di “Just Groove Me”

L’articolo completo è pubblicato su:

Drumset Mag n. 27 di Settembre 2014, da pagina 46 a 47
In Abbonamento e in edicola in tutta Italia dal 1 Settembre 2014.

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