Il Timbal Brasiliano – What a Wonderful World

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Drumset Mag - Edizioni Mensili, Drumset Mag n. 28 – Ottobre 2014, Test, Tools, Tutorial

Il Timbal Brasiliano - What a Wonderful WorldTamburo moderno, creato a Bahia negli anni ’70 modificando il tamburo tradizionale del jongo chiamato caxambu, per caratterizzare la sonorità dei grandi blocos afro nei loro repertori di samba reggae. Oggi è diffuso in tutto il Brasile e diventa sempre più popolare anche nel resto del Mondo. (Leggi tutto >>)

 

 

Ecco il video di Carlinhos Brown

Il timbal (pronuncia cimbau) è un tamburo a una sola pelle attualmente molto diffuso nei gruppi brasiliani da parata. Deriva dal caxambu, uno dei tamburi principali del jongo, danza tradizionale brasiliana con forti elementi angolani, che si balla in cerchio in molte zone rurali del Brasile. Insieme al toque kabila del candomblé, il jongo è considerata uno degli antecedenti principali del samba.

Il timbal, come il suo antenato caxambu, ha una forma a tronco di cono molto allungata. Solitamente il fusto è di legno, ma negli ultimi anni si sono diffuse anche versioni con il fusto di alluminio, leggere e sonore. Mentre il caxambu monta una pelle animale tesa con un intreccio di corde, il timbal ha una pelle sintetica e un sistema di tensione della pelle meccanico.

Il timbal nasce come strumento tipico dei blocos afro bahiani tra la fine degli anni ’70 e i primi anni ’80 del XX secolo, per essere utilizzato nelle sfilate dei grandi gruppi di samba reggae.

Il suo creatore è stato quasi certamente Antonio Louis Alves de Souza, detto Neguinho do Samba, fondatore del bloco afro Olodum. Durante la sua attività di direttore di Olodum e di altri gruppi bahiani, Neguinho modificò molti strumenti tradizionali per ottenere nuove sonorità che rispondessero alle sue esigenze artistiche. In questo modo sono nati i surdos bahiani e il timbal.

Attualmente è diventato molto popolare in tutto il Brasile e conosciuto nel resto del mondo, soprattutto grazie all’esposizione di gruppi bahiani come i Timbalada. Grazie alla sua leggerezza può essere portato facilmente a tracolla e suonato in parata. In tempi molto recenti è diventato popolare anche nel Sudeste e alcune scuole di samba carioca lo hanno inserito nel loro organico, aggiungendo un tocco più afro alle loro sonorità. Anche moltissimi gruppi di musica Axé o altri stili moderni lo utilizzano estesamente insieme alle altre percussioni.

Ne esistono parecchie versioni con differenti misure.
Quelle più utilizzate nelle parate hanno diametro di 14” e altezza di 90 centimetri. Alcuni gruppi che suonano su palco (quindi con postazione fissa e tamburi poggiati su supporti) usano anche il 14” per 70 cm.

Per riuscire a sentire il timbal in mezzo a una bateria di samba o a un bloco afro di samba reggae, la tensione della pelle è andata aumentando gradualmente negli anni, fino a raggiungere livelli notevoli. Per questo motivo i costruttori hanno incrementato di pari passo il numero di meccaniche tendipelle, passando da sei a dieci o addirittura a 16 tiranti nel giro di pochi anni.

La tecnica utilizzata per suonare il timbal si rifà essenzialmente a quella dell’atabaque suonato con le mani nude, anche se la forte tensione della pelle del timbal lo differenzia non poco sia nella sonorità che nel volume.

Può essere sia strumento solista che di accompagnamento, come pure protagonista di stacchi e obbligati di grande effetto. Tra i solisti che hanno contribuito a rendere popolare questo strumento ci sono Carlinhos Brown e Anderson de Souza, figlio di Neguinho do Samba e nuovo alfiere della musica afrobrasiliana.

 

L’articolo completo è pubblicato su:

Drumset Mag n. 28 di Ottobre 2014, a pagina 70
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