Mike Mangini – Intervista e Foto Gallery

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Drumset Mag n. 22 - Marzo 2014, Musicians, Paper2Media

Mike Mangini - Intervista e Foto GalleryC’è il nuovo batterista dei Dream Teather al centro del nostro spotlight nel numero 22 di Drumset Mag (marzo 2014). Una doppia, approfondita intervista per parlare dell’ultimo album della band e del doppio dvd didattico da poco realizzato per la Hudson Music, intitolato The Grid, ossia ‘la griglia’.
Per il nostro sito web abbiamo tenuto da parte un paio di domande che chiamano in causa sia l’artista sia il didatta. (Leggi tutto >>)


Ricordi il momento in cui hai iniziato a riconoscere una tua personalità sullo strumento? Riesci sempre a essere te stesso o ti capita di non essere pienamente soddisfatto alla fine di uno show?

Ho iniziato a riconoscere me stesso sulla batteria – o almeno a sentire di avere un mio stile personale – poco dopo essermi unito agli Extreme. Mi capita di essere insoddisfatto dopo alcuni spettacoli, a causa dei miei errori di esecuzione. Tuttavia, col tempo ho imparato a non preoccuparmi troppo, perché credo che la maggior parte delle persone non noti gli errori come li noto io.

Da insegnante, come dividi i batteristi in principianti, intermedi ed esperti? Quali sono i fattori discriminanti per rientrare in ciascuna di queste categorie?

Separo i livelli nel modo più obiettivo possibile, ma ci sarà sempre la relatività (non il relativismo). Bisogna però sottolineare che a volte l’arte non ha nulla a che fare con il livello di competenza raggiunto. Un esperto batterista fusion non è magari in grado di colpire un rullante a 130 decibel, finendo per fare brutta figura in provino con gli Ac/Dc… Allora, chi è il batterista ‘avanzato’? La volpe della fusion che può suonare colpi al fulmicotone o il ragazzo che massacra piatti e tamburi portando un groove in maniera solida per un intero show? Al di là però del punto di vista artistico e del confronto tra gli attributi umani veri e propri, ci sono alcuni criteri obiettivi che uso.

  1. l’incapacità di colpire con gli arti insieme in maniera precisa corrisponde alla mia idea di “principiante”;
  2. la capacità di coordinare l’azione di colpire simultanemente con due arti corrisponde a quella di “intermedio”;
  3. coordinare più di un ritmo o saper dividere l’azione di due arti è l’inizio dell’ampio mondo “avanzato”; a seguire metto:
  4. coordinare più arti in uno stesso scenario ritmico;
  5. coordinare più arti a coppie nello stesso momento.

Tutto questo mantenendo la precisione nei tempi e nelle velocità, oltre alla capacità di eseguire il tutto ‘in modo swing’ e con diverse dinamiche.
Questo rende i batteristi più avanzati al mondo in grado di fare bene nella maggior parte delle circostanze, ma non è detto che faccia di nessuno di loro la soluzione migliore per una band!

Foto Gallery (a cura di Sergio Gualtieri)

L’articolo completo è pubblicato su:

Drumset Mag n. 22, Marzo 2014, pagine da 24 a 31
In Abbonamento e in edicola in tutta Italia dal 1 Marzo 2014.

Acquista l’arretrato cartaceo e digitale o attiva il tuo Abbonamento cartaceo e digitale

Tags: , , ,

ga('send', 'pageview');