Spotlight – Virgil Donati

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Musicians, Paper2Media

Spotlight - Virgil Donati La copertina del n. 18 di Drumset Mag (novembre 2013) è dedicata al batterista australiano e al suo drumming “alieno”. Ecco qualche domanda che non ha trovato spazio sulla carta. (Leggi tutto >>)

So che lo scorso anno hai riunito la tua vecchia band, On The Virg, per alcuni show in Australia: è stato difficile provare e suonare ancora quella musica? Puoi parlarcene?

L’idea di rimettere insieme la band per questo breve tour viene da Frank Corniola, l’uomo che sta dietro al festival AUDW di Melbourne, il più grande drum festival in Australia, che si tiene ogni anno. La sua idea era quella di lanciare il festival con un concerto nella notte di venerdì. In precedenza avevamo già organizzato qualche concerto in giro ed è stata una grossa sfida per la band, perchè avevamo a disposizione solo tre prove prima del tour, e questa è una cosa che può davvero spaventare, dato il livello di difficoltà della musica. A ogni modo, conoscendo molto bene ognuno dei musicisti, sapevo che avrebbero fatto benissimo il lavoro a casa, e infatti tutto ha funzionato alla grande. Al momento stiamo mixando ed editando tutto il materiale per un dvd del concerto di Melbourne.

I Planet X rapresentano una band molto importante per te; pensi di aver espresso  le tue idee e il tuo drumming in quella situazione?

Spotlight - Virgil DonatiPlanet X è un’identità che dà a tutti i suoi membri un mezzo d’espressione per le voci più progressive. Certo, ho avuto la possibilità di esprimere le mie idee e il mio drumming nei PX, nello stesso modo in cui accade in ogni registrazione e in ogni progetto a cui partecipo. Planet X non è una situazione musicale isolata. Per me è importante, come artista dotato della propria integrità, dare sempre il meglio di me stesso in ogni situazione, a prescindere dalla situazione musicale. Al momento la band è in pausa, e ogni previsione sul futuro della stessa è impossibile anche solo da pensare.

Che importanza dai al suono del tuo drumset? Quali sono le tue preferenze in termini di equipaggiamento?

Spotlight - Virgil DonatiUn bel suono è sempre un work in progress. Non arriva solamente con gli strumenti che compri, il suono del tuo set è dettato da diversi fattori molto importanti. Prima di tutto, i tamburi stessi: i fusti, le misure, il tipo di legno. Sono sempre molto aperto nel provare diverse varietà di legno e – fino a un certo punto – misure diverse dei fusti. Quando lavoro in studio, è sempre meglio avere delle possibilità di scelta, perché ciò che funziona in un brano può non essere adatto per un altro. Si tratta di usare la tua sensibilità e le tue orecchie. Le pelli poi sono molto importanti: sulla cassa e sui tom preferisco sempre usare delle pelli a singolo strato, trasparenti, per un suono puro e risonante. Per il rullante mi piace usare una pelle a doppio strato, ma tutto dipende dal tamburo che devo usare. Un altro fattore molto importante, che non si può comprare, è rappresentato dal tocco e dalla tecnica. Le tue mani e i tuoi piedi hanno una grossa influenza sul suono finale. Raffinando e lavorando sui dettagli della tua tecnica puoi alla fine sviluppare un tocco potente e dinamico. È molto difficile da spiegare con le parole, ma posso assicurarti che questo è probabilmente l’elemento più importante per arrivare a ottenere un grande suono di batteria.

Nel video collegato a questa intervista…

Nel video collegato a questa intervista Virgil Donati esegue la sua composizione “Red Air”, inserita nel suo nuovo lavoro solista intitolato In This Life, la cui trascrizione nota per nota (curata dallo stesso musicista australiano) trovate sul n. 18 della rivista. Buona visione.

 

L’articolo completo è pubblicato su:

Drumset Mag n. 18, Novembre 2013, pag. 22-32
In Abbonamento e in edicola in tutta Italia dal 1 Novembre 2013.

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