Nella puntata pubblicata sul numero 29 di Drumset Mag della rubrica The Italian Job, curata da GianlucaFiorentino (in edicola a Novembre 2014), si parla dei fill suonati dal grande ElladeBandini in un brano che ha fatto la storia della musica d’autore in Italia e cioè “Il pescatore” di Fabrizio De Andrè, tratto dall’album live Fabrizio De Andrè in concerto del 1999. (Leggi tutto>>)
La fase finale della vita musicale di Fabrizio De André è stata caratterizzata dal suono di ElladeBandini (protagonista della rubrica Heroes del numero 4 di Drumset Mag), che dal vivo ha reinterpretato tutte le parti di batteria delle canzoni dell’autore. Particolarmente interessante è l’arrangiamento di “Jamin-a”, un brano in lingua genovese tratto dall’album Creuza de ma, che in origine era stato suonato da Walter Calloni. Il testo è dai contenuti espliciti e racconta di Jamin-a, la compagna di un viaggio erotico che ogni marinaio pretende di trovare (a pagamento) in ogni porto.
Bandini è riuscito a reinterpretarne l’andamento, inserendo l’hi hat (in origine sovrainciso) per amalgamare il groove. Ne nasce una ritmica ripetitiva, “quasi un mantra” – dice il batterista ferrarese, senza fill, ma dal grande impatto percussivo. Le immagini, riprese durante un recente seminario alla scuola Music Line di Genova, ci mostrano il coinvolgimento del pubblico in un handclapping che cade su misure inusuali. Ecco un’ottima dimostrazione di come, grazie agli arrangiamenti di Mauro Pagani, la composizione di un cantautore può essere trasformata in un brano di grande musica.
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