Successo annunciato il 12 ottobre al Teatro Splendor di Bollate (MI) per La lunga notte della batteria – memorial Lucchini, appuntamento imperdibile per gli appassionati del drumset in Italia. La XV edizione è stata una delle migliori dal punto di vista qualitativo, con una buona varietà nei generi musicali presentati, una grande omogeneità dell’orchestra e un finale spumeggiante (Leggi Tutto >>)

Simbolo di milanesità, con la sua spontanea voglia di chiacchierare, anche in modo acceso, e l’accento spiccatamente meneghino. La sua voglia di provare nuove vie lo ha portato a suonare nuovi generi con musicisti di livello internazionale. Parliamo di musica di élite, un’eccellenza nel panorama attuale.

Il video collegato si riferisce all’edizione 2017 di La lunga notte della batteria – Memorial Lucchini, manifestazione organizzata dal batterista milanese, che si è esibito con la Monday Orchestra del M° Luca Missiti in  “America”, dal musical “West Side Story” di Leonard Bernstein (Leggi Tutto >>)

Molti lo conoscono soprattutto come batterista della Steve Rogers Band, ma attraverso le bacchette di Beppe Leoncini è passata molta musica pop dagli anni ’70 a oggi. In ogni caso, lui è e resta indubbiamente un batterista rock.

Il video collegato si riferisce a un’esibizione della Steve Rogers Band alla trasmissione RAI Disco Ring. L’anno era il 1989 e il brano “Caro amico” (Leggi Tutto >>)

C’è un batterista italiano che da anni lavora fuori dai riflettori, suona, accumula esperienza, gira il mondo condividendo i suoi palchi con un chitarrista e all’improvviso esce con un CD di fusion su cui suonano alcuni dei musicisti più quotati a livello planetario, collaboratori fissi di batteristi come Dave Weckl e Virgil Donati. Il progetto si chiama Hypersphere, il batterista è Stefano Incani, il chitarrista è Luca Milleri (Leggi Tutto >>)

Folla delle grandi occasioni, posti a sedere esauriti e tanta gente in piedi per assistere all’esibizione del batterista inglese Simon Phillips svoltasi all’Auditorium Merula di Roreto di Cherasco (CN), lo scorso 16 giugno 2017. Lo show, del tutto gratuito, era strutturato a metà fra lo showcase e la clinic, con il batterista che ha alternato parti suonate su basi a note tecniche, lasciando ampio spazio alle domande del pubblico. Immancabili i soli, in cui Simon ha mescolato tecnica e grande gusto musicale (Leggi Tutto >>)

Milanese, classe 1965, Tony Arco è uno dei batteristi più apprezzati della Penisola, con un grande curriculum, specie in formazioni larghe, orchestre e big band. L’abbiamo incontrato in occasione di un concerto con il pianista Antonio Faraò e il contrabbassista Riccardo Fioravanti, un trio potente e incisivo, in cui Antonino Arcodia – questo il vero nome del batterista – suona tanto, con grandi dinamiche e spazi aperti (Leggi Tutto >>)

Quella del ’46 è una leva importante per la batteria in Italia: compiono settant’anni Ellade Bandini, Tullio De Piscopo e Franz Di Cioccio. I tre moschettieri sarebbero stati quattro se Giulio Capiozzo, innovativo drummer degli Area, non se ne fosse andato troppo presto. I quattro si erano già incontrati nel 1996 per festeggiare insieme i cinquant’anni. Replica per i 60 anni nel 2006 e infine eccoli oggi, ospiti di Eugenio Mori, batterista e rinomato chef vegano. Dai loro racconti esce la storia della musica degli ultimi cinquant’anni, ricordi, aneddoti, gioie, amarezze e una grande umanità (Leggi Tutto >>)

Abbiamo testato la Drumsound Rebel anche dal vivo. Il brano ripreso in video si intitola “Il sognatore”, è di Beppi Menozzi ed è suonato dalla prog band Jus Primae Noctis (Marco Fehmer e Pietro Balbi chitarre, Beppi Menozzi tastiere, Giovani Bottino basso, Mario Riggio batteria) al Teatro della Tosse di Genova, sala La Claque (Leggi Tutto >>)

Abbiamo provato la Drumsound Rebel in diverse condizioni. Lo strumento è una All Birch, finitura Natural WBS (Water Basic Satin). Le misure dei tom sono 12” x 8”, 13” x 10”, timpani 14” x 13” e 16” x 15”, cassa 22” x 17”. L’estetica è molto naturale, la finitura mostra un legno molto chiaro protetto da una vernice neutra. Il sistema di sospensione dei tom è il classico Drumsound con braccetti cromati, le pelli in prova sono Remo sulla battente ed Evans sulla riflettente.

Innanzi tutto lavoriamo in acustico. La prova riguarda grancassa, due tom e due timpani. In una prima fase le pelli sono state aiutate da dei Moongel, per limitare le armoniche. Nel video potete ascoltare l’audio ripreso da due overhead Takstar  DMS-7AS e dal microfono stereo della telecamera Sony HDR CX 900E, usato come ambiente, nel rapporto di 85 a 15. Il test prosegue con le pelli libere da sordine e, in seguito, stressando le accordature. Per i tom abbiamo tirato le pelli fino a ottenere un realistico effetto timbales. Per i timpani si è lavorato in maniera opposta, mollando le viti tendipelle fino a quando non è stato possibile girarle anche senza chiavetta. I due tamburi da 14” e 16” suonati in questo modo hanno dato vita a un suono tipo paper drums, ma con un grande sustain di fondo. Riavvitando un po’ si ottengono bassi da low end con una versatilità da timpani classici. Peculiarità della Rebel, dovuta al ricalcolo del diametro avvenuto in fabbrica, è che non si creano pieghe, grazie alla perfetta aderenza della pelle al cerchio, consentendo così accordature molto lente mantenendo la superficie perfettamente piatta. Questo si traduce nella possibilità di avere un buon rimbalzo, che permette una maggiore velocità nelle esecuzioni.

La cassa ha un suono, corposo, ricco di frequenze e capace di scendere in basso. Dopo qualche tentativo di accordatura, arrivato fino a tendere la pelle ai limiti della rigidità, si è utilizzata una sordina per attutire le vibrazioni, ma resta la percezione subsonica, unita a una precisione chirurgica (Leggi Tutto >>)

Flavio Scopaz è stato per anni il bassista di Eros Ramazzotti e ha condiviso il palco con tanti grandi batteristi di fama internazionale. Il suo è quindi un punto di vista interessante per parlare di alcuni interpreti del nostro strumento. Il video collegato all’intervista è tratto dai nostri archivi e ritrae Scopaz con il batterista Francesco Corvino(Leggi Tutto >>)

Damiano Tronci sembra essere l’ultimo cymbalmaker (costruttore artigiano di piatti) rimasto in Italia; sicuramente è quello con maggiore conoscenza dei metalli, delle tecniche di lavorazione e della storia dei piatti di tipo turco. In buona parte è lui che si occupa della lavorazione a mano dei piatti Ufip Vibra(Leggi Tutto >>)

È raro che degli strumenti nascano dalle precise aspettative di un musicista. I piatti UFIP Vibra, invece, sono stati creati per soddisfare le esigenze di Adriano Molinari, storico batterista di Zucchero, e rispondono esattamente alle necessità di un musicista abituato ai grandi palchi(Leggi Tutto >>)

Protagonista indiscusso della musica italiana degli ultimi cinque decenni, Tullio De Piscopo ha da poco pubblicato un triplo CD i cui 56 brani attraversano generi e continenti. Dal nuevo tango di Astor Piazzolla al soul di Richie Havens, dalla Napoli di Pino Daniele, al miglior pop italiano, senza dimenticare il jazz…

Il video collegato all’articolo ci mostra Tullio De Piscopo impegnato in un duetto d’eccezione con mr. Billy Cobham su “Caravan”, brano reso celebre dall’orchestra di Duke Ellington (e incluso nel triplo CD del musicista partenopeo). La registrazione è stata effettuata il 26 settembre 2002 al Teatro Morlacchi di Perugia. La band di De Piscopo è completata da Rossano Sportiello al pianoforte, Carlo Maria Micheli al sax alto, Stefano Calcagno e Stefano Scalzi al trombone, Roberto Coltellacci alla tromba e Paul Pelella al basso acustico(Leggi Tutto >>)

Il nome è un incrocio fra “groove” e “ruvido” e dà già un’idea di quello che ci possiamo aspettare dal duo composto dal batterista Sergio Pescara e dal bassista Gianni Cicogna. Definirlo duo è oggettivamente limitante: la coppia ritmica, infatti, si accompagna spesso con altri musicisti, sia dal vivo sia nell’ultima fatica discografica, Strange Party 6026. (Leggi Tutto >>)

Cronaca dell’open day di Rivoli (TO), dove il 15 marzo sono stati celebrati i 20 anni delle batterie Drumsound. Nelle foto di Lorenzo Sale alcuni tra i principali endorser del marchio creato da Luca Deorsola, intervistati da Mario A. Riggio. In primo piano la nuova scommessa della Drumsound, il modello Rebel, che usa per i suoi tamburi legno italiano oltre all’acero americano. Nei video collegati due brani eseguiti da Simone Morettin e Daniele Chiantese. (Leggi tutto >>)

Attraverso le parole dei suoi amici e colleghi abbiamo tracciato sul numero 30 di Drumset Mag, in edicola a Dicembre 2014, un breve, seppur parziale profilo dell’opera musicale di Gianni Branca, batterista ligure scomparso per un tumore lo scorso ottobre, poche settimane prima del suo cinquantesimo compleanno. (Leggi tutto>>)

Qualcuno lo ricorda ancora giovanissimo, quando accompagnava Finardi ai tempi di “Musica Ribelle”, frizzante e fantasioso, oppure nei tredici lunghi anni di militanza nella PFM. Walter Calloni (intervistato sul n. 30 di Drumset Mag, in edicola a Dicembre 2014) ha iniziato con la batteria giovanissimo, al quarto anno del liceo è quasi scappato da casa per fare la sua prima tournée. (Leggi tutto>>)

Qualcuno li inserisce nel filone del rock di Canterbury, altri li vedono in chiave più zappiana. Picchio Dal Pozzo – PdP per gli amici – è stata una delle formazioni più di avanguardia degli anni ’70. Di quella line-up conserva oggi alcuni elementi, Aldo De Scalzi (voce e tastiere), Aldo Di Marco (batteria), Paolo Griguolo (chitarre, loop, voce), a cui oggi si aggiungono Luca Cresta (piano), Massimo Trigona (basso), Edmondo Romano (fiati), Dado Sezzi (percussioni) e il videoartista Sergio Gazzo, che colora la musica in diretta. (Leggi tutto>>)

Entusiasta, combatteva sempre con il sorriso sulle labbra, anche contro la terribile malattia che lo aveva colpito. Non ce l’ha fatta Gianni Branca e se n’è andato poche settimane prima del suo cinquantesimo compleanno. Il sorriso lo aveva sempre stampato sulla faccia, un sorriso che andava a braccetto con un entusiasmo contagioso, che gli ha permesso di raggiungere molti dei suoi sogni. (Leggi tutto>>)

Quante volte abbiamo pensato di personalizzare il colore della nostra batteria? L’operazione non è affatto semplice: oltre alla componente artistica, bisogna considerare quella acustica. Il suono non deve essere modificato, lo strumento deve restare bello da ascoltare e diventare anche bello da vedere. Giovanni Giorgi per fare questo si è rivolto a Lenzotti Strumenti musicali di Modena che, grazie alla collaborazione con Sport Color, una ditta di Formigine (MO) specializzata in customizzazione di moto da corsa, ha realizzato la nuova Yamaha Maple Custom Blazing Purple. (Leggi tutto >>)