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Indovina chi viene a cena

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

Tutti-alla-cena-tmbLa tradizionale cena dei batteristi dell’area di Milano, nata venticinque anni fa, da nove anni trova ospitalità da Eugenio Mori, che non si limita a fare il padrone di casa, ma è anche un cuoco ambizioso. Il 2013 – come riportato da Drumset Mag di giugno – ha portato anche Gavin Harrison alla tavolata, indirizzato da Sergio Fanton, uomo di riferimento della Sonor. (Leggi tutto>>)

Israel Varela

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

Batterista, cantante, compositore, la sua musica è un raro mix fra jazz, flamenco, musica messicana, musica classica e colori arabi. Israel Varela è talentuoso e originale, uno dei (rari) batteristi che ci hanno impressionato negli ultimi tempi. Da qualche anno vive in Italia, ma la sua vocazione è cosmopolita. Lo testimoniano le sue collaborazioni che spaziano dal jazz al flamenco alla musica araba, al pop, con artisti come Pat Metheny, Charlie Haden, Yo Yo Ma, Mike Stern, Bireli Lagrene, Bob Mintzer, Diego Amador, Kamal Musallam… (Leggi tutto>>)

Heroes – Furio Chirico

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

Protagonista della rubrica Heroes pubblicata sul numero di gennaio 2013 di Drumset Mag, ecco Furio Chirico ripreso dal vivo con la band The Trip, durante il concerto alla Prog Exhibition di Roma 2010. Il brano è un solo di batteria musicato, in cui Furio ci mostra tutte le sue doti di ambidestro.
The Trip, band in cui ha militato anche il chitarrista storico dei Deep Purple, Richie Blackmore, è tornata insieme nel 2010 dopo trentasei anni di silenzio. Il rientro sulle scene ha avuto il suo triste epilogo con la scomparsa del cantante/bassista Arvid Wegg Andersen, nello scorso marzo. Ora il gruppo prosegue l’attività guidato da due membri della formazione anni ’70: il tastierista Joe Vescovi e, appunto, Furio Chirico.

Maxx Furian

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

Protagonista di uno dei “Face to Face” pubblicati sul numero di gennaio 2013 di Drumset Mag è Max Furian, che ci racconta con tre video alcune sue importanti esperienze musicali. Ecco le sue parole-

“Per il video della Monday Orchestra – con ospiti Randy Brecker e Bob Mintzer (che però in questo brano non suona) –ho voluto farci vedere le prove del pomeriggio per assaporare cosa vuol dire leggere ‘alla prima’ parti da big band. La big band è un mondo a parte per noi battersisti, è un universo da scoprire a da sperimentare, fa crescere la lettura e l’interpretazione della musica e del vostro strumento, insomma un colore a parte”.

“Per il trio con Andrea Dulbecco (vibrafono) e Michele Tacchi (basso) ho voluto inserire uno standard per farvi notare un tipo di evoluzione jazzistica che di sera in sera potrebbe cambiare. Questa è una forma, ma notate l’evoluzione del mio set con un hi hat da 16” e un rullante al posto del tom. E arriveranno altre sorprese”.

“Per il video con Marco Bianchi (pianoforte) e Michele Tacchi (basso) ho semplicemente postato un solo su una struttura AABA (Rhythm and Changes). Registro spesso i miei soli per perfezionarmi e correggere gli errori, così posso migliorare. A mio avviso Il metodo migliore è videoregistrarsi, amici”.

Franz Di Cioccio

Written by Mario A. Riggio. Posted in Paper2Media

Protagonista della rubrica Heroes pubblicata sul nulero 8 di Drumset Mag, in edcola a Dicembre 2012, è Franz Di Cioccio. Ecco due esempi del drumming di Franz alle prese con generi musicali diversi: la canzone italiana e il rock progressivo. In entrambe le situazioni, Di Cioccio è libero da preconcetti e sviluppa soluzioni estremamente fantasiose e musicali, senza preoccuparsi di sfoggiare a ogni costo la tecnica. Il risultato è di grande effetto, al servizio della musica, ma anche dello spettacolo. Franz Di Cioccio riesce a essere istrione sia come frontman sia come batterista, colorando la musica e rendendo felice il pubblico.
Il primo video ci mostra il backstage, un po’ di sticking di riscaldamento con la partecipazione di Roberto Gualdi e la salita sul palco. Di seguito parte il primo brano, la coda di “Amico Fragile”, un pezzo di Fabrizio De André che si chiude con un lungo solo di chitarra suonato da Franco Mussida. Fra un movimento e l’altro si sviluppano lunghi fill di batteria che mantengono alta la tensione anche quando la chitarra interrompe il solo, generando un crescendo di emozioni sottolineato dall’ovazione finale.

Il secondo brano è “La Carrozza di Hans”, una classica suite di rock progressivo pubblicata nel 1972 con il primo album di Pfm, Storia di un minuto. Qui ricorrono tutti gli stilemi del prog, tempi dispari e fughe veloci, unisono improvvisi e assoli d’effetto. Il drumming è impegnativo a causa della partitura, ma vissuto ed energico grazie all’adrenalina di Franz. I video sono realizzati in esclusiva per Drumset Mag. Buona visione.

  • PFM
  • Franz e Gualdi
  • Double Drumming con Gualdi
  • Franz
  • Franz
  • Franz
  • Franz's Drumset
  • Franz's Drumset

Gianni Belleno – Nella Sala Vuota

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

A Gianni Belleno si deve il primo lungo solo registrato nel nostro paese, nell’album Concerto Grosso per i New Trolls, pubblicato nel 1971. Il disco è un album-manifesto del rock sinfonico, realizzato in collaborazione con il maestro Luis Enriquez Bacalov, in seguito premio Oscar per le musiche del film Il Postino.
L’album, tanto popolare da superare il milione di copie vendute, contiene anche una lunga improvvisazione, chiamata “Nella sala vuota”. “Dovevamo riempire la facciata B del Concerto grosso – ricorda Belleno – e la casa discografica ci disse: “O ci date qualcosa entro stasera o mettiamo un narratore che spiega com’è nato il concerto e come avete fatto”. Noi ci siamo chiusi in sala, abbiamo preso un pezzo, “Il sole nascerà”, e lo abbiamo allungato per venti minuti. Nel pomeriggio lo abbiamo registrato in diretta alla prima, con l’assolo di batteria, tutto improvvisato”. Dal vivo con la sua band UT – Uno Tempore, Gianni Belleno ripropone quello storico solo. Eccone un estratto video, esclusivo per Drumset Mag, tratto da un’esibizione live di questa estate (2012).

Dado Sezzi – Percussioni Estreme, dai Sadist a Moana Pozzi

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

Nella carriera di un musicista possono accadere cose strane. Dado Sezzi non fa eccezione e può anche vantare una collaborazione (musicale) con Moana Pozzi.
Era il 1985 e Moana, non ancora attrice cinematografica, faceva spettacoli cantando in playback su basi musicali. Dado viene chiamato a fare un turno nello studio genovese dei fratelli Canepa, per registrare le percussioni sul brano “Nuda” di Mina. “Era un pezzo latin-samba arrangiato da Marco Canepa – ricorda Dado – ho registrato in breve tempo congas e qualcos’altro. In tarda mattinata è arrivata lei, occhiali scuri e autista a seguito”. Non erano ancora i tempi del digitale e di autotune. “C’è voluta tutta la perizia di Marco per intonare Moana – continua – l’ha fatta cantare più volte allo stesso modo e ha intonato tutto ruotando il nastro a mano”.
Altra esperienza particolare è stata quella con i Sadist, la metal band con cui ha registrato un album e suonato dal vivo come ospite. Qui di seguito un esempio di percussioni metal registrato dal vivo con i Sadist di fronte al grande pubblico dell’Arena del mare di Genova. (video prodotto da Mario A. Riggio / Nadir Music / Ufip)

Uno stralcio del progetto a cui Dado tiene di più: il duo con il chitarrista Giangi Sainato.

Ma alla fine, com’è andata con Moana Pozzi? Risponde Dado: “Non credo di avere mai ascoltato il risultato finale, né ho mai più rivisto la cantante, se non al cinema”.

Heroes, Roberto Gatto: Al di là dei generi musicali

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

Prog, jazz, elettronica. Roberto Gatto suona tutto facendo felici sia i puristi sia gli ascoltatori più attenti alla sperimentazione. Qui possiamo vederlo alle prese con un classico brano di rock progressivo, “Watcher of the Skies” dei Genesis, orchestrato dallo stesso Gatto e suonato al vivo con la house band del Groove Day 2008. Non è il suo gruppo prog, è una formazione estemporanea, eppure il risultato è particolare.

Diverso è il duo con il batterista olandese Han Bennink, un pazzo scatenato che fa smorfie, usa i piedi per stoppare le pelli lavora su sonorità inusuali. Gatto gli fa da contraltare, producendo suoni alternativi eseguiti in modo classico, cioè sfruttando tutte le possibilità sonore che gli dà il set, senza scomporsi. Un approccio alla Max Roach che dà vita a uno spettacolo particolare, divertente e swingante.

Un ringraziamento al dream team che ha permesso di realizzare il video del Groove day: Sergio Fanton, che ha curato la produzione insieme al sottoscritto; il regista Claudio Maccagno, le riprese di Gianluca Calandra, il suono di Foffo Bianchi e Giancarlo Pierozzi, la direzione di palco di Toni Soddu.

Nice Work, Fulvio Fuina: Un drummer a Zelig

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

“Sei Pazzo? Noo, non mandare in giro il video della Groove Night, era anni fa, non mi piaccio”. Si lamenta Fulvio Fuina, ora che è finalmente riuscito a costruire uno spettacolo con il personaggio Drummer, andato in onda il 24 settembre nella seconda puntata di Zelig Off, su Italia uno. Il batterista / cabarettista è riuscito finalmente a fondere i suoi due talenti in un personaggio. “Certo, gli spettacoli rubano tempo allo studio dello strumento, mi piacerebbe suonare ai livelli a cui ero arrivato quando potevo studiare”. Contravvenendo alle sue richieste, pubblichiamo uno sketch tratto dal Groove Day” del 2008, con l’avvertenza che oggi Fulvio Fuina è ben altra cosa e lo si può vedere spesso in televisione, al lunedì sera su Zelig Off. Fulvio vive a Viareggio, dove insegna musica (e batteria) alle scuole medie statali. Per il video, grazie a Sergio Fanton (produzione) e Gianluca Calandra (montaggio).

Percfest 2012 Duello Sulla Spiaggia

Written by Mario A. Riggio. Posted in News & Events

Una delle esclusive di Percfest è il fitness sulla spiaggia. Nato da un’idea di Lorenza Sianesi, si è sviluppato negli anni mantenendo le sue caratteristiche specifiche: ogni mattina in una spiaggia diversa, batteristi e percussionisti guidati da Ellade Bandini suonano dal vivo delle ritmiche che fanno da base agli esercizi di fitness proposti dalla specialista Laura Assom. In riva al mare si consuma il primo rito ritmico della giornata: mentre le fitness-girl si rimettono in forma, i musicisti suonano e (talvolta) si rifanno gli occhi. La regola principale è non strafare: la ritmica è a completo servizio degli esercizi ginnici, senza troppi fronzoli. Ogni tanto parte un solo, sempre guidato da un solido groove, ma poche cose spezzano la routine quotidiana.
Fa eccezione la partecipazione di Israel Varela, il batterista messicano che è entrato subito in sintonia con i suoi colleghi italiani. Alla fine di una sessione sulla spiaggia, Ellade lo invita ad un duello di rullante: “Italia-Brasile!” – dice pensando al Mundial Mexico ’70 – e si corregge subito: “Italia-Messico”. Un lapsus che i lettori più anziani capiranno al volo: il mondiale messicano era quello dello straordinario 4 a 3 con la Germania e della finale persa 4 a 1 col Brasile di Pelé. Bandini – Varela è una sfida all’antica, senza vinti, come ai tempi di Buddy Rich e Gene Krupa, un Ok corral all’alba sul bagnasciuga, solo per il piacere dei vostri occhi e orecchie.

PercFest 2012

Written by Mario A. Riggio. Posted in News & Events, Paper2Media

Il festival ligure è un susseguirsi di emozioni lungo sei giorni, che parte alle undici del mattino con il fitness sulla spiaggia suonato live da un gruppo di batteristi e percussionisti capitanato da Ellade Bandini, a cui fanno seguito lezioni, masterclass ed eventi didattici di ogni genere, come i seminari di percussioni con Giorgio Palombino e Dado Sezzi. Palombino e Sezzi hanno anche illuminato le notti fino all’alba in compagnia dei brasiliani fratelli Taufic, Roberto alla chitarra e Dedé al piano, in straordinarie jam session, che hanno gareggiato in bellezza (e vinto) con analoghe jam che si svolgevano in altri locali. Novità di quest’anno, le jam sul battello che di notte gira intorno all’isola Gallinara. Ultima partenza alle cinque del mattino. E alle undici Percfest ricomincia.

Fotogallery

  • Ellade Bandini premia Lele Pella (ph by Marok)
  • Gatto & Bennink (ph by Mario A. Riggio)
  • Giorgio Di Tullio (ph by Mario A. Riggio)
  • Giorgio Palombino premia Riccardo Spaggiari (ph by Marok)
  • I vincitori premiati da Pippo Panenero (ph by Marok)
  • Israel Varela (ph by Mario A. Riggio)
  • La giuria: da sinistra Valerio-Galla, Giorgio Palombino, Dado Sezzi, Mario Riggio, Roberto Gatto, Nicola Muresu, Nicola Angelucci, Tullio De Piscopo, Ellade Bandini, Pippo Panenero (ph. by Marok)
  • Orchestra Aniké (ph. by Mario A. Riggio)
  • Rosario Bonaccorso, direttore artistico (ph. by Marok)
  • Tullio De Piscopo (ph. by Mario A. Riggio)

Ellade Bandini: Jamin-A

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media, Tutorial

La fase finale della vita musicale di Fabrizio De André è stata caratterizzata dal suono di Ellade Bandini (protagonista della rubrica Heroes del numero 4 di Drumset Mag), che dal vivo ha reinterpretato tutte le parti di batteria delle canzoni dell’autore. Particolarmente interessante è l’arrangiamento di “Jamin-a”, un brano in lingua genovese tratto dall’album Creuza de ma, che in origine era stato suonato da Walter Calloni. Il testo è dai contenuti espliciti e racconta di Jamin-a, la compagna di un viaggio erotico che ogni marinaio pretende di trovare (a pagamento) in ogni porto.
Bandini è riuscito a reinterpretarne l’andamento, inserendo l’hi hat (in origine sovrainciso) per amalgamare il groove. Ne nasce una ritmica ripetitiva, “quasi un mantra” – dice il batterista ferrarese, senza fill, ma dal grande impatto percussivo. Le immagini, riprese durante un recente seminario alla scuola Music Line di Genova, ci mostrano il coinvolgimento del pubblico in un handclapping che cade su misure inusuali. Ecco un’ottima dimostrazione di come, grazie agli arrangiamenti di Mauro Pagani, la composizione di un cantautore può essere trasformata in un brano di grande musica.

Percfest 2012: Un Primo Assaggio

Written by Mario A. Riggio. Posted in News & Events

Percfest, il grande festival di percussioni che si svolge a giugno a Laigueglia, nasce sul mare. Nell’ultima edizione, tenutasi dal 12 al 17 giugno, ogni giornata è nata e finita sul mare. Tutte le mattine batteristi e percussionisti guidati da Ellade Bandini si sono alternati in una gigantesca jam sulla spiaggia, suonando una base ritmica adatta a sostenere una sessione di fitness. Di notte, invece, un battello ha imbarcato jam session fino all’alba, trasformando il festival in un continuum di musica dalle 11 del mattino alle 6 della mattina successiva.
Il video reportage che pubblichiamo è solo un assaggio di quello che può succedere al Percfest, con particolare attenzione su alcuni artisti che ci piace segnalare: il batterista messicano Israel Varela, Tullio De Piscopo, lo storico batterista newyorkese Alvin Queen, l’olandese Han Bennink in duo con Roberto Gatto, il percussionista Matteo Scarpettini, l’OrchestrAnikè con Kassoum Diarra, Giorgio Di Tullio. E altri ne vedrete ancora o ne sentirete parlare nel numero di settembre di Drumset Mag.

Ivan Ciccarelli

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

Precoce talento batteristico, verso la fine del 2001 Ivan viene colpito dalla Sindrome di Duputryan, malattia che compromette la mobilità della mano destra e lo porta a modificare il modo di suonare e di tenere la bacchetta.
Invece di piangersi addosso, il musicista milanese di origini napoletane comincia a lavorare come produttore, si apre uno studio e inizia a comporre, affrontando con grinta la malattia: inizialmente adattando il suo modo di suonare alla nuova condizione fisica e quindi trasformando questa sua caratteristica in un punto di forza del suo drumming.


Anche per questo il set di Ivan Ciccarelli è molto particolare, perché unisce alla batteria tradizionale un insieme di percussioni.
Ivan Ciccarelli è anche un eccellente didatta. Lo abbiamo visto in azione al Percfest 2011 di Laigueglia, dove ha tenuto una clinic seguita anche da molti spettatori non batteristi. In questa occasione ha eseguito un solo, di cui pubblichiamo un estratto.
Nel video si nota benissimo la particolare tecnica di Ivan, che usa contemporaneamente batteria e percussioni in modo originale, ma funzionale.

Video:

Giuseppe Girolamo: il miglior batterista italiano

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, News & Events

La notizia ufficiale ha spezzato l’ultimo tenue filo di speranza. Il riconoscimento del cadavere di Giuseppe Girolamo, il batterista pugliese scomparso nel naufragio della Costa Concordia, porta alla luce la sua storia, terminata con un gesto di generosità estrema.

Giuseppe, classe 1981, di Alberobello, diplomato bassista al conservatorio con la passione per la batteria. Come musicista fa l’inevitabile gavetta, locali, serate e un certo successo con una cover band degli Afterhours. Il 4 dicembre 2011 arriva la svolta, viene chiamato nell’orchestra della grande nave da crociera per uno dei suoi primi incarichi da batterista professionista.

Al momento dell’incidente sta suonando nella sala ristorante, dopo lo schianto si porta insieme ai compagni sul ponte 3 dove, dopo quasi un’ora, iniziano le procedure di evacuazione. Giuseppe, che non sa nuotare, al momento di imbarcarsi sulla scialuppa di salvataggio lascia il suo posto a un bambino che si trova da solo sul ponte della nave. Lo vedono per l’ultima volta sul ponte 4, con un giubbotto salvagente.

La sua storia è un esempio per tutti. “Dovete raccontare di questo ragazzo” ci sprona Tullio De Piscopo. Persino i Dream Theater lo ricordano al concerto di Milano: il cantante James LaBrie gli dedica la canzone “The Spirit Carries On” dicendo: “Un grandissimo fan dei Dream Theater, un Italian Dreamer. Era il batterista della band della nave da crociera. Questo ragazzo ha compiuto il sacrificio estremo: era già sulla scialuppa di salvataggio, ma è sceso per far posto a un bambino salvandogli la vita. E non si è fermato lì, è tornato dentro la nave per cercare di salvare altre persone. Vogliamo ricordare questo ragazzo, Giuseppe, e vogliamo che la prossima canzone lo raggiunga, spero che tu la possa sentire, perché hai compiuto un enorme atto di coraggio”.

Ai suoi famigliari, alla fidanzata, agli amici e ai colleghi che lo hanno disperatamente cercato lanciando messaggi ovunque, va il cordoglio e la solidarietà di Drumset Mag.

Satomì, questo è il soprannome di Giuseppe Girolamo, se n’è andato il 13 gennaio con un atto di ordinario eroismo e straordinaria generosità. Con lui, ne siamo certi, abbiamo perso il miglior batterista italiano.

Trio Bobo: Fast Boulitch – Video Live Inedito

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians

Teatro della Gioventù di Genova, location logisticamente ottima, suono della sala magnifico. Studio mobile in sala per effettuare le registrazioni live.

Quale migliore occasione per provare a registrare anche alcuni brani per il nuovo album?
Faso è reticente, Alessio Menconi entusiasta, Christian Meyer è stanco e dice “fate di me quello che volete”.
Si inizia a suonare nel primo pomeriggio e scatta la magia.

Si accendono i registratori e si lavora come se si fosse in studio.
“Ferma qui”.
“Ora ripartiamo, si fa un insert”.
Gli  ingegneri del suono si mettono le mani fra i capelli, come si possono unire due segmenti suonati senza il click?
L’adrenalina cresce e il Trio Bobo dà il massimo con un timing che ha dell’incredibile.
“Alessio – spiega Christian –  ci dà una grande sicurezza: sappiamo che qualunque cosa suoni alla fine si ritroverà sempre spaccato sul tempo”.

“Ragazzi, bisogna andare via”, interrompe Federico il manager.
Incontro con il pubblico alla Fnac proprio mentre le registrazioni filano al massimo.
Vai alla libreria, incontro, intervista, ritorna, riprendi a suonare, stop, cena, concerto. Uffa, manco i Rolling Stones hanno questi ritmi.

Alla sera, concerto con registrazione audio e video in full hd.
Alessandro il promoter si frega le mani, teatro sold out, un bel colpo d’occhio. La presentatrice sa come catalizzare l’attenzione, specie quella dei maschi.
Il concerto è come la registrazione del pomeriggio: impeccabile. Molti inediti. Riprese audio e video all’altezza. Adrenalina sempre su. Ovazione finale.

Un giorno tutto questo sarà su cd e blu-ray.
E via, di corsa a casa e poi in tour con Elio, senza fermarsi. Il Teatro della Gioventù, in stile razionalista, ci ricorda gli scrittori futuristi; provo a scimmiottarne lo stile scrivendo un articolo che corre d’un fiato. FT Marinetti non avrebbe messo la punteggiatura, ma lui era un maestro, come i tre del Trio Bobo. Fasomenconimeyer.

Il Video Inedito Live in Full HD: Trio Bobo – Fast Boulitch (Christian Meyer on Drums, Faso on Bass, Alessio Menconi on Guitar)

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