Gianni Branca 1964 -2014

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, News & Events

Entusiasta, combatteva sempre con il sorriso sulle labbra, anche contro la terribile malattia che lo aveva colpito. Non ce l’ha fatta Gianni Branca e se n’è andato poche settimane prima del suo cinquantesimo compleanno. Il sorriso lo aveva sempre stampato sulla faccia, un sorriso che andava a braccetto con un entusiasmo contagioso, che gli ha permesso di raggiungere molti dei suoi sogni. (Leggi tutto>>)


Aveva iniziato tardi a suonare la batteria, ma si era messo d’impegno, studiando a Genova con Dado Sezzi, poi a Milano con Giorgio Di Tullio. Si è fatto subito strada in contesti creativi, con il chitarrista Armando Corsi, con cui ha realizzato dischi e video, fino a registrare il suo primo video, La batteria Etnica, nel 1997. Nello stesso anno ha vinto il concorso Percfest per percussionisti creativi. La sua formula era efficace: aveva sostituito i tamburi della batteria con tamburi etnici, riuscendo a generare incastri di ritmi e suoni originali e affascinanti. Trasferitosi da Genova a Torino, Gianni si è dedicato principalmente alla didattica, pubblicando diversi metodi: Etnic Drum Vernissage (1998), Nuovi orizzonti musicali (1999, co-firmato da Giorgio Di Tullio), Interazioni tra le tecniche (2000), Interplay ritmico (2003), Multiconcezione ritmica (2006), Sfera ritmica (2007), Multiconcezione ritmica II, (2008), Very Easy Drums (2010). Come musicista è riuscito a togliersi parecchie soddisfazioni, suonando dal vivo o incidendo anche con Teresa de Sio, Fiordaliso, Chico Buarque de Hollanda, Billy Cobham, Ennio Morricone.

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È anche stato il batterista dello show Pavarotti & Friends a Kuala Lumpur, in Malesia, in cui ha accompagnato Michael Bolton. Due anni fa ha registrato negli Usa con Dario Chiazzolino il disco “Lost in the jungle”, in cui suonano gli Jellowjackets Russel Ferrante, Jimmy Haslip, Bob Mintzer, mentre quest’anno, poco prima che la malattia prendesse il sopravvento, era in tour con Danilo Amerio e “Principle Suond”, la sua band con Dario Chiazzolino, Fabio Vernizzi, Davide Liberti e Andy Sheppard.

I suoi progetti artistici erano sempre originali e arrivavano a risultati non usuali. Fra questi ricordiamo i gruppi Dudà e Maya Quartet, dove poteva applicare a pieno la sua concezione batteristica, che sviluppava spesso importanti linee melodiche. Fra i musicisti con cui collaborava ricordiamo i bassisti Alfredo Paixao e Gianni Serino, il pianista Fabio Vernizzi, l’oboista Adriano Mondini e i suoi colleghi batteristi e percussionisti Giorgio Di Tullio, Dado Sezzi e Alex Nicoli.
Gianni Branca lascia la moglie e tre figli in giovane età. La redazione di Drumset Mag (che dedicherà a Gianni un articolo sul numero di Dicembre) si stringe vicino alla famiglia e ai tantissimi amici che lo stanno ricordando sul web.

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