Thomas Lang – Never Stop Thinking

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Drumset Mag - Edizioni Mensili, Drumset Mag n. 48 - Luglio-Agosto 2016, Musicians

Thomas Lang - Never Stop ThinkingSulla copertina del numero 48 di Drumset Mag (Luglio/Agosto 2016) campeggia uno dei più grandi batteristi contemporanei, Thomas Lang. Oltre alla lunga chiacchierata riportata sulla rivista, l’asso l’austriaco (da anni trapiantato a Los Angeles) ci ha raccontato tante altre cose, che vi riportiamo qui di seguito (Leggi Tutto >>)

 

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Foto Gallery di Francesco Desmaele

 So che sei molto attivo anche come session man a L.A. e che fai anche registrazioni a distanza dal tuo studio privato. Parlaci di questa parte della tua attività, e degli artisti con cui collabori…

Quando non sono in tour, spesso faccio delle sessioni di registrazione a distanza, online e direttamente da casa mia, per artisti e band di tutto il mondo, oltre a farne tante anche nei vari studi che ci sono a LA e a volte anche in studi in ogni parte del mondo (di solito questo accade quando sono in tour e riesco a organizzare una sessione con un artista locale in un day off). La maggior parte delle registrazioni però avviene nel mio studio. Negli ultimi anni ci sono stati dei mesi in cui ho registrato fino a dieci album da casa. In media ne faccio circa tre al mese a casa mia, oltre alle altre session che faccio intorno a Los Angeles. Questo è il massimo che riesco a fare tra tutti gli altri lavori di produzione, scrittura e tour che di solito faccio. Lo scorso anno ho registrato una trentina di album da casa, per artisti come Midas Fate, Ostura, Somnium Aeternum, Theo Van Niel Jr, Vitor Campos, Marcelo Barbosa, Eric Gillette, The Alchemists, Bumblefoot, Milan Polak, Freddie Nelson e molti altri ancora. La musica che registro nel mio studio per la maggior parte è Heavy Progressive o Fusion. Occasionalmente faccio qualcosa di Pop/Rock e Mainstream, ma questi ultimi per la maggior parte si fanno negli studi di L.A. Lo scorso anno ho registrato un altro grande album con Paul Gilbert, I Can Destroy, e faccio regolarmente delle session per trailer cinematografici, per annunci di stazioni radiofoniche e cose di questo tipo. Ne ho fatti tanti per le radio europee e lavoro regolarmente per jingle e colonne sonore molto importanti di Hollywood. Registro regolarmente anche in Cina, Giappone e in diversi paesi europei, e cerco sempre di inserire il più possibile le sessioni nel corso dei miei tour.

In quali progetti sei impegnato attualmente?

Vado principalmente in tour con Paul Gilbert e con un mio progetto personale chiamato Spark7. Ricevo offerte per suonare in tour importanti e lunghi, ma non riesco sempre ad accettarle per via degli impegni che ho a Los Angeles. Cerco di limitare al minimo il tempo dedicato ai tour per via della mia famiglia, del mio studio e delle responsabilità legate all’attività della mia società. Faccio anche dei tour come solista e clinician e naturalmente viaggio molto per i miei Thomas Lang Drumming Bootcamp. Qualche volta prendo parte a tour o eventi come il Woodchopper, insieme a Tony Royster, o il Drumsphere che sto pianificando insieme a Virgil Donati per dicembre. La mia società, Muso Enterntainment, organizza inoltre dei drum camp per altri artisti come Gregg Bissonette, Stanton Moore, Bruce Becker, Daniel Glass, Mark Schulman e altri ancora.

So che sei attivo anche come compositore e produttore…

Ho diversi progetti – si chiamano Spark7, Yumaflex, StOrk – oltre al mio progetto Thomas Lang. Scrivo e produco musica in continuazione, a volte pubblico qualcosa sotto diverso nome o in collaborazione con altri musicisti. Per il prossimo autunno sto programmando un nuovo progetto insieme a Page Hamilton (Helmet) e stiamo iniziando a scrivere delle belle cose insieme. Paul Gilbert sarà sull’album, insieme a Robert Trujillo al basso. Al momento sto anche producendo una grande cantante che si chiama Ginny Luke: il suo album dovrebbe essere pronto per il prossimo autunno. Ho anche un piccolo progetto collaterale insieme al chitarrista David Becker e in questo caso sto scrivendo delle canzoni singole per altri artisti e per degli show televisivi.

So che stai per lanciare la tua nuova scuola online, la Thomas Lang Drum Universe, sono curioso di sapere di cosa si tratta…

Esatto, partirà a luglio e sto per aprire le porte digitali di questo mio mondo. Al momento stiamo caricando tutti i contenuti digitali sul web e stiamo testando la piattaforma. Voglio proporre agli studenti anche una sorta di scambio di video, con delle critiche personalizzate e le necessarie correzioni. Ci saranno centinaia di esercizi, video, brani play-along, performance, trascrizioni e un forum. Caricherò con costanza delle nuove lezioni e contenuti, sarà una piattaforma per batteristi in continua evoluzione. Ci saranno anche dei contenuti provenienti dai miei drum camp, dal Big Drum Bonanza, dalle mie prove, dalle sessioni in studio e dai miei tour. Diventeranno un sito e una scuola davvero divertenti e di intrattenimento. Tutte le info sono su FB: Official Thomas Lang; FB: Thomas Lang; Instagram: @thomaslangdrum; Twitter: @thomaslangdrum; www.thomaslangdrummer.com; www.bigdrumbonanza.com

Qual è secondo te lo stato odierno della didattica della batteria? Credi che ci sia ancora spazio per una sostanziale evoluzione?

Credo che ci sia ancora spazio per dei miglioramenti. Guardo al modo in cui imparano i giovani batteristi, lo paragono a come lo facevo io e posso dirti che c’è una enorme differenza. I metodi sono diventati più concisi, chiari ed efficienti. Ci sono così tanti contenuti a disposizione ora da studiare e tanti insegnanti davvero bravi. Credo che oggi ci sia una quantità enorme di opzioni a disposizione, ma questo significa anche che c’è un sacco di roba amatoriale e tanto insegnamento non professionale: come al solito, le buone cose vanno sempre a braccetto con quelle meno buone. Credo che alla fine le migliori scuole e i migliori insegnanti sopravviveranno e faranno belle cose, mentre ciò che non è buono scomparirà in maniera naturale.

Nell’era dei DVD didattici insieme alla Hudson Music hai prodotto alcuni best seller. Sei d’accordo con me nel ritenere quell’era tramontata per sempre?

Certo, quell’era ormai fa definitivamente parte della storia. Nessuno compra più i DVD, ne ho la prova nel resoconto delle mie royalties! Ora c’è una nuova scena, che è ovviamente costituita dal download digitale e dai contenuti in streaming. Ci sono degli ottimi download disponibili e ci sono le scuole on line che sopperiscono a ciò che il mercato dei DVD ha lasciato dietro di sé. Questo è solo un nuovo modo di distribuire gli stessi contenuti in maniera più veloce ed economica. Io sono completamente a favore, credo che la tecnologia migliorerà ancora di più e ci permetterà in futuro di realizzare delle lezioni incredibilmente interattive.

Fai anche dei tour con altri batteristi (Tony Royster Jr. , Virgil Donati), ti piace farlo?

Mi piace suonare e lavorare con altri batteristi quando siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Mi piacciono le composizioni per batteria e mi piace suonare con un altro grande batterista che ascolta e reagisce in maniera dinamica e creativa. Non mi piace il concetto di drum battle. Mi annoia alla morte, credo sia musicalmente inutile e irrilevante. Mi piace creare le parti con un altro batterista e suonare delle composizioni, più che improvvisare e buttare giù chops come se non ci fosse un domani. Ho fatto il tour Generation X con Marco Minnemann e Johnny Rabb nel 2001 e in quel caso abbiamo scritto dei veri e propri pezzi che abbiamo suonato dal vivo. Era uno spettacolo e un’esperienza con un drumming molto diverso, sia per noi artisti che per il pubblico. Ogni volta che suono con un altro batterista mi piace lavorare su idee concrete e su arrangiamenti che mostrano il fatto che stiamo suonando insieme, l’uno con l’altro e non l’uno contro l’altro. Questa per me è un’esperienza davvero piacevole. Credo che si possa creare molta arte percussiva in questo modo, se si fanno lavorare insieme due batteristi adatti.

Mi piacerebbe parlare degli ormai noti e apprezzati Thomas Lang Drum Bootcamp, un’idea che è stata d’ispirazione per altri batteristi di tutto il mondo. Mi ricordo che me ne parlavi quando ancora non c’era niente del genere in giro…

Ho tenuto oltre 110 di questi miei camp intorno al mondo negli ultimi dieci anni e stanno diventando sempre più famosi. Continuo a farne più che posso in tutto il mondo, ma tutto dipende sempre dai miei impegni in studio e con i tour. Ne farò sicuramente un altro in Italia nel 2017, o magari in questo autunno, se ci riesco. Cerco di fare tra i sette e i dieci camp ogni anno. Quando ho creato il concetto di evento didattico indipendente tenuto da un artista non c’era nulla di simile al mondo. Ho lanciato i miei camp nel 2005 e ora, undici anni dopo, ci sono dozzine e dozzine di altri artisti che hanno preso la mia idea, copiandone anche i più piccoli dettagli. A volte vedo dei siti che hanno letteralmente fatto un ‘copia e incolla’ di intere pagine del mio sito. Conosco artisti che hanno mandato loro studenti ai miei camp per registrare e trascrivere gli esercizi, così da copiare integralmente i miei contenuti e i miei esercizi e poterli riproporre nei loro camp. Questa cosa mi disturba e mi irrita davvero tanto, ma a volte la vedo come un complimento. Evidentemente devo aver avuto un’idea davvero buona, perché le persone copiano le buone idee! Alcuni miei amici e persone di grande classe come Dave Weckl mi hanno chiamato chiedendomi di dar loro la mia benedizione per poter usare la mia idea e andare avanti: ne sono stato davvero lusingato e credo che questo sia un modo onorevole di farlo. Quindi Dave ha iniziato a fare la sua versione del mio camp. Altri artisti con molta meno classe non mi hanno mai dato alcun credito e fanno questi camp insegnando in maniera davvero confusa. Ora ci sono diverse versioni del mio camp tenute da Benny Greb, Mike Johnston, Phil Maturano, Dave Weckl, Gergo Borlai, Rich Redmond, Dalibor Mraz, Mike Mangini, ma ce ne sono molte di più. Sta diventando una fonte di guadagno vero per alcune persone, un business a lungo termine se sei un buon insegnante. La cosa buona per me è che i miei camp non possono essere copiati interamente, perché io sono l’artista, l’insegnante, io ho creato il concetto. Nessuno può interpretare me stesso meglio di di me e miei camp hanno un curriculum molto flessibile che cambia costantemente. Ho creato diverse serie differenti di esercizi e di lezioni per ogni camp, realizzate in maniera personalizzata per ogni classe, e nessun altro ancora lo fa. Credo che ci sia una domanda molto alta a livello didattico, ed ecco perché molti di questi camp possono esistere e sopravvivere. Questa è una cosa meravigliosa, sono felice di aver creato un nuovo modo di insegnare e di lavorare con i batteristi in un modo così intimo e intenso. Sono onorato di poterlo fare da solo e vedo tutti questi tentativi di copia del mio concetto di camp come un grosso complimento alla mia idea originale.

Un altro evento di successo che hai creato è il Big Drum Bonanza

Il BDB è il mio drum camp annuale tenuto nello stesso periodo, nello stesso posto, ogni anno a Los Angeles. Questa è la sesta edizione del camp che cresce e diventa sempre più popolare ogni anno. Dobbiamo limitare i posti disponibili perché vogliamo mantenerlo più intimo e intenso per gli studenti, ma ci sono veramente tante richieste di partecipazione data la sua popolarità. Abbiamo campeggiatori da ogni parte del mondo che viaggiano fino a LA per fare questa esperienza. Il Big Drum Bonanza Theme Song Play Along Contest è diventato il più grande drumming contest online, con studenti da oltre settanta paesi che hanno partecipato al camp. Abbiamo regalato premi per un valore di circa 50mila dollari e abbiamo avuto la possibilità di dare inizio ad alcune carriere batteristiche scegliendo un vincitore ogni anno. Tutti i nostri precedenti vincitori stanno lavorando, alcuni sono riusciti ad entrare in grandi tour proprio per aver vinto il contest. Il Bonanza è il tipo di camp al quale avrei sempre voluto partecipare, ma che non esisteva, quindi l’ho creato! Il camp è il più fico del mondo e l’organizzo nella città musicale più fica del pianeta. Si tiene in un bellissimo hotel nel caldissimo periodo estivo della California. C’è una grande piscina, una Jacuzzi, la palestra, un Irish Bar, buon cibo, delle bellissime, eleganti e moderne stanze d’albergo, oltre a molte attività all’esterno e alcune delle migliori spiagge del mondo a pochi minuti dal camp. Ma la cosa più importante è che puoi seguire delle masterclass, lezioni di gruppo e lezioni singole con i migliori e i più popolari batteristi del mondo. Non esiste nessun altro camp che offre questo tipo di accesso ai più grandi nomi del mondo della batteria. Cerco di offrire il camp al prezzo più economico che possiamo e cerchiamo sempre di essere sicuri di far fare un affare incredibile a tutti coloro che partecipano, e fargli avere l’esperienza batteristica della loro vita. Quest’anno abbiamo Brian Frasier Moore, Scott Pellegrom, Gergo Borlai, Glen Sobel e il leggendario Hal Blaine. In passato abbiamo avuto solo delle leggende assolute e i nuovi nomi più in vista: Jim Keltner, Kenny Aronoff, Virgil Donati, Chris Coleman, Matt Garstka, Dave Elitch, Gergo Borlai, Derek Roddy, Jon Dette, Jeff Hamilton, George Kollias, Curt Bisquera, Jojo Mayer, Luis Conte e molti, molti altri ancora. www.bigdrumbonanza.com  or at www.muso-mart.com

Hai un numero incredibile di prodotti signature con diversi marchi; ce n’è qualcuno di cui sei particolarmente orgoglioso?

Ho alcuni modelli di piatti Meinl: 13”, 14” Fast HiHats. “Tom’s Becken” cymbals packages (due versioni differenti con 18” Kinetic, Signal, Synthetic and Compressor Crashes e un 14” Filter China), ma anche 8”, 10”, 12”, 14”, e 16” Filter China. Ho anche due practice pad signature, sempre con la Meinl. Ho le mie bacchette signature con la Vic Firth, le STL, un rullante, un multi drum tool e un practice pad per la cassa, tutto con l’inglese VK. Ho degli occhiali signature Eyeglasses con la Jefferson Eyewer e scarpe per batteria cinesi della Aspirar. Sto inoltre lavorando su delle nuove idee con la DW e cerco sempre di migliorare i prodotti che già esistono e di crearne dei nuovi per poter aiutare i batteristi, o almeno a render loro la vita più facile e magari ispirarli.

So anche che hai creato la tua compagnia di marketing, che è anche un’etichetta discografica, la Muso Enterntainment…

La ME è una compagnia di cui io e mia moglie siamo i proprietari. Mia moglie è il presidente della compagnia e ha la responsabilità di tutto il marketing, la pubblicità e il management. Io sono il vice presidente e sono responsabile di tutto lavoro creativo di base. Abbiamo anche uno studio di registrazione e di audio/video produzione di proprietà, una piccola etichetta discografica e di marketing, una compagnia di organizzazione di eventi e una piccola società di pubblicità e di PR. Pubblichiamo album, video, facciamo marketing per artisti, band, insegnanti, ospitiamo eventi didattici per molti artisti e vendiamo prodotti e merchandise relativo a CD, DVD, libri, bacchette, T-shirt, camp, strumenti musicali e accessori. Alcuni dei nostri clienti sono dei produttori molto importanti di strumenti musicali, altri sono invece delle piccole compagnie artigianali. Siamo coinvolti nella creazione di videogiochi e App. L’azienda è molto flessibile e multi livello e bisogna dedicarle davvero molto tempo, soprattutto perché io sono un musicista full time, mentre mia moglie pensa a tutta la pubblicità per la DW e per tutti i nuovi marchi che hanno acquisito. Abbiamo bisogno di una vacanza lunghissima, molto presto!

L’articolo completo è gratis a pagina 28 di Drumset Mag n. 48 di Luglio/Agosto 2016

 

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