Visita alla Paiste – Day 2

Written by Francesco Lomagistro. Posted in Factory News

tmbOre 9.30, puntuali appuntamento all’entrata della factory, Christian Wenzel inizia a parlarmi della storia ultracentenaria della Paiste, un viaggio davvero affascinante attraverso quattro generazioni straordinarie, uomini che sono stati in grado di ricominciare tutto da capo molte volte, superando anche le guerre e le rivoluzioni che buona parte del mondo ha patito nella prima metà del ‘900. (Leggi tutto>>)

Proseguo il mio tour ed entro nel nucleo dell’azienda, il laboratorio dove i piatti vengono creati e ultimati attraverso un lavoro artigianale impeccabile e minuzioso. Ogni modello di piatto ha in azienda un piatto master di riferimento, scelto dai sound developers (sviluppatori del suono) e usato come modello dalla produzione per garantire sempre lo stesso suono agli acquirenti di tutto il mondo.
Grande professionalità e dedizione dei ‘Maestri’ piattai, ognuno all’opera nel proprio spazio, chi a tornire, chi a testare, chi a martellare, e vi assicuro che non è per niente facile, mi hanno messo all’opera ed è stato faticosissimo!
Bene, arriviamo al dunque: si torna nella test room, altro giro altra corsa! Riprendo le bacchette e Christian mi lascia tutto il tempo necessario per testare i piatti selezionati. Cerco un left ride da inserire nel mio set senza sconvolgerlo tutto: mi serve un suono che si integri con gli altri piatti.

La scelta è ardua, mi piacciono tutti… devo concentrarmi sulle mie precise esigenze e sul mio suono. Dopo un po’ mi rivolgo a Christian e gli chiedo soccorso per suggerimenti e confronti sulla scelta. Lui mi ascolta, poi mi chiede di attendere e si assenta per pochi minuti, ritornando in compagnia di Mr. Stefan Odermatt, uno dei sound developers, che dopo aver ascoltato le mie esigenze, come per magia, da alcuni scaffali non particolarmente in vista inizia a tirare fuori dei prototipi. Ne provo diversi e a un certo punto, dopo il primo colpo di bacchetta, eccolo! Trovato, fantastico, salto su dal seggiolino ed esulto: “È lui! È il mio!”

Dopodiché, sull’onda di un entusiasmo difficile da contenere e che, anzi, contagia tutti, Stefan tira fuori altri prototipi, li posiziona sulle aste e mi chiede di provarli e di dargli il mio parere; sono prototipi ancora in via di sperimentazione e vi assicuro che avevano un suono eccezionale: speriamo di vederli presto in commercio.
Si conclude così in bellezza questa mia visita alla Paiste. Ho avuto la conferma che si tratta di un’azienda leader perché, oltre a produrre piatti di altissima qualità e manifattura, ha un team che si impegna, gestisce e promuove col massimo della professionalità il lavoro svolto, con dedizione e passione. E il risultato di questo impegno non può che essere eccellente.

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