Gospel Fill 1 – Tre semplici combinazioni mani-cassa
Cari amici di Drumset Mag, questa è la prima di quattro puntate di didattica (che saranno pubblicate sui numeri di settembre, ottobre, novembre e dicembre 2012 della rivista) dedicate ai fill gospel, argomento di assoluta attualità, ma alle volte di difficile comprensione.
Fissiamo alcune regole utili da tener presente durante questa serie di lezioni.
La distanza timbrica è un elemento fondamentale: un suono di hi-hat immediatamente seguito da un timpano, oppure una campana del ride seguita da una cassa sono elementi onnipresenti in questo stile.
I gruppi irregolari che verranno affrontati vengono quasi sempre contestualizzati in divisioni binarie o ternarie; per intenderci, quartine o sestine di sedicesimi.
Alcuni dei fill trovano un’applicazione anche come variazione al groove, semplicemente venendo applicati solo allo hi-hat, alla cassa e al rullante.
Questo stile ha bisogno di fill il più possibile esplosivi, pertanto troveremo molto raramente uno sticking RRLL. Troveremo invece spesso le mani all’unisono nei fill, scelta questa che li renderà ancora più energici.
Nel video che accompagna questo breve articolo trovate l’esecuzione dei sette esercizi trascritti sul n. 5 di Drumset Mag, in edicola a settembre 2012, relativi ad alcune combinazioni di mani e cassa. Non è necessario considerare tali combnazioni come fill gospel: sono certo che molti di voi li avranno già affrontati chiamandoli semplicemente ‘treni di terzine’ oppure fill lineari. Ciò che li rende inusuali sarà lo sviluppo che vedremo attraverso l’orchestrazione e lo sticking.
Buon lavoro e buon divertimento!
Tags: bruno farinelli, fill, gospel