Si chiama FromTheRiser, il nuovo libro fotografico di DavidPhillips, che già in precedenza aveva realizzato TheDrummer’s Perspective, il bellissimo libro fotografico che aveva come soggetto principale una serie di foto bellissime ed esclusive, tutte con la prospettiva unica del batterista. (Leggi tutto>>)
NAMM 2015 – Molte le novità per il produttore tedesco. Si parte dalla serie PSTX, un’intera linea di piatti forati (e non solo) dal prezzo accessibile che rappresenta uan collezione di effetti dal suono sporco e trash. La superficie non lucida li distingue a livello estetico. Inclusi anche i Pure Bells in alluminio. (Leggi tutto>>)
DannyCarey, batterista dei Tool e dei Volto, suonerà con i Primus per alcuni show a settembre, in sostituzione di Tim “Herb” Alexander, recentemente operato al cuore, e tuttora in convalescenza. Carey prenderà parte al Riot Fest per le date di Denver e Chicago, oltre a partecipare all’After Party previsto per il 13 settembre al Windy City’s Concord Music Hall. (Leggi tutto>>)
From The Riser – A Drummer’s Perspective II, è il titolo del nuovo libro (il secondo) fotografico di David Phillips, già autore del primo volume intitolato A Drummer’s Perspective. Il nuovo lavoro sta per essere ultimato, e l’autore ha lanciato una campagna di raccolta fondi (Kickstarter Campaign), per rendere la sua pubblicazione una realtà. (Leggi tutto>>)
“DareToDrum” è il titolo di un documentario in via di realizzazione curato da John Bryant, produttore dei D’Drum, un ensemble di world music di Dallas. Il documentario è a tutti gli effetti un viaggio musicale che segue il leggendario batterista dei Police, StewartCopeland, i D’Drum, e la Dallas Symphony Orchestra, in un’avventura lunga tre anni, culminata in una performance di Stewart Copeland… (Leggi tutto>>)
Nella rubrica dedicata ai batteristi del rock pubblicata nella sezione didattica di Drumset Mag n. 3, giugno 2012, mi occupo di due grandi musicisti che hanno caratterizzato gli anni Ottanta e Novanta dello scorso secolo: Stewart Copeland e Dave Grohl. Del primo viene preso in esame e riproposto in video il brano inciso con i Police intitolato “Don’t Stand so Close to Me” tratto da ZenyattaMondatta del 1980: oltre a essere il singolo che ha lanciato il disco, è la sintesi di quel reggae-rock che ha contaraddistinto i Police e il drumming di Stewart Copeland. Di Dave Grohl ho invece analizzato “In Bloom”, inciso con i Nirvana nel cd Nevermind del 1992. Grohl, come più volte ha dichiarato, aveva come modello John Bonham, e dal batterista degli Zeppelin ha ereditato l’essenzialità, la potenza sonora e la capacità di suonare le cose giuste al momento giusto.
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