Pillole vintage – Codice Tronci II

Written by Luca Luciano. Posted in Vintage

Vintage-OK-tmbSulla scia degli appunti di Gigi Tronci, raccontiamo dei campanacci che la sua famiglia proponeva e lavorava già nel 1912. La campane alpigiane e non (da mucca, ordinarie, a bocca di rana o tubiformi) venivano acquistate in gran quantità dai vari fabbri italiani, o in Austria dalla Froschmaul, per essere sottoposte a una prima lavorazione attraverso procedimenti che intervenivano sul semplice ferro, che poteva essere ottonato, ramato, cadmiato, zincato o nichelato allo scopo di prevenire la ruggine. (Leggi tutto>>)

Mettendo in ordine i campanacci secondo grandezze e sonorità si poteva ottenere una scala temperata. Nel caso ci fosse stato bisogno di un intervento per l’intonazione, per precisione sonora o per estensioni più ampie, si praticava un’incisione verticale sulla bocca dell’idiofono con un “seghetto a ferro”. Per vedere tanti rari strumenti a percussione vi invitiamo a visitare il sito della fondazione Luigi Tronci http://www.fondazioneluigitronci.org/

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