UFIP Hat Clang – Sound Check
Su Drumset Mag n. 28, in edicola a Ottobre 2014, Mario A. Riggio & Dado Sezzi hanno provato le qualità di un accessorio divertente e utile, prodotto dalla UFIP di Pistoia.
Occhio al video! (Leggi tutto >>)
Su Drumset Mag n. 28, in edicola a Ottobre 2014, Mario A. Riggio & Dado Sezzi hanno provato le qualità di un accessorio divertente e utile, prodotto dalla UFIP di Pistoia.
Occhio al video! (Leggi tutto >>)
Metti insieme un charleston gigante, un crash nano, un ride multifunzione. Una squadra squilibrata all’apparenza, ma lo strano set riserva grandi soprese, suoni nuovi e antichi allo stesso momento, grande versatilità, tanto da potersi dire un vero set completo. Stiamo parlando dei nuovi piatti UFIP Natural in prova sul n. 27 di Drumset Mag, in edicola a Settembre 2014. (Leggi tutto >>)
Nel week end dell’8 e 9 marzo si è tenuta a Reggio Emilia la V edizione del Festival del Ritmo, concorso nazionale per batteristi non professionisti, organizzato dalla Drum Professional School di Adriano Lasagni, in collaborazione con l’Istituto Superiore di Educazione Musicale Achille Peri.
Più di 50 gli iscritti alle varie categorie di età, provenienti da tutta l’Italia, che si sono esibiti durante la prima giornata presso l’auditorium del Conservatorio Achille Peri e nella seconda presso il Teatro dell’Orologio. (Leggi tutto >>)
L’azienda di Pistoia aveva in esposizione le sue tante novità realizzate per questo 2014. In particolare, abbiamo potuto riprendere in video il suono dei crash/ride da 20, 21 e 22 pollici realizzati per le serie Class, Natural, Rough e Bionic. (Leggi tutto>>)
Gran finale della Lunga Notte della Batteria con Tullio De Piscopo. Tullio non si è limitato a suonare un brano da big band, ma è arrivato con partiture e arrangiamenti di “Think to Woodie”, una composizione che ha realizzato in onore del trombettista Woodie Shaw, scomparso nel 1989. (Leggi tutto>>)
In programma per le 20 in sala clinic, l’incontro con Gigi Morello e Cristiano Coraggio è iniziato con grave ritardo e, purtroppo, con poche persone in sala, per il clamoroso ritardo accumulato nel sottostante auditorium dalla solo performance di Todd Sucherman. Peccato, perché i due batteristi avevano preparato un vero e proprio show intitolato Beatbox Terminator, ovvero la rivincita sulle macchine ribelli per raccontare quanto accaduto a inizio anni ’80, quando le batterie elettroniche soppiantarono quasi totalmente il batterista, creando una ‘guerra’ ritmica tra essere umano e macchina. (Leggi tutto>>)
Autentica rivelazione del festival Batterika 2013, l’Organ Trio composto da Sandro Mambella all’organo, Ludovico Piccinini alla chitarra e da Pier Paolo Ferroni alla batteria ha infiammato il pubblico dell’Auditorium dell’SGM Conference Center di via Portuense in Roma. (Leggi tutto>>)
Su 10 fusti identici prodotti da CVL sono state montate tutte le pelli per rullante di casa Evans, per un approfondito test alla scoperta del suono ideale di rullante. Questo il contenuto del primo incontro in sala Demo con Igor Dezzutto, allievo di Furio Chirico, Marco Volpe e Lele Melotti, esperto anche di percussioni classiche e latine, che ha lavorato sotto la direzione di maestri di fama internazionale e collaborato con Baustelle, Filarmonica ‘900, Settomogrado. (Leggi tutto>>)
Batterista e compositore da anni impegnato nella didattica, socio fondatore nel 2006 della “Fonderia delle Arti”, autore di due importanti videocassette didattiche, “Rivolgersi alle casse” e “Ciak si suona”, da oltre un decennio ha indirizzato la sua attenzione alla ricerca delle potenzialità poliritmiche e politimbriche dello strumento, sfociata nella suite “Trance Circular Groove”, incisa nel primo CD a proprio nome del 2009 e immortalata nel DVD della prima edizione di Batterika. (Leggi tutto>>)
Il primo appuntamento didattico programmato per la IV edizione di Batterika è stato affidato a Luca Fareri, e aveva per titolo Musicalità Estrema. Batterista, produttore, arrangiatore, e insegnante (dal 2007), il musicista romano ha parlato nella sua clinic dell’utilizzo dei gruppi irregolari (soprattutto quintine e settimine) per creare fill, groove e assoli e della polimetria (cos’è e, soprattutto, come si utilizza). (Leggi tutto>>)
Sulla scia degli appunti di Gigi Tronci, raccontiamo dei campanacci che la sua famiglia proponeva e lavorava già nel 1912. La campane alpigiane e non (da mucca, ordinarie, a bocca di rana o tubiformi) venivano acquistate in gran quantità dai vari fabbri italiani, o in Austria dalla Froschmaul, per essere sottoposte a una prima lavorazione attraverso procedimenti che intervenivano sul semplice ferro, che poteva essere ottonato, ramato, cadmiato, zincato o nichelato allo scopo di prevenire la ruggine. (Leggi tutto>>)
La ricca tradizione della famiglia Tronci è fatta anche di strumenti per artisti di strada creati su commissione. La creazione di campane a bubboli ai tempi di Benedetto Tronci (nonno di Luigi), stimolò nei primi anni del ‘900 la realizzazione, in questo caso per una casa tedesca ma proposto anche in Italia con il nome di bubboliera o sonagliera… (Leggi tutto>>)
CONCORSO PER BATTERISTI NON PROFESSIONISTI – “FESTIVAL DEL RITMO” – IV EDIZIONE 9-10 MARZO 2013
Lo scorso 9-10 Marzo si è tenuto a Reggio Emilia il IV festival del Ritmo, concorso nazionale per batteristi non professionisti organizzato dalla Drum Professional School di Adriano Lasagni, in collaborazione con l’Istituto Musicale Superiore Achille Peri. Sponsor ufficiali della manifestazione: il negozio specializzato STATATRA’ di Bologna, la rivista DRUMSET-MAG e le ditte UFIP, LANTEC e PEARL. (Leggi tutto>>)
Musikmesse 2013 – Presso lo stand della UFIP di Pistoia abbiamo avuto la possibilità di visionare e ascoltare i nuovi modelli realizzati dall’azienda toscana per questa edizione della fiera di Francoforte. Lorenzo Buccioni ci ha mostrato tre hi-hat da 16” e altrettanti ride da 22” appartenenti alle serie Class, Extatic e Natural… (Leggi tutto>>)
Ovvero il mondo musicale raccontato da Luigi Tronci. Forse, proprio perché Vinci non è lontana da Pistoia, Gigi trasmette il suo sapere attraverso disegni che ricordano gli appunti di Leonardo. In questo caso ci viene raccontata la storia delle campane da pranzo giapponesi. Furono richieste e utilizzate dal Maestro Giacomo Puccini per alcuni passi di “Madama Butterfly”. Qualche dubbio sulla provenienza dello strumento, Giappone o Cambogia, accompagna il pensiero che spesso possano esistere strumenti simili in aree geografiche contigue (un po’ come per la cucina), e che quindi il modello base possa assumere diverse contaminazioni. Negli appunti di Tronci possiamo vedere quantificato l’intervallo con cui erano richieste le quattro note. Interessante era il sistema adottato dalla “A. & B. F.lli Tronci” di Pistoia per intonare le casse di risonanza, ottone o bronzo, che supportano delle lamine di metallo. Montate le lamine intonate sui risuonatori, questi ultimi vengono riempiti d’acqua fino al suono desiderato, che corrisponde al punto A (vedi disegno di Tronci). Una volta trovato il punto, l’acqua viene sostituita con cera d’api, che solidificata assumerà una funzione fondamentale per l’intonazione dello strumento. Per saperne di più su tanti altri strumenti particolari, potete visitare il sito della fondazione Luigi Tronci, http://www.fondazioneluigitronci.org/
Negli anni settanta, la sperimentazione e l’apertura erano il pane del domani. Anche la nostra UFIP, patrimonio nazionale di tutti noi percussionisti, seguì la sua strada; con la collaborazione di Andrea Centazzo intraprese un viaggio bellissimo, creando il mondo di suoni della ICTUS 75. Un 45 giri divulgativo raccontava il lavoro del musicista alle prese con Lokolé, Sheng, Ogororo, Icebells, Belltree e Tampang. Un disco dimostrativo splendido, che in tempi in cui internet e youtube non erano presenti neanche nel più visionario sogno di un autore di fantascienza, faceva fantasticare i curiosi del suono, accompagnati dagli “Improvviso” di Centazzo, dalle descrizioni delle esecuzioni con i relativi strumenti, e dalle magnifiche foto in bianco e nero.
Folgorato a 16 anni dall’incontro con le percussioni complice il cugino (oggi suo principale collaboratore Emanuel Valentin), Max Castlunger ha da allora iniziato a cercare e collezionare strumenti. Dopo una visita a un’esposizione della UFIP a Firenze e quella alla mostra del collezionista nonché antropologo musicale Luciano Bosi Castlunger decide di creare una sua mostra itinerante nella quale far convergere anche le esperienze maturate tenendo vari corsi di musica d’insieme con tamburi africani nelle scuole elementari e medie in Alto Adige. Dal 2005 a oggi sono state organizzate cinque esposizioni nei musei di Scienze Naturali di Bolzano, Olten e Lucerna in Svizzera. La prossima esposizione sarà a novembre 2012 nel Museo di Scienze Naturali e di Archeologia di Frauenfeld, ancora in Svizzera. Per contatti e visite: www.rnc-percussion.com e www.maxcastlunger.com
Oggi la parola tubofono rimanda a strumenti musicali di diverso ingegno e timbro nati alla fine dell’Ottocento, oltre che a varie sperimentazioni artistiche. Negli anni ’70 dello scorso secolo, la disponibilità alla ricerca della famiglia Tronci dell’UFIP, con l’atteggiamento esploratore del batterista-compositore Andrea Centazzo, portò – oltre alla realizzazione della linea di idiofoni metallici ICTUS 75 – anche alla creazione del sopra detto Tubofono. Si tratta di un profilato prodotto in ottone crudo o bronzo industriale, ancora oggi disponibile in diverse misure e con spessore variabile (0,6 o 0,8 cm.). L’idiofono può essere suonato appoggiato su un sostegno, una superficie amorfa, oppure tenuto in mano regolando la pressione sul corpo dello strumento. Utilizzato anche nelle esecuzioni di alcune composizioni di Iannis Xenakis, viene descritto da Centazzo nel libro da cui è tratta la foto – Guida agli strumenti a percussione, storia e uso (Ed. Il formichiere, 1979) – come una piastra rettangolare piegata a parallelepipedo con un bordo aperto. Cambiando battenti e tecnica esecutiva la gamma di suoni può variare dal clangore di un china ai piccoli gong cinesi.
Foto tratta da “Guida agli strumenti a percussione” – Andrea-Centazzo – Ed. Il Formichiere
Gallery fotografica Enrico Cosimi
Nel numero di maggio di Drumset Mag pubblichiamo un approfondito reportage dell’annuale Fiera della Musica e degli Strumenti svoltasi dal 21 al 24 marzo a Francoforte. Un’edizione tranquilla, nel complesso non deludente. Nei padiglioni destinati ai nostri amati strumenti il calo di espositori e visitatori, almeno in relazione ai primi giorni di fiera, è sembrato evidente, ma è stato ampiamente compensato da una discreta presenza di novità in tutti i settori merceologici di nostro interesse.
Nei video collegati a questo articolo, come anche nella ricca gallery fotografica firmata da Enrico Cosimi, potrete apprezzare molte delle novità in questione.
Messe 2012 – Drum Mix A-L
Messe 2012 – Drum Mix M-Z
Messe 2012 – Istanbul El Negro
Messe 2012 – PEARL Percussion
Messe 2012 – Roland TD-30KV