Il batterista freelance pugliese è anche un apprezzato didatta: dagli studi a Milano alle numerose collaborazioni in corso, tra live e sale di registrazione, mr. Semprevivo ha raccontato a Drumset Mag cosa bolle nella sua capiente pentola. Nel video collegato Semprevivo rende omaggio a mr. Max Roach con alcuni soli di 16 misure collegati tra loro da un famosissimo lick del grande Maestro statunitense. “To Max” (Leggi Tutto >>)
Qualità è il termine che descrive alla perfezione la personalità del batterista che occupa la copertina del n. 28 di Drumset Mag, in edicola a Ottobre 2014. Musicista estremamente raffinato e preparato sotto ogni punto di vista, dotato di tecnica sopraffina, gusto infinito e di un controllo incredibile sullo strumento, Giovanni Giorgi si contraddstingue per la sua maniacale attenzione verso i dettagli, come si può evincere dal video collegato a questo articolo e realizzato in esclusiva per Drumset Mag. (Leggi tutto >>)
Il gioiello di cui ci occupiamo nello spazio dedicato al vintage del n. 25 di Drumset Mag, in edicola a Giugno 2014, è un rullante legato a un endorser d’eccezione, il mitico Max Roach. Da lui venne la richiesta fatta alla Gretsch di realizzare un modello di rullante dal fusto basso, e fu così che nacque nel finire degli anni ’40, con i blocchetti tube lugs e l’altezza di 4 pollici x 14 di diametro, il primo modello a suo nome. (Leggi tutto >>)
Ho letto con il consueto interesse la rubrica di aprile di VincenzoMartorella (Drumset Mag n. 23, Aprile 2014, pagina 82) sulla classifica dei migliori 50 batteristi secondo la rivista USA ModernDrummer. Da attento lettore del magazine americano (e avido collezionista, possedendo tutti i numeri dal primo a oggi), non ho provato meraviglia alcuna nel leggere la classifica. È un gioco e tale rimane e, come spesso succede in questi frangenti, le scelte sono spesso emozionali e contingenti a seconda delle mode e di vari ‘fattori x’. (Leggi tutto>>)
Nel numero di maggio 2013 di Drumset Mag nella rubrica My Old Flame, lo spazio mensilmente dedicato agli strumenti vintage, si parla di una batteria italiana molto particolare, una rara Hollywood Max Roach di cui è fortunato proprietario il percussionista (e batterista) Massimo Carrano. (Leggi tutto>>)
Prog, jazz, elettronica. Roberto Gatto suona tutto facendo felici sia i puristi sia gli ascoltatori più attenti alla sperimentazione. Qui possiamo vederlo alle prese con un classico brano di rock progressivo, “Watcher of the Skies” dei Genesis, orchestrato dallo stesso Gatto e suonato al vivo con la house band del Groove Day 2008. Non è il suo gruppo prog, è una formazione estemporanea, eppure il risultato è particolare.
Diverso è il duo con il batterista olandese Han Bennink, un pazzo scatenato che fa smorfie, usa i piedi per stoppare le pelli lavora su sonorità inusuali. Gatto gli fa da contraltare, producendo suoni alternativi eseguiti in modo classico, cioè sfruttando tutte le possibilità sonore che gli dà il set, senza scomporsi. Un approccio alla Max Roach che dà vita a uno spettacolo particolare, divertente e swingante.
Un ringraziamento al dream team che ha permesso di realizzare il video del Groove day: Sergio Fanton, che ha curato la produzione insieme al sottoscritto; il regista Claudio Maccagno, le riprese di Gianluca Calandra, il suono di Foffo Bianchi e Giancarlo Pierozzi, la direzione di palco di Toni Soddu.
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