Siamo verso la fine di settembre del 1992 quando i quattro ragazzi più heavy della scena grunge di Seattle pubblicano l’album destinato a essere il loro maggior successo commerciale fra i cinque realizzati nella loro non facile carriera (Leggi Tutto >>)

7 Luglio 1992; sono già passati ben 25 anni dall’uscita di uno dei dischi universalmente riconosciuti come un capolavoro del prog metal, un album che la stampa ha sempre osannato, lanciando i Dream Theater nel giro dei big in brevissimo tempo.

Nel video collegato, alcuni dei groove più entusiasmanti suonati nell’album da Mike Portnoy (Leggi Tutto >>)

Brian Tichy, il batterista al quale Drumset Mag dedica la sua copertina del numero 59 (Luglio/Agosto 2017) ha in passato collaborato anche con la band hard rock Whitesnake, incidendo nel 2011 l’album Forevermore. Sulla rivista abbiamo trascritto la title track (Leggi Tutto >>)

Un batterista al servizio di grandi nomi del panorama rock, da Ozzy a Bill Idol, dai Foreigner ai Whitesnake. Sin da bambino fan sfegatato di John Bonham, il batterista statunitense è anche l’organizzatore del Bonzo Bash, celebrazione annuale dedicata al mitico batterista dei Led Zeppelin. E proprio all’edizione 2017 del Bonzo Bash si riferisce il video colegato. Enjoy! (Leggi Tutto >>)

Da un caposaldo del Power Metal, pubblicato 20 anni fa dalla tedesca Noise Records, abbiamo trascritto su Drumset Mag ed eseguito nel video collegato “Beyond the Black Hole” dei Gamma Ray, band che aveva da poco assoldato l’allora sconosciuto – Daniel Zimmermann dietro le pelli (Leggi Tutto >>)

A margine dell’intervista realizzata qualche mese fa a Vinnie Paul (di passaggio con i suoi Hellyeah a Milano di spalla ai Korn), pubblicata sul numero 57 di Drumset Mag, abbiamo trascritto il singlo “Human”, tratto dall’ultimo lavoro degli Hellyeah.

Nel video spieghiamo passo passo come suonarla (Leggi Tutto >>)

Uno dei batteristi più influenti di sempre nella storia dell’Heavy Metal, uno di quelli che ai tempi dei Pantera, insieme al compianto fratello Dimebag Darrell, ha saputo portare la tecnica, i suoni e le tecniche di registrazione del nostro amato strumento a un nuovo livello.

A corredo dell’intervista pubblicata sul numero 57 di Drumset Mag vi proponiamo  il video ufficiale di “Human” della band Hellyeah, di cui sulla rivista proponiamo anche una trascrizione integrale (Leggi Tutto >>)

28 Aprile 1997; questa la data ufficiale di uscita del sesto disco degli Stratovarius per la Noise Records, il secondo con la stessa vincente formazione del fortunato predecessore Episode, che aveva visto l’ingresso in pianta stabile dello svedese Jens Johansson alle tastiera – ex Malmsteen e fratello del noto batterista Anders – e della macchina tedesca della doppia cassa Jorg Michael. Nel video trascrizioni ed esecuzione di “Forever Free” ed esercizi per affrontare il brano (Leggi Tutto >>)

Su Drumset Mag di Marzo 2017 trovate la trascrizione di “New Millenum Cyanide Christ”, uno dei brani storici dei Meshuggah tratto dal disco Chaosphere del 1998.

Abbiamo anche trascritto i cicli poliritmici presenti nel brano e per ognuno di essi abbiamo indicato la durata del ciclo e la partenza del ciclo successivo, senza specificare quale piede usare, in modo che ciascuno possa sperimentare e trovare il modo più consono al proprio stile (Leggi Tutto >>)

In occasione di un recente show all’Alcatraz di Milano della band svedese Meshuggah, abbiamo avuto l’occasione di incontrare il batterista, Tomas Haake, un gigante sia a livello fisico sia a livello di importanza per l’innovazione che ha saputo apportare al nostro strumento negli ultimi vent’anni.

Nel video collegato, Haake esegue una versione batteristica ‘ufficiale’ del brano “Clokworks”, tratto dall’ultimo album dei Meshuggah, The Violent Sleep of Reason (Nuclear Blast Records, 2016) (Leggi Tutto >>)

Dall’ultimo album dei Katatonia, sul numero 53 di Drumset Mag (Gennaio 2017) abbiamo trascritto le parti di batteria di “Serein” e “Old Heart Falls”, incise dal ‘nuovo’ batterista della band svedese, Daniel Moilanen. Nel video l’esecuzione (Leggi Tutto >>)

Atmosfere decadenti e ritmiche tutt’altro che ordinarie sono il marchio di fabbrica degli svedesi Katatonia, che da qualche tempo hanno un nuovo batterista. Quanto di buono – e di più – rispetto al passato è possibile ascoltare sul nuovo album The Fall of Hearts trova puntuale conferma dal vivo…
Nel video collegato possiamo apprezzare i Katatonia e il loro ‘nuovo’ drummer in “Serac”, ripreso dal vivo a Sibiu, Romania, lo scorso 29 luglio durante il festival Artmania 2016 (Leggi Tutto >>)

Analizziamo alcuni groove della band brasiliana nel momento in cui si affacciava sulla finestra del metal internazionale grazie al suo disco death/thrash di maggior successo, sia a livello di vendite che di critica. Lo stile di Igor Cavalera inizia a farsi molto più personale e ragionato, fortemente influenzato dai ritmi latini legati alle proprie origini; non più solo groove metal, ma molti passaggi tribali e un gran lavoro sui tom a cui ci abituerà poi nei dischi successivi (Leggi Tutto >>)

Il sesto album della formazione brasiliana di Belo Horizonte fu l’ultimo registrato dalla formazione dei Sepultura più conosciuta e titolata a livello di critica e vendite. Roots risulta il loro unico lavoro ad avere superato i due milioni di copie vendute a livello mondiale. Alla batteria Igor Cavalera… (Leggi Tutto >>)

Un ride della storica serie Signature, firmato dal batterista dei Tool Danny Carey, dal suono asciutto, deciso e molto definito. Un piatto di enorme massa, che necessita di una buona dose di energia perché apra i suoi armonici (Leggi Tutto >>)

Il batterista dei Deftones, nato a Long Beach 42 primavere fa, milita in una band dal suono indefinibile, capace di concerti a dir poco perfetti. In questo video trovate alcuni dei groove suonati negli anni da Cunningham nelle sue incisioni con i Deftones (Leggi Tutto >>)

Il batterista dei Deftones, band dal suono indefinibile, incontrato durante il tour per promuovere l’ultima fatica della band intitolata Gore, ci ha parlato del ‘suo’ rullante signature realizzato dalla Tama:

“Ci abbiamo impiegato circa un anno, fra lo sviluppo e i primi prototipi; sostanzialmente è lo storico Bell Brass con il fusto spesso 3 mm, che rimane il mio rullante preferito. Pesante, sonoro e con una bella articolazione; ma da giovane ero molto legato a un altro rullante che ero solito suonare, un Orange County in legno con enormi buchi nel fusto. Abbiamo quindi cercato di unire il meglio di questi due tamburi e ne è uscito un fusto di ottone bucato, con un suono molto potente e preciso. Puoi accordarlo in alto così come in basso, e risponde sempre in maniera egregia” (Leggi Tutto >>)

Il 12 agosto 1991 è sicuramente una data da segnare per tutti gli amanti del rock e dei Metallica: è quella dell’uscita del quinto disco dei Four Horsemen, che vede Kirk Hammett alla chitarra, Jason Newsted al basso,  il frontman James Hetfield e il batterista di origine danese Lars Ulrich (Leggi Tutto >>)

Novità per la gloriosa serie 2002, che da anni fa parte della storia del rock: realizzati in CuSn8, i nuovi Big Beat si presentano come una moderna interpretazione del suono classico dei 2002. Dal logo color nero e dallo stile vintage, la differente martellatura e il colore leggermente più scuro di questi strumenti fanno sì che il suono si sposti leggermente su ambienti più scuri, andando a incontrare le esigenze degli odierni batteristi rock (Leggi Tutto >>)

Groove, fill e assolo del brano “Hangar 18” dei Megadeth, tratto dall’album Rust in Peace del 1990. Alla batteria Nick Menza (Monaco di Baviera, 23 luglio 1964 – Los Angeles, 21 maggio 2016). Drum tech per Chuck Behler, batterista nativo del Michigan in forza ai paladini del thrash metal, dopo averlo sostituito diverse volte nel corso del tour di So Far, So Good… So What! – la prima in Inghilterra, a Bradford, il 12 maggio 1988 – Nick Menza entra a far parte in pianta stabile della band  (Leggi Tutto >>)