Leggi gratis Drumset Mag n. 49 di Settembre 2016,  con Spotlight su ELLADE BANDINI, TULLIO DE PISCOPO & FRANZ DI CIOCCIO – Tre Ragazzacci di 70 anni.
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Groove, fill e assolo del brano “Hangar 18” dei Megadeth, tratto dall’album Rust in Peace del 1990. Alla batteria Nick Menza (Monaco di Baviera, 23 luglio 1964 – Los Angeles, 21 maggio 2016). Drum tech per Chuck Behler, batterista nativo del Michigan in forza ai paladini del thrash metal, dopo averlo sostituito diverse volte nel corso del tour di So Far, So Good… So What! – la prima in Inghilterra, a Bradford, il 12 maggio 1988 – Nick Menza entra a far parte in pianta stabile della band  (Leggi Tutto >>)

Tony Williams è sempre stato uno dei miei batteristi preferiti, se non il mio preferito in assoluto. Ho deciso di prendere un brano in cui Williams mi piace moltissimo, un uptempo blues dal titolo “Walkin’”, versione live del 1964 dal disco Four and More di Miles Davis. Ho portato la traccia sul programma Amazing Slow Downer e ho iniziato a creare dei loop per ogni quattro battute. Ogni settimana cercavo di imparare quattro battute all’80% della velocità. Gradualmente le ho collegate una all’altra e portate su di velocità (Leggi Tutto >>)

“In The Air Tonight” è il primo singolo della carriera solista di Phil Collins, artista a 360°, cantante solista, membro e poi band leader dei Genesis, compositore, ma soprattutto eccezionale batterista. Il brano, tratto dall’album Face Value del 1981, è caratterizzato da un loop di drum machine, che continuerà per tutta la sua durata, e da un meraviglioso giro armonico, costruito in una tonalità minore. Della batteria nessuna traccia, almeno per quasi due terzi della durata, quando un fill sui tom… (Leggi Tutto >>)

Questo mese la rubrica The Italian Job ospita Giorgio Di Tullio, batterista jazz-fusion di enorme statura: la sua visione dei fill sarà sicuramente uno spunto interessante da poter studiare e trasferire a quella che è la musica pop-rock. Tutti e quattro i fill da lui proposti in video sono molto belli, ma soprattutto ‘spendibili’ in qualsiasi genere musicale (Leggi Tutto >>)

Leggi gratis Drumset Mag n. 48 di Luglio/Agosto 2016,  con Spotlight su Spotlight su THOMAS LANG – Never Stop Thinking….
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Lo studio che vi propongo per questa rubrica è tratto dal mio libro didattico intitolato Different Inspiration, pubblicato recentemente dalle Edizioni Curci, un metodo particolarmente indicato per chi volesse approfondire la conoscenza del genere funk/fusion. Ho pensato di sottoporvi quanto pubblicato a pagina 37, con l’applicazione in trentaduesimi del paradiddle e delle sue permutazioni all’interno di un accompagnamento funk binario in 4/4 (Leggi Tutto >>)

Il brano che ha portato al successo gli Spin Doctors agli inizi degli anni ’90, suonato con una grande logica ritmica e con un bellissimo ‘tiro’. Merito di Aaron Comess, che all’epoca si fece notare per la bella postura, per i movimenti decisi, puliti e lineari e la sua impugnatura jazzistica (Leggi Tutto >>)

Video

L’articolo completo è gratis a pagina 16 di Drumset Mag n. 47 di Giugno 2016

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Nel video collegato parliamo delle sestine di sedicesimi con una serie di esercizi da eseguire sul pad. Ci sono molte diteggiature che è possibile usare (per diteggiatura intendiamo la sequenza delle mani che usiamo per suonare qualsiasi rudimento): io vi consiglio degli esercizi perché ‘fanno girare’ più o meno tutte quelle più usate! (Leggi Tutto >>)

Torniamo a occuparci di tecnica, ovviamente applicata ai fill, e parliamo delle sestine di sedicesimi. Nel primo dei due video dedicati all’argomento analizziamo alcuni fill in sestine suonati da Lele Melotti, Alfredo Golino, Anika Nilles e Dave Weckl (Leggi Tutto >>)

Torniamo per un momento indietro di 30 anni, quando nel bel mezzo degli Ottanta il cantante di una una band già piuttosto famosa in Svezia ripropone un semplice motivetto scritto anni prima per una discoteca chiamata Galaxy; il resto della band rimane affascinato e, nonostante varie vicissitudini che ne rallentarono il processo di realizzazione, The Final Countdown divenne un vero successo planetario (Leggi Tutto >>)

Proviamo a suonare in maniera ‘interattiva’, facendo seguire a una piccola frase ritmica – un frammento del pattern di base del Songo, così come è stato creato da José Luis Quintana, “Changuito” – un breve segmento improvvisato. Il video collegato a questo esempio fa parte del materiale del mio libro A World of Rhythmic Possibilities, prodotto e distribuito dalla Dafnison Music. (Leggi Tutto >>)

Leggi gratis Drumset Mag n. 47 di Giugno 2016,  con Spotlight su Spotlight su DAFNIS PRIETO – Un Mondo di Possibilità Ritmiche .
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Un disco – dieci brani di cui uno strumentale e altri tre già provati in alcuni live ben dieci anni prima – che ebbe notevole successo a livello di vendite, nonostante la fredda accoglienza della stampa. Alla batteria il ritorno di Scott Columbus, che aveva lasciato la band durante il tour di Kings of Metal (1988) per motivi personali mai ben specificati (Leggi Tutto >>)

“Idea 5” è un brano del compositore Paolo Iurich, che prende spunto dal patrimonio musicale folclorico argentino e dallo stile compositivo di Chopin. L’arrangiamento di batteria è ispirato fortemente ad alcune formule ritmiche argentine tipiche (quali Chacarera e Zamba). Il brano in questione è contenuto nel disco Sunjazz (Electromantic, 2015) in cui ho lavorato assieme ad Enrico Cresci (produzione, chitarra) Daniele Basirico (basso) e Paolo Iurich (pianoforte) (Leggi Tutto >>)

La rubrica Overture di Maggio 2016 rende omaggio a Maurice White, fondatore, leader compositore e batterista degli Earth, Wind & Fire, scomparso pochi mesi or sono. “In the Stone” è un brano dal groove caratteristico, pieno di piccoli dettagli e suoni scelti con molta cura. Di questo brano è stata creata una base MP3, scaricabile da questo link, in cui è stata messa in loop la parte finale. La si può usare per esercitarsi seguendo la sequenza dei pattern (AABAAB) o anche provando a lanciare gli obbligati in modi diversi da come fa Maurice White (Leggi Tutto >>)

Nella rubrica The Italian Job di Maggio 2016 si parla di alcuni fill eseguiti da Maurizio Dei Lazzaretti con l’Orchestra del Festival di Sanremo durante le esibizioni di Renato Zero e di Dolcenera in occasione dell’ultima edizione della principale rassegna canora nazionale (Leggi Tutto >>)

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Il nuovo Megadeth – intitolato Dystopia – è  uno di quei lavori di cui si è parlato tanto – troppo? – prima dell’uscita dello stesso, avvenuta lo scorso 22 gennaio. Un’uscita col botto, direttamente al numero tre della classifica Billboard. C’è Chris Adler dei Lamb of God alla batteria, per un lavoro come non se ne sentiva da anni(Leggi Tutto >>)

Nel disco The Big Beat, in uno dei tanti assolo Philly Joe Jones usa le terzine in una maniera che non avevo mai sentito prima, cambiando gli accenti in continuazione, creando così un fraseggio continuo e fluido sul rullante. Cercando di capire quali fossero gli strumenti tecnici per la riuscita di un fraseggio del genere, ho creato un mio pensiero al riguardo(Leggi Tutto >>)