Paiste Days In Brasile

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, News & Events

Il 14 e 15 agosto si è svolto a Sao Paulo, in Brasile, il Paiste Days sponsorizzato dalla Paiste, e che ha visto come partecipanti batteristi del calibro di Aquiles Priester (Hangar), Dino Verdade e Fernanda Terra. Quest’ultima ha partecipato con la sua band Nervosa, mentre Dino Verdade ha mostrato l’unicità del suo stile, suonando un mix di funk, rock e musica brasiliana insieme alla sua band Power Beat. Aquiles Priester ha suonato alcuni brani appartenenti al catalogo degli Hangar e a un progetto denominato Freakeys, accompagnato dal bassista Nando Mello.

Pillole Vintage di carta dall’EST: Bicí Nástroje

Written by Luca Luciano. Posted in Vintage

Nel pieno della guerra fredda, i libri ‘bibbia’ della percussione di quegli anni come Percussion Instruments and Their History di James Blades, Percussion di James Holland, ma anche il nostro Guida agli strumenti a percussione di Andrea Centazzo (Ed. Il formichiere, 1979), avevano almeno un corrispettivo nell’allora Cecoslovacchia.

Si tratta di Bicí Nástroje di Miroslav Kotek del 1983. La traduzione dal ceco all’inglese è percussion tools.

Copertina rigida, odore pregnante di fumo (soluzione d’ispirazione sovietica sul materiale cartaceo o eredità degli interrogatori?), caratteri impossibili da intuire fanno da sfondo a un libro che sembra, anche solo per intuizione, degno dei propri avi occidentali per dimensioni e dettaglio di informazioni (sfogliando i capitoli si può comunque comprendere la completezza organologica del testo).

Il corpo centrale del volume è dedicato a una ricca raccolta fotografica, dove scorrono storia e angoli geografici della percussione, l’interesse per il mondo USA e quello colto e sperimentale europeo.
Nella speranza di una traduzione.

On The Virg Is Back!

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Musicians, News & Events

Il grande Virgil Donati ha riunito il progetto On The Virg per un mini tour australiano di quattro date.

Il progetto On The Virg è legato a un CD, Serious Young Insects, uscito nel 1999, che ha definito dei nuovi standard per tutta la musica progressive/rock/fusion.

In queste prime performance dopo dodici anni di assenza dalle scene, la band eseguirà diversi brani dei Planet X, e anche alcuni brani tratti dal nuovo CD di Virgil Donati.

Il batterista australiano prenderà inoltre parte al festival Australia’s Ultimate Drummers Weekend, che prevede masterclass, workshop e clinic di alcuni tra i più grandi batteristi della scena internazionale.

Per maggiori informazioni, basta visitare il sito ufficiale www.VirgilDonati.com.

 

Pearl Limited Edition Kapur Snare Drum

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

La Pearl ha presentato il suo primo rullante realizzato con un fusto totalmente in Kapur. Nonostante le ottime caratteristiche in termini di sonorità, il Kapur è stato per molto tempo inaccessibile a causa del costo molto elevato. Questa essenza ha una densità doppia rispetto al mogano, e il suo suono è caldo, asciutto, morbido e delicato. Questo eccezionale bilanciamento sonoro lo rende ideale per l’uso in studio di registrazione. Il rullante da 14″x6.5″ ha una finitura Natural Gloss, ed è equipaggiato con i cerchi SuperHoop II, che mettono in evdienza le caratteristiche tonali di questa essenza unica. E’ dotato dei blocchetti Tube Lugs e della macchinetta di gestione della cordiera Pearl SR-017. Disponibile nei negozi in edizione limitata da settembre.

Gon Bops & Luisito Quintero

Written by Antonio Gentile. Posted in Factory News, Musicians

La grande casa Californiana Gon Bops annuncia la realizzazione di una serie di video sui propri strumenti realizzata in collaborazione con il virtuoso percussionista venezuelano Luisito Quintero.

Famoso per la sua tecnica sui timbales e attivissimo sulla scena pop e latina intenazionale, Luisito ha realizzato una nutrita serie di video che mettono in risalto le caratteristiche uniche degli strumenti Gon Bops.

Come primo assaggio vediamo la sua performance ai timbales della serie tumbao.

Pillole Vintage – Thomson Frigeco

Written by Luca Luciano. Posted in Vintage

Fra i vari set in metallo e leghe, la Ludwig stainless steel, esperimenti Premier e Sonor, modelli autoctoni, e customizzazioni particolari (vedi il set di Carl Palmer o quello di Okay Temiz), incuriosisce la batteria Thomson Frigeco, metallico robot uscito dalla serie del Doctor Who, vista la somiglianza con i malefici Dalek dell’omonima serie televisiva.

Dovrebbe essere un tentativo, o uno ‘sfizio levato’, di qualcuno all’interno della ditta francese che fabbricava refrigeratori e carrozzerie per auto (come per esempio la Citroen).

Il set, dalle misure incerte, le cui immagini sono apparse misteriosamente su alcuni forum specializzati, sembra venire dalla seconda metà degli anni ’70, è equipaggiato con meccaniche della Tacton (provenienti dall’allora Germania dell’Est), e costruito in lega leggera e di facile ossidazione.

Per gli appassionati del mistero c’è da sperare che se ne possa presto sapere di più.

Gretsch Renown Purewood Limited

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

La serie Renown Purewood Limited, prodotta dalla Gretsch continua nel 2012 con l’introduzione dei fusti realizzati in american hickory, un’essenza famosa per la sua naturale resistenza e densità. Questo fa sì che la cassa sia in grado di produrre un’ottima quantità di frequenze basse che si combinano con un attacco deciso. La sonorità dei tom è incentrata sulle frequenze più alte e su quelle più basse, con una risonanza abbastanza controllata.

Il rullante è dotato di un’ottima sensibilità e di un suono molto aggressivo. L’interno dei fusti è rifinito in maniera naturale, mentre l’esterno gode di una laccatura che lascia in evidenza le caratteristiche estetiche dell’hickory. Le configurazioni disponibili sono due (solo in shell-pack), e la produzione è limitata a soli 35 esemplari per ogni configurazione.

Starclassic Performer B/B Limited Editions 2012

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

Presentate le nuove versioni in edizione limitata dei set Starclassic Performer B/B prodotti dalla Tama. Sono denominati Limited Edition 2012 e combinano lo stile retro con le tecnologie di produzione più avanzate. Le caratteristiche principali sono rappresentate dalle due nuove finiture laccate Vintage Lacquered Oyster, e dalle profondità dei fusti che risultano leggermente più corte rispetto ai tamburi tradizionali. I due set, Jazz e Traditional, sono disponibili con le finiture Lacquered Azure Oyster o Lacquered Orange Oyster. Questa particolare edizione limitata prevede la produzione di 40 set Traditional (30 con finitura LAO e 10 con finitura LOO), e di 10 set Jazz (7 con finitura LAO e 3 con finitura LOO), solo ed esclusivamente per il mercato statuinitense.

Paiste Rude Wild Chinas

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

Presentati dalla Paiste i nuovi Wild Chinas appartenenti alla storica serie Rude, che è da sempre sinonimo di energia e potenza sonora, e che è stata all’inizio sviluppata per i generi Punk e Heavy Metal. I piatti di questa serie sono stati i primi a non essere torniti per ottenere la massima potenza a livello di volume. La loro popolarità continua anche ai giorni nostri, e proprio per questo arriva la proposta di tre nuovi modelli sviluppati in collaborazione con Joey Jordison (Slipknot). I nuovi 16″, 18″ e 20″ Rude Wild China hanno un attacco molto aggressivo e riescono a farsi sentire anche nelle situazioni più estreme. Paragonati ai classici China della serie Rude, il suono appare più asciutto e selvaggio. La campana è piccola e ha una forma arrotondata, mentre sulla superficie del piatto sono visibili i segni profondi della martellatura che segue lo stesso pattern usato per i 2002 Wild China. Dedicati a chi ha la mano estremamente pesante… Disponibili nei negozi a partire da ottobre/novembre 2012.

Gavin Harrison Asia Tour 2012

Written by BOB Baruffaldi. Posted in News & Events

La Zildjian ha appena annunciato il lungo clinic tour che Gavin Harrison terrà nel corso del prossimo mese di ottobre, e che toccherà il Giappone, Taiwan, Hong Kong, Tailandia, Malesia, Singapore, Cina e le Filippine. Gavin Harrison è stato votato come “Progressive Rock Drummer Of The Year” per quattro anni consecutivi dalla rivista Modern Drummer, e “Best Progressive Drummer” dalla rivista Drum Usa. Gavin ha suonato con i più grandi artisti e band internazionali. La sua lista di collaborazioni include (tra gli altri): Incognito, Level 42, Iggy Pop, Porcupine Tree e King Crimson. Come autore ha pubblicato due libri: “Rhythmic Illusions” e “Rhythmic Perspectives”, e due DVD didattici, “Rhythmic Visions” e “Rhythmic Horizons”. Nel 2012 è stato pubblicato “Rhythmic Designs”, che include un libro e un DVD relativo alle trascrizioni dei suoi lavori con O5Ric. Oltre alle performance sul set acustico, Gavin terrà anche delle dimostrazioni del AE Cymbal System Gen16. Queste le date di Ottobre sinora confermate: 14 Tokyo, 15 Taipei, 16 Hong Kong, 18 Bangkok, 19 Manila, 21 Kuala Lumpur, 22 Singapore, 25 Beijing, 26 Chengdu.

Sabian Obsessed App

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News

La campagna pubblicitaria Sabian Obsessed lanciata dal produttore canadese, è basata sui batteristi e sulle loro ossessioni. Attraverso una serie di pubblicità e di video, gli endorser più famosi della Sabian come Neil Peart, Mike Portnoy e Jojo Mayer, hanno condiviso le loro ossessioni musicali e non musicali. Ora i batteristi di tutto il mondo possono fare altrettanto attraverso una nuova App per Facebook sviluppata dalla stessa Sabian. Le migliori ossessioni saranno pubblicate sulla pagina Facebook del produttore canadese, che ha già fatto largo uso dei social network, come per esempio è avvenuto per Cymbal Vote, che ha dato e continua a dare la possibilità ai propri clienti di votare e di condizionare in qualche modo l’offerta e la produzione di nuovi modelli di piatti. Andiamo a vederci quindi le ossessioni di uno dei batteristi più discussi degli utlimi anni: Mike Portnoy. Enjoy it!

Per condividere le proprie ossessioni basta cliccare qui: https://apps.facebook.com/sabian-obsessed

Hit Like A Girl 2012

Written by BOB Baruffaldi. Posted in News & Events

Annunciate le vincitrici del contest Hit Like A Girl 2012, dedicato esclusivamente alle batteriste di sesso femminile. La giuria era composta da personaggi del calibro di Sheila E, Jess Bowen (The Summer Set), Susie Ibarra (Mundo Niños), Dawn Richardson (4 Non-Blondes), Kimberly Thompson (independent) e Hannah Ford (Bellevue Suite). La vinictrice D’Arcus “dbaby” Curry, ha ricevuto un package completo offerto da Crush drums, TRX cymbals, Vater drumsticks, Evans drumheads, SKB cases, oltre a un assortimento di libri e DVD della Alfred Music, per un valore complessivo di circa 6.000 dollari. Angieszka “AgaDrummer” Matusczak e Karmi Santiago sono rispettivamente la seconda e la terza classificata. Le prime tre classificate saranno inoltre presenti in uno dei prossimi numeri delle riviste Drum! e Tom Tom, ma anche sui siti di DrumChannel.com, DrumMagazine.com, Drummercafe.com, DrummerConnection.com, OnlineDrummer.com e SickDrummerMagazine.com.

www.hitlikeagirl2012.com   www.facebook.com/hitlikeagirl2012

Pearl Session Studio Classic

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

I nuovi set della serie Session Studio Classic presentati dalla Pearl, utilizzano la ricetta dei fusti della serie Session (6 strati, 7.5 mm.), mescolando la betulla con il Kapur al fine di ricreare il suono classico della serie Session. Tale sonorità era caratterizzata da un attacco deciso, un ottimo volume e una grande presenza di frequenze basse. Le nuove e reinventate SSC sono rifinite con le stesse finiture laccate “31 Step” che sono in dotazione alle serie Masters, Reference e Masterworks. Le tre finiture disponibili sono denominate Piano Black, Sequoia Red e Sheer Blue. Tutti i tom utilizzano il sistema di sospensione Opti-Mount, mentre i rullanti (14″x5.5″ e 14″x6.5″) sono dotati dei cerchi Superhoop II. Le configurazioni disponibili sono tre, e sono tutte del tipo Shell Pack, quindi senza alcun hardware di supporto. I fusti dalla profondità ridotta sono stati disegnati per ottenere una nota ridotta nel sustain e una risposta più rapida. Nel video che segue possiamo ammirare Terence Higgins mentre ci dimostra realmente le potenzialità sonore della nuova serie Session Studio Classic.

Pillole Vintage – Idiofoni dal passato: il tubofono della UFIP

Written by Luca Luciano. Posted in Tools, Vintage

Oggi la parola tubofono rimanda a strumenti musicali di diverso ingegno e timbro nati alla fine dell’Ottocento, oltre che a varie sperimentazioni artistiche. Negli anni ’70 dello scorso secolo, la disponibilità alla ricerca della famiglia Tronci dell’UFIP, con l’atteggiamento esploratore del batterista-compositore Andrea Centazzo, portò – oltre alla realizzazione della linea di idiofoni metallici ICTUS 75 –  anche alla creazione del sopra detto Tubofono. Si tratta di un profilato prodotto in ottone crudo o bronzo industriale, ancora oggi disponibile in diverse misure e con spessore variabile (0,6 o 0,8 cm.). L’idiofono può essere suonato appoggiato su un sostegno, una superficie amorfa, oppure tenuto in mano regolando la pressione sul corpo dello strumento. Utilizzato anche nelle esecuzioni di alcune composizioni di Iannis Xenakis, viene descritto da Centazzo nel libro da cui è tratta la foto – Guida agli strumenti a percussione, storia e uso (Ed. Il formichiere, 1979) –  come una piastra rettangolare piegata a parallelepipedo con un bordo aperto. Cambiando battenti e tecnica esecutiva la gamma di suoni può variare dal clangore di un china ai piccoli gong cinesi.

Foto tratta da “Guida agli strumenti a percussione” – Andrea-Centazzo – Ed. Il Formichiere

Saini & Master

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians

Il drummer sardo brasiliano Raphael Saini ha avuto occasione di suonare con la storica metal band Master in occasione dell’edizione 2012 del festival Armageddon in The Park (kermesse che ha ospitato band come Extrema, Onslaught, Antropofagus e altre). Si è trattato di una situazione ‘estrema’ nel vero senso della parola, perché Raphael è stato chiamato per una sostituzione ‘al volo’ e si è dovuto esibire -senza poter fare prove né soundcheck – con persone appena conosciute. “Ho avuto l’onore di poter suonare con i Master” – racconta Saini – “in occasione del loro concerto all’Armageddon the Park: una situazione molto bella e altrettanto difficile, visto che non ho potuto fare nè una prova nè il soundcheck con la band. Ci siamo trovati a suonare sul palco 12 canzoni di fila senza aver mai suonato insieme prima di quel momento!”. Chiediamo al batterista come ha approcciato l’arduo compito, soprattutto considerando che nel contempo doveva anche gestire le registrazioni in corso con la band di Steve Smyth e le prove/live con gli Arhythmia. “Ho avuto qualche settimana di tempo per imparare i brani ascoltando dei live su Youtube registrati in maniera amatoriale; considerate che alcune delle loro canzoni sono state composte negli anni ‘80 e le versioni attuali sono estremamente diverse da quelle del disco. I brani su Youtube spesso non erano comprensibili e così invece di imparare i riff ho memorizzato le strutture ritmiche e le battute di alcuni punti: ad esempio c’è un riff di “Unknown Soldier” che è incomprensibile nei live e così ho semplicemente imparato a contarlo come: 4/4 per cinque + 1 per 5/4”. Tutte queste varianti hanno reso la performance con i Master qualcosa di unico per Raphael, e di estremamente energico, come testimoniato dal video collegato. “Poter suonare con una leggenda del metal come Paul Speckmann ancora una volta è stato un grandissimo onore” conclude Saini. “Sono cresciuto ascoltando band che hanno preso ispirazione dalla musica di Paul e dai Master”.

Simple Minds Live @ Rock In Roma 2012

Written by BOB Baruffaldi. Posted in News & Events

Lo scorso 27 luglio il tour 5×5 dei Simple Minds ha fatto tappa a Roma, nello spazio adibito all’interno dell’area che ospita l’ippodromo delle capannelle e il palco del festival Rock In Roma Postepay. Quest’anno il festival ha fatto davvero un notevole salto di qualità, con un palco e un’impianto audio di livello notevole, che permette di vedere e sentire al meglio ogni concerto. Non ha fatto eccezione il concerto della band scozzese, che con il tour denominato 5×5 ha lanciato a partire dalla fine del 2011 un progetto che si ripropone di far rivivere dal vivo le emozioni dei primi cinque album eseguiti per intero. Nel corso del tour estivo il concerto può prendere tre strade diverse con il conseguente cambio di scaletta: 5X5 Festival Set, 5×5 Full Set, o 5×5 + Hits.
I Simple Minds hanno usato proprio quest’ultima configurazione per il concerto di Roma. La band è apparsa in grandissima forma dando inizio al concerto in leggero anticipo (21.42), seguendo una scaletta che includeva un mix di brani tratti dai loro primi cinque album, e una selezione delle loro più grandi hit mondiali. Il muro di suono e la compattezza della band è venuta fuori in maniera prepotente, grazie soprattutto alla chitarra di Charlie Burchill e alla potente ed essenziale spinta di Mel Gaynor con i suoi storici fill e groove, divenuti ormai parte integrante dei brani più famosi (uno su tutti: Don’t You) della band scozzese. Jim Kerr ha offerto la sua carismatica presenza al centro del palco e ha guidato la band attraverso tutto il concerto. L’esplosione arriva fortissima quando inizia Waterfront, brano storico che inizia con quell’inconfondibile riff di basso seguito da un’incredibile fill di batteria mimato da tutto il pubblico presente. Ottimo anche il supporto dei bravissimi Andy Gillespie (tastiere) e Ged Grimes (basso) che pur essendo gli elementi nuovi e i più giovani della band, si sono integrati perfettamente. Il pubblico ha risposto entusiasticamente alle esecuzioni di brani storici come Don’t You (Forget About Me), New Gold Dream (81-82-83-84), Sanctify Yourself e Alive And Kicking, solo per fare qualche citazione. Un bellissimo concerto che ci ha riportato indietro negli anni ottanta e che ha dato ulteriore lustro a un festival finalmente degno di una città come Roma.

Rock in Roma-The Base

Foto di Sergio Gualtieri

Foto di Sergio Gualtieri

2002 Giga Bell Ride Psychoctopus

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

Il produttore svizzero ha presentato il nuovissimo 18″ 2002 Giga Bell Ride “Psychoctopus”, sviluppato insieme al batterista brasiliano Aquiles Priester, che ha guidato il team di sviluppo della Paiste con le sue idee in termini di sonorità e di look. La Paiste ha voluto celebrare con questo nuovo modello la fedeltà di Priester come endorser. La campana è martellata e ha un diametro di circa 8″, e domina l’intero piatto. La finitura nera è la Color Sound, e sulla superficie spiccano i disegni in bianco della maschera di Priester e il logo Psychoctopus. Viene realizzato con la usuale lega dei 2002, e ha uno spessore decisamente importante, con una martellatura simile a quella del 2002 Heavy Ride. La definizione del ping è elevata e la campana ha un suono molto presente e ficcante. Dedicato a tutti i batteristi Prog-Metal.

Sabian V-Crash & AAX Line

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

La recente dismissione della serie Vault da parte della Sabian non sta a significare la scomparsa della serie in questione. I modelli della serie Vault sono stati ora inglobati nelle linee AAX, HHX, AA e HH, al fine di semplificare l’intero catalogo. Come risultato, sono usciti alcuni nuovi modelli come i nuovi AAX V-Crashes, brillanti, con un pitch molto alto e con una finitura brillante. Il volume è medio/alto e lo spessore è sottile, senza compromettere però la resistenza che qui risulta più alta che in altri crash molto sottili. Gli AAX V-Crashes benficiano inoltre di una maggior potenza sonora della campana e di un profilo arcuato per un attacco pieno e potente e un suono brillante con un’ottima risposta. Reagiscono bene se suonati con poca energia ma anche se vengono usati alla massima potenza. Il suono viene definito come molto moderno e pulito. I nuovi AAX V-Crashes sono disponibili nelle misure di 16″, 17″, 18″ 19″ e 20″.

 

Pillole Vintage 3 – Aggiungi Un Tono

Written by Luca Luciano. Posted in Vintage

Ci piacerebbe avere sotto mano un aggeggio del genere, e forse qualcuno di voi potrebbe provare a costruirlo e farci sapere come funziona. Il prodotto si chiama Add-a-Tone e risale ai primi anni ’80: un pezzo semicircolare in materiale acrilico bianco che si agganciava alle viti che assicuravano i blocchetti, in leggero contatto con la pelle battente, creando una seconda camera sonora all’interno del fusto, quindi, secondo il costruttore, un secondo suono quando la membrana veniva percossa in quella zona senza modificare quello originale. Fu testato e approvato da Joe Morello, ma il prodotto non ebbe successo.

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