Paiste – Big Sounds for a Big Series

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

La Paiste ha annunciato l’introduzione di tre nuovi modelli nell’ormai leggendaria serie Formula 602, seguendo il trend delle misure più grandi e del suono caldo e puro. Il nuovi modelli sono stati sviluppati insieme a Vinnie Colaiuta, fresco endorser del produttore svizzero, che li ha testati in studio e sul palco. Vinnie sta infatti suonando questi nuovi piatti nell’attuale tour estivo di Sting. Il nuovo 15″ Medium Hi-Hat ha un feel morbido e un suono molto articolato e ricco di frequenze basse per una buona versatilità. Il 24″ Medium Ride ha un suono che si articola su un range abbastanza ampio di frequenze. Il volume è elevato, e il ping della bacchetta  inizialmente produce delle frequenze molto alte. Questo ride è abbastanza morbido da produrre  anche un buon effetto crash. Il 22″ Thin Crash è un piatto molto potente e dà la possibilità di ottenere il caratteristico suono dei Paiste 602, adatto per i grandi palchi e per le situazioni di volume medio/elevato. Ottimo anche per essere usato come ride leggero. I Paiste Formula 602 sono realizzati a mano in Svizzera con la lega di bronzo CuSn20, utilizzando metodi tradizionali che sono rimasti immutati per oltre cinquanta anni.

Protection Racket Musicians Tool Kit Bag

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

Si chiama Musicians Tool Kit Bag, la nuova custodia morbida per batteristi prodotta dalla Protection Racket. La nuova Musician Tool Kit Bag è stata disegnata per tutti quei musicisti che hanno bisogno di una custodia dalle dimensioni compatte e capace di ospitare con sicurezza tutti gli accessori di un certo valore, come gli in-ear monitor, le chiavette di accordatura o qualsiasi altro accessorio da tenere sempre a portata di mano. La custodia ha le dimensioni di 15″x12″x3″, con una zip che copre tutta la superficie e tutti i sei scompartimenti separati interni. Ci sono anche tre anelli elasticizzati destinati alle bacchette, penne, coltellini e altro ancora. La custodia è dotata di una comoda maniglia centrale ed è disponibile a un prezzo decisamente accessibile a tutti.

Batteristi Per l’Emilia

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in News & Events

Lo scorso 26 giugno un concerto allo stadio di Bologna ha visto i big emiliani della musica pop esibirsi per raccogliere fondi a favore delle vittime del recente terremoto in Emilia Romagna. Con i big c’erano anche i loro sidemen, tra cui in prima fila i batteristi, come testimoniato dal video realizzato per il nostro sito da Bruno Farinelli. Tra le iniziative più lodevoli per favorire la ripresa della zona anche nel settore musicale c’è quella che coinvolge la Fondazione Carlo e Guglielmo Andreoli, che ingloba tutte le scuole di musica che fanno capo a Mirandola, per un totale di nove comuni (Mirandola, Cavezzo, San Prospero, San Felice, Concordia, Medolla, Finale Emilia, Camposanto, San Possidonio) e 800 ragazzi coinvolti. Donazioni alla Fondazione Carlo e Guglielmo Andreoli finanzieranno borse di studio per la frequenza gratuita alla scuola di musica a favore degli allievi le cui famiglie hanno perso casa e lavoro. In autunno i batteristi emiliani organizzeranno un evento a Finale Emilia per continuare nella raccolta di fondi per questa e altre cause benefiche. Di seguito le coordinate bancarie per le donazioni: IBAN IT47 R061 6066 8501 0000 0005 266 Causale: conto dedicato pro borse di studio allievi terremotati Fondazione Scuola di Musica Carlo e Guglielmo Andreoli.

Paiste Black Alpha Hyper Cymbals

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

Il produttore svizzero Paiste, ha presentato la nuova serie di piatti denominata Black Alpha “Hyper”, espressamente dedicata a Joey Jordison, il bravissimo batterista degli Slipknot. La serie in questione riflette la passione di Joey per l’eccentricità e l’originalità del design dei piatti. Tutti i modelli sono rivestiti con l’innovativa tecnica di colorazione (nera in questo caso) denominata ColorSound, e ogni singolo modello è dotato di nove loghi Tribal-S argentati. La martellatura è molto profonda ed è esclusiva della serie Black Alpha Hyper, e contribuisce al look decisamente originale. I piatti vengono realizzati in lega bronzea CuSn8 (la stessa dei leggendari 2002), e hanno un suono brillante e potente, adatto ai voumi del genere metal. Il set include un 14″ Hyper Hats, un 20″ Hyper Ride, tre crash, 16″, 17″ e 18″ Hyper Crashes, un 18″ Hyper China e un 10″ Hyper Splash. Disponibile anche un Black Alpha “Hyper” Set composto da un 14″ Hyper Hats, un 16″ Hyper Crash, un 20″ Hyper Ride e un 10″ Splash in omaggio.

Maxx Furian e il suo nuovo TAMA S.L.P. LMP1455

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

Torniamo a parlare della nuova serie di rullanti Tama S.L.P. , presentati nel corso dell’edizione 2012 del Musikmesse di Franncoforte. La serie include ben otto modelli molto diversi tra di loro per materiali, misure e sonorità. In questo video possiamo osservare all’opera il bravissimo Maxx Furian (endorser Tama e Zildjian) con il suo S.L.P. LMP1455, il modello in acero da 14″x5.5″. Maxx suona il rullante con due diverse accordature e senza cordiera. Enjoy it!
I prodotti Tama sono distribuiti in Italia dalla Mogar Music – www.mogarmusic.it

Opening your first Gretsch USA Custom – Mike Johnston

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

Mike Johnston è un artista Gretsch, ed è un un insegnante di livello internazionale. In questo video abbastanza inusuale, Mike condivide la sua esperienza dell’aprire per la prima volta un set Gretsch USA Custom appena arrivato. La USA Custom è la serie di punta del produttore americano, e offre una scelta di più di 75 misure per i tamburi, e 60 tipi di finiture. I fusti sono realizzati con sei strati di acero secondo la tradizionale formula Gretsch, e i bordi sono tagliati e rifiniti a mano con un’inclinazione di 30 gradi. E’ interessante osservare Mike in azione con il suo nuovo set, dall’apertura, al montaggio fino ad arrivare all’esperienza magnifica di “That Great Gretsch Sound”. Enjoy it!

Ragazze Ke Drummano

Written by Alfredo Romeo. Posted in News & Events

Il 30 settembre 2012 si svolgerà a Chiavari, Genova, un drum festival tutto al femminile. Oltre alle esibizioni di alcune ottime interpreti del nostro strumento, nell’ambito della prima edizione del Ladies Drum Fest, festival dedicato alla batteria e alla percussione totalmente al femminile, si svolgerà il contest Ragazze Ke Drummano aperto a giovani batteriste emergenti di età compresa tra i 6 ed i 25 anni.

Per partecipare al contest dedicato alle più giovani è necessario inviare un proprio video (preferibilmente un link a youtube o simile) e un breve curriculum vitae con i propri riferimenti all’indirizzo info@elisapilotti.com. Le concorrenti selezionate si esibiranno eseguendo due brani a propria scelta, per una durata totale dell’esibizione non superiore ai 10 minuti (è possibile eseguire un brano su base e un assolo, oppure due brani su base; si possono eseguire pezzi di propria composizione oppure cover). Le partecipanti verranno suddivise per età secondo quattro categorie (da 6 a 11 anni; da 12 a 16 anni; da 17 a 21 anni; da 21 a 25 anni) ed esaminate da una giuria formata da musicisti, giornalisti e addetti ai lavori. Le vincitrici saranno premiate con strumenti musicali e buoni acquisto offerti dagli sponsor della manifestazione.

Tra le artiste che hanno già dato la propria adesione al Ladies Drum Fest vi sono la brasiliana Vera Figueiredo (nella foto), la francese Emmanuelle Caplette e le nostre Alessia Mattalia, Elisa Pilotti (organizzatrice dell’evento), Paola Caridi, Vittoria Burattini, Cristina Atzori, Aika Ceccarelli, Barbara D’Alessio, Giulia Lazzarino e Fiamma Cardani. Location dell’evento sarà la drum’n’bass school Friends of Music sita in Loc. Loreto, Carasco, Chiavari (Genova).

Evans Black Chrome

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

Nel corso dell’edizione estiva del NAMM (Nashville, 12/14 luglio), la Evans ha presentato la nuova serie di pelli denominata Black Chrome, espressamente dedicata ai batteristi dalla mano pesante, e più specificatamente ai generi Rock/Metal/Progressive.

Disegnate per unire il look e il sound in un’unica pelle, le Black Chrome sono pelli a doppio strato con una finitura Black Mirror. Offrono un suono piuttosto deciso, un sustain controllato e un’estrema semplicità di accordatura.

Lo strato superiore da 7 mil è trasparente e viene applicato sopra un altro strato di colore nero da 8 mil. , per un’ottima durata e una superficie a specchio. La combinazione dei due strati contribuisce a una maggiore presenza delle frequenze più basse.

Pillole Vintage 2 – La Cina è vicina

Written by Luca Luciano. Posted in Vintage

Se diamo uno sguardo alla batteria, strumento non solo nuovo, ma che abbraccia Europa, Africa, America e Oriente (lo strumento più interculturale che c’è), oltre alla doppia nazionalità dei piatti (Turchia e Cina), sappiamo ormai che i tom sono i discendenti dei tamburi cinesi, o presunti tali, montati sulle prime batterie. Ma è singolare sapere che esistono tamburi cinesi tradizionali che assomigliano ancora di più ai nostri tom per la possibilità di accordare le pelli superiori e quelle inferiori, quando presenti: i Paigu (pronuncia pái gǔ), in set di tre, cinque, sei o sette, sono tamburi tradizionali di legno con pelle animale e sono utilizzati per intrecci melodici e ritmici. Oggi si trovano anche su stand moderni.

Meinl Benny Greb Masterpad

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

Presentato dalla tedesca Meinl il nuovo Benny Greb Masterpad. Il pad ha una forma rotonda con un diametro di 6″, e le sue dimensioni ridotte lo rendono ideale per il trasporto, anche nel caso di una stick bag.

La parte inferiore è in schiuma morbida proprio per evitare lo scivolamento, e può anche essere montato su una normale asta per piatto. La grafica riprodotta sulla superficie del pad simbolizza il modo di concepire l’esercizio e la musica da parte di Greb.

Dovrebbe servire a ricordarci di prestare attenzione non solo alle mani e ai piedi mentre ci si esercita, ma anche all’ascolto di cosa si sta facendo. Il motto del batterista tedesco è quello di suonare sempre in modo intelligente, con l’emozione e il feel giusto.

Protection Racket Stick Case

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

La Protection Racket ha espanso e rinnovato la propria gamma di Stick Case, le custodie morbide disegnate per contenere e trasportare bacchette e battenti di ogni tipo. La tracolla elastica è stata sostituita da una nuova cinghia rigida molto più resistente, ed è stato aggiunto un bottone automatico esterno che permette di chiudere ulteriormente la custodia per una maggior sicurezza. La linea include cinque modelli: Slim (finitura standard o deluxe), Standard, Deluxe e Supersize. La finitura è di colore bianco per permettere una più rapida individuazione tra le tante custodie di un palco.

Jose Pasillas Goes To Vater

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

Jose Pasillas, il batterista messicano cresciuto in California, noto per essere il motore ritmico degli Incubus, è entrato a far parte del roster degli endorser della Vater, il marchio americano che produce bacchette, battenti e accessori per batteria e percussioni. Gli Incubus sono attualmente in tour per promuovere If Not Now, When?, il loro ultimo CD uscito nell’estate dello scorso anno. Jose Pasillas ha scelto di usare il modello 7A con la punta in legno (L=16″/D=.540″).

 

Pillole Vintage 1 – Premier Resonator

Written by Luca Luciano. Posted in Vintage

Cosa è successo da 15 anni a questa parte nel mondo del vintage? Negli anni ’80 si cercava di comprare l’ultimo modello di batteria della marca preferita, anche la linea scelta sarebbe rimasta in vita per molto tempo. Nei ’90, forse anche perché ‘annoiati’ dalla continua uscita di novità, ci si è incuriositi verso la storia dei set che una volta venivano acquistati di seconda mano per risparmiare. Le storie si sono ricostruite, i collezionisti sono cresciuti, i prezzi si sono gonfiati e l’attitudine a farsi la guerra sulle competenze si è annidata in questo campo di interesse. Ci sarebbe molto da dire su questo punto. Ma ancora più da dire c’è su tutto quello che non è stato ancora scritto, forse perché non scoperto oppure perché si tratta ancora di storie incerte o brevi. Il vintage forse è un’area che considera storie e microstorie, uomini, business, cicli economici, contaminazioni culturali, tentativi, e naturalmente nomi e caratteristiche di tamburi e piatti. Con questa rubrica cercheremo di aprire piccole finestre su tamburi minori, invenzioni brevi, echi di altre culture, raccontare storie di tamburi famosi o singolari, qualche riflessione sulle origini e lanciare un sasso nello stagno.

Le Premier Resonator

Negli ’80 Mel Gaynor dei migliori Simple Minds suonava una elegante Premier Resonator, set con tamburi aventi un’intercapedine interna, grazie all’esistenza di un foglio di legno rimuovibile, praticamente un fusto più sottile. Ma le origini risalgono a un progetto di Alan Gilby. Alan progettò le batterie Resonator, dopo aver provato a mettere un fusto dentro un rullante Ludwig, nell’occasione del passaggio dell’amico batterista Kenny Clare dalla Ludwig alla Premier nei primi ’70. Le Resonator furono poi proposte con una piccola fascia centrale sui fusti, in versione Black Shadow, e successivamente in diverse finiture. Le viti dei blocchetti non si vedevano perché coperte dal fusto interno. La Premier ebbe l’esclusiva per qualche anno per produrre questi tamburi, fin quando Richmo e Clare non iniziarono a produrre la loro linea di tamburi sotto il nome Richmo.

Daniel Adair

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

Ecco quattro ‘consigli’ che il protagonista della spotlight di Drumset Mag n. 4 (luglio/agosto), il formidabile Daniel Adair, noto ai più per la militanza nella band Nickelback, regala a tutti i giovani batteristi desiderosi di sfondare nel mondo della musica.

1) Prendete lezioni da maestri qualificati. Ci sono un sacco di pessimi maestri in giro, soprattutto su Internet, che insegnano tecnica terribile a partire dall’impugnatura. Se le bacchette si impugnano male, troppo rigidamente e non si sfrutta a sufficienza il fulcro le mani assorbono tutto lo shock dei colpi. Questo è il modo più facile per beccarsi una tendinite o infiammazioni al tunnel carpale. Quindi uso del fulcro e impugnatura sicura, ma rilassata.

2) Fate pratica con il click, andateci anche a dormire se necessario: fill, groove, tutto dev’essere studiato con il metronomo perché in studio di registrazione, in contesti professionali, vi verrà chiesto di saper suonare sul click e se non sarete in grado di farlo perderete l’ingaggio.

3) Se siete intonati, cantate. Ho avuto molti ingaggi con cover band, superando nelle selezioni batteristi indubbiamente più bravi ed esperti di me, proprio perché sapevo cantare. E i cantanti adorano avere qualcuno che sappia fare i cori, o che magari canti qualche pezzo mentre fanno una pausa.

4) Ultimo consiglio, ma non per ordine di importanza: non siate delle teste di cazzo. Non voglio fare nomi, ma ho visto un sacco di batteristi emergenti decisamente bravi che non vengono ingaggiati per via di certi loro atteggiamenti. Hanno già modi da rockstar perché sì, sono indubbiamente straordinari, ma nessuno li assume o vengono licenziati subito perché nessuno riesce a conviverci sul tour bus. Abbiate un atteggiamento positivo, imparate a gestire lo stress e a tenere per voi le lamentele. Se avete qualcosa sul groppone prima o poi finirete per sputarlo fuori e spesso è controproducente”.

Discografia

Con Dave Martone: Zone (1999), A Demon’s Dream (2002), When Aliens Come (2006, con la partecipazione di Gene Hoglan), Live in Your Face DVD (’07), Clean (2008).
Con 3 Doors Down: Another 700 Miles (2004), 3 Doors Down Live DVD (2005), Seventeen Days (2005).
Con Nickelback: All the Right Reasons (2005), Dark Horse (2008), Here and Now (2011).
Altre collaborazioni: Suspect, Suspect (2003); Theory of a Deadman, Gasoline (2005); Bo Bice, The Real Thing (2006); Faber Drive, Seven Second Surgery (2007); Jet Black Stare, In this Life (2008); David Anthony Project, Time (2008); Burn Halo, Burn Halo (2009); Sherry St. Germain, Kick Out the Lights (2009); Thornley, Tiny Pictures (2009); Yakup Trana, FMSR (2009); Faber Drive, Can’t Keep a Secret (2009); Aaron Pritchett, In the Driver’s Seat (2010); My Darkest Days, My Darkest Days (2010).

www.danieladair.ca   www.nickelback.com   www.davemartone.com

Odery Eyedentity Series

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Paper2Media, Test

Il produttore brasiliano sta realizzando alcuni modelli di drumset prodotti in Cina con un prezzo finale che li rende accessibili ai batteristi di ogni livello e con qualsiasi tipo di budget. Sul numero 4 di Drumset Mag abbiamo provato un set della serie Eyedentity composto da una cassa da 22” x 18”, due rack tom da 10” x 8” e 12” x 9”, due floor tom da 14” x 13” e 16” x 15” e un rullante da 14” x 6”, con finitura di tipo satinato denominata Imbuia Fade. I fusti sono realizzati interamente in acero del Nord America, con uno spessore di 5.5 millimetri per i tom e i floor tom (sette strati) e di 7.2 millimetri per le casse e i rullanti (sei strati). I cerchi sono tutti del tipo a tripla flangia, mentre i blocchetti singoli (a eccezione del rullante) toccano il fusto solo in due punti e restano in qualche modo sospesi e isolati tramite degli appositi spessori in gomma.
La cassa ha un suono abbastanza potente e controllato anche senza materiale di sordina all’interno del fusto, la quantità di frequenze basse a disposizione è ottima, così come il volume, che contribuisce a un’ottima presenza complessiva.
I tom rappresetano uno dei veri punti di forza di questo set, con un suono rotondo e incredibilmente definito, assenza pressoché totale di armonici e risonanza abbastanza controllata. La nota è molto precisa e il suono risulta articolato su un’ampia gamma di frequenze, con quelle basse molto presenti. I floor tom sono molto potenti e abbastanza controllati e si fanno sentire con decisione. Il rullante ha un suono dotato della giusta quantità di armonici, mai fastidiosi, gode di un’ottima presenza del corpo e di un buon volume generale. La sensibilità è eccellente.
Le virtù della Odery Eyedentity sono ben evidenziate dalla performance del formidabile Carmine Landolfi, immortalato in questo video girato presso il negozio Acustica di Napoli, che ringraziamo per averci messo lo strumento a disposizione per il test.

Follow You Home Intro

Written by Edoardo Sala. Posted in Paper2Media, Tutorial

La luce dei riflettori di Drumset Mag si è accesa su Daniel Adair nel numero 4 della rivista (luglio/agosto 2012). Nella prima sezione Stolen Moments dedicata al batterista di Nickelback, Martone e altri, il nostro collaboratore Mauro Porcu ha trascritto per voi l’intro di “Follow You Home”, tratta dall’album “All the Right Reasons”. A questo proposito lo stesso Adair ha dichiarato: “Ho avuto la possibilità di aprire l’album All the Right Reasons con un lavoro di doppia cassa à la Donati, che è una specie di proclama: “salve, sono il nuovo batterista!”. Non c’è che dire , davvero un bel biglietto da visita. Buono studio…

I Groove Di Daniel Adair

Written by Edoardo Sala. Posted in Musicians, Paper2Media, Tutorial

La copertina del numero di luglio/agosto di Drumset Mag (n. 4) è dedicata a Daniel Adair, del quale abbiamo trascritto alcuni groove tratti da due cd della band Nickelback: All the Right Reasons del 2007 e Black Horse del 2008. Da questi album abbiamo tratto i groove relativi ai brani S.E.X e Photograph di cui si parla nei video collegati a questo articolo.

Photogallery

Drumset Mag n. 4 – Luglio/Agosto 2012: Il Menù

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in News & Events

Spotlight su Daniel Adair

Spotlight su Daniel Adair, batterista impostosi all’attenzione del pubblico e della critica per la sua proficua militanza con la band Nickelback.
Un bel gioco di squadra ha portato Mauro Porcu, Bob Baruffaldi ed Edoardo Sala (responsabili rispettivamente dell’articolo principale, dell’intervista e delle trascrizioni) a confezionare la nostra cover story di questo mese.
Sul web l’esecuzione di “Follow You Home” e di altri groove intriganti del musicista canadese a opera di Edoardo Sala.

Reggae Drumming 3 – One Drop – Steppers – Rockers

Written by Marcello Piccinini. Posted in Paper2Media, Tutorial

Il reggae è caratterizzato dal ruolo primario del basso che suona su forme più sincopate e più lente rispetto a quelle dei generi musicali precedenti, come lo Ska e il Rocksteady, e da testi densi di riferimenti all’ideologia rasta e alla condizione dei giovani neri sottoproletari. Nell’articolo didattico pubblicato sul numero di luglio/agosto di Drumset Mag, oltre a illustrare origine e sviluppo di questo genere musicale, vengono trascritti i groove e gli esercizi che trovate eseguiti in questo video. Buona visione e buon divertimento.

Kanjira Remo

Written by Antonio Gentile. Posted in Paper2Media, Test

La Kanjira della Remo ha l’ambizione di essere il più fedele possibile all’originale dell’India del Sud, realizzato in un unico pezzo di legno e dotata di una pelle di rettile indigeno (varanus bengalensis). Il varano del Bengala è però annoverato tra le specie protette e l’esportazione di strumenti con pelli di questo animale è stata vietata. La Remo ha pertanto realizzato uno strumento con le stesse caratteristiche sonore, impiegando materiali ecosostenibili. La pelle sintetica Skyndeep riproduce fedelmente all’occhio e al tatto l’aspetto e la grana della pelle di rettile. Il risultato è molto interessante anche dal punto di vista acustico. Ma le particolarità della Kanjira Remo non finiscono qui, come spiegato nel test che pubblichiamo sul n. 4 di Drumset Mag. Quanto al suono, godetevi il video collegato a questo articolo, che vede all’opera il maestro inglese Pete Lockett.
Buon divertimento!

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