Questo mese la rubrica The Italian Job ospita Giorgio Di Tullio, batterista jazz-fusion di enorme statura: la sua visione dei fill sarà sicuramente uno spunto interessante da poter studiare e trasferire a quella che è la musica pop-rock. Tutti e quattro i fill da lui proposti in video sono molto belli, ma soprattutto ‘spendibili’ in qualsiasi genere musicale (Leggi Tutto >>)
Vedere 45 persone unite dalla passione per la musica, il ritmo e la storia di due piccoli e semplici strumenti ha sicuramente aperto il cuore a Leo Di Angilla, percussionista nonché didatta affermato, ideatore della bellissima giornata del 14 maggio 2016 presso il teatro di Villa Farsetti di Santa Maria di Sala (VE) (Leggi Tutto >>)
Dalla casa tedesca tre nuovi accessori per cajon, piccoli e semplici ma efficaci. I Finger Jingle aggiungono un suono brillante con il semplice movimento delle mani. Spazzole in nylon e rods permettono di suonare il cajon o piatti e altri strumenti con un volume adeguato a quello del cajon. Tutti accessori compatti adatti alla musica acustica e al lavoro nei club (Leggi Tutto >>)
La serie Big & Ugly della canadese Sabian è stata creata per quei batteristi che sono alla ricerca di un suono vintage, ma combinato a caratteristiche moderne: quei batteristi resteranno sorpresi e soddisfatti. I modelli Nova e King sono quelli che potete apprezzare nel video collegato a quest’articolo (Leggi Tutto >>)
Dopo una lunga attesa creata ad arte, è stato presentato recentemente il nuovo set prodotto dalla Drum Workshop, denominato Pure Oak. I kit di questa nuova serie fanno parte della ormai celebre Collector’s Series e come tali vengono prodotti solo su ordinazione a Oxnard, California.
Il primo video collegato vede per protagonista, oltre al nuovo strumento della Drum Workshop, la grande batterista Sheila E (Leggi Tutto >>)
Nuovo lavoro didattico per il percussionista romano, specializzato in tamburi a cornice con al suo attivo prestigiose collaborazioni internazionali e docenze nei più importanti festival di strumenti a percussione. Proprio a una recente ed eccellente collaborazione fa riferimento il video collegato all’articolo, registrato il 16 luglio 2015 a Villa Ruffolo di Ravello (Salerno): un’improvvisazione con il cantante jazz statunitense Bobby McFerrin (Leggi Tutto >>)
Innamorato di Philly Joe Jones, il giovane batterista napoletano ha sentito la necessità di andare in America per studiare e ascoltare coloro che con il drummer di Filadelfia avevano avuto a che fare. Ma dopo qualche anno di ‘studio e imitazione’ è nata forte la necessità di ricercare un proprio suono sullo strumento.
Il video collegato a questo articolo immortala il Francesco Ciniglio Trio (con Aaron Parks al piano e Joe Sanders al basso) nell’esecuzione di “Childhood Toy” e “Wood”, brano quest’ultimo che dà nome all’album recentemente inciso per la Fresh Sound New Talent (Leggi Tutto >>)
Tanta esperienza live, molta televisione, altrettanta sala di registrazione. E da 20 anni un’intensa attività didattica nelle scuole di musica private, cui da qualche anno si è aggiunto l’insegnamento presso alcune scuole medie della sua zona.
Tra le esperienze più significative di questo batterista figura la lunga militanza nella band Nation di Carugate, il cui brano “Funky + solo batteria e percussioni” è stato per un anno sigla della trasmissione Qui studio a voi stadio di Telelombardia. Del brano in questione vi proponiamo un video registrato durante un concerto-reunion del 1996. La formazione vede oltre a Penatti Enzo Vezzosi (basso e voce), Claudio Montanelli (chitarre e cori), Giorgio Preziati (chitarra solista), Silvio Cena (tastiere) e Alessandro “Pacho” Rossi (percussioni) (Leggi Tutto >>)
In procinto di partire per una serie di concerti con Ronnie Cuber e Toninho Horta, il batterista salernitano ci ha raccontato sul n. 48 di Drumset Mag (Luglio/Agosto 2016) qualcosa del suo passato e del suo presente. La sua impostazione open handed, così particolare quando ha iniziato a suonare, è ormai condivisa da moltissimi batteristi. Ma è soprattutto grazie alla sua apertura mentale che ha potuto avere una carriera tra le più ricche del panorama nazionale. Nel video collegato a questo articolo Amedeo Ariano suona con Gegè Telesforo e il suo So Cool 5tet @ Moody jazz cafè di Foggia. Era il 6 gennaio 2011 e nella band c’erano anche Max Ionata al sax, Alfonso Deidda al piano e Dario Deidda al basso elettrico (Leggi Tutto >>)
Sulla copertina del numero 48 di Drumset Mag (Luglio/Agosto 2016) campeggia uno dei più grandi batteristi contemporanei, Thomas Lang. Oltre alla lunga chiacchierata riportata sulla rivista, l’asso l’austriaco (da anni trapiantato a Los Angeles) ci ha raccontato tante altre cose, che vi riportiamo qui di seguito (Leggi Tutto >>)
Leggi gratis Drumset Mag n. 48 di Luglio/Agosto 2016, con Spotlight su Spotlight su THOMAS LANG – Never Stop Thinking….
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Lo studio che vi propongo per questa rubrica è tratto dal mio libro didattico intitolato Different Inspiration, pubblicato recentemente dalle Edizioni Curci, un metodo particolarmente indicato per chi volesse approfondire la conoscenza del genere funk/fusion. Ho pensato di sottoporvi quanto pubblicato a pagina 37, con l’applicazione in trentaduesimi del paradiddle e delle sue permutazioni all’interno di un accompagnamento funk binario in 4/4 (Leggi Tutto >>)
Il brano che ha portato al successo gli Spin Doctors agli inizi degli anni ’90, suonato con una grande logica ritmica e con un bellissimo ‘tiro’. Merito di Aaron Comess, che all’epoca si fece notare per la bella postura, per i movimenti decisi, puliti e lineari e la sua impugnatura jazzistica (Leggi Tutto >>)
Nel video collegato parliamo delle sestine di sedicesimi con una serie di esercizi da eseguire sul pad. Ci sono molte diteggiature che è possibile usare (per diteggiatura intendiamo la sequenza delle mani che usiamo per suonare qualsiasi rudimento): io vi consiglio degli esercizi perché ‘fanno girare’ più o meno tutte quelle più usate! (Leggi Tutto >>)
Torniamo a occuparci di tecnica, ovviamente applicata ai fill, e parliamo delle sestine di sedicesimi. Nel primo dei due video dedicati all’argomento analizziamo alcuni fill in sestine suonati da Lele Melotti, Alfredo Golino, Anika Nilles e Dave Weckl (Leggi Tutto >>)
Strumento entry level della nota casa americana, assicura buone prestazioni a prezzi abbordabili. Pur nella sua semplicità ha un aspetto elegante e accattivante, facile da suonare e versatile nella sonorità. Le dimensioni non sono quelle standard, anche se molto prossime a queste ultime (Leggi Tutto >>)
Il progetto Soundworks della Tama include una linea di sei rullanti realizzati con tre materiali differenti, con lo scopo di mettere sul mercato strumenti in grado di combinare qualità e accessibilità di prezzo. La nuova serie include due modelli in acero, rispettivamente da 12” x 5.5” e 14” x 6.5” (Leggi Tutto >>)
Abbiamo testato la Drumsound Rebel anche dal vivo. Il brano ripreso in video si intitola “Il sognatore”, è di Beppi Menozzi ed è suonato dalla prog band Jus Primae Noctis (Marco Fehmer e Pietro Balbi chitarre, Beppi Menozzi tastiere, Giovani Bottino basso, Mario Riggio batteria) al Teatro della Tosse di Genova, sala La Claque (Leggi Tutto >>)
Abbiamo provato la Drumsound Rebel in diverse condizioni. Lo strumento è una All Birch, finitura Natural WBS (Water Basic Satin). Le misure dei tom sono 12” x 8”, 13” x 10”, timpani 14” x 13” e 16” x 15”, cassa 22” x 17”. L’estetica è molto naturale, la finitura mostra un legno molto chiaro protetto da una vernice neutra. Il sistema di sospensione dei tom è il classico Drumsound con braccetti cromati, le pelli in prova sono Remo sulla battente ed Evans sulla riflettente.
Innanzi tutto lavoriamo in acustico. La prova riguarda grancassa, due tom e due timpani. In una prima fase le pelli sono state aiutate da dei Moongel, per limitare le armoniche. Nel video potete ascoltare l’audio ripreso da due overhead Takstar DMS-7AS e dal microfono stereo della telecamera Sony HDR CX 900E, usato come ambiente, nel rapporto di 85 a 15. Il test prosegue con le pelli libere da sordine e, in seguito, stressando le accordature. Per i tom abbiamo tirato le pelli fino a ottenere un realistico effetto timbales. Per i timpani si è lavorato in maniera opposta, mollando le viti tendipelle fino a quando non è stato possibile girarle anche senza chiavetta. I due tamburi da 14” e 16” suonati in questo modo hanno dato vita a un suono tipo paper drums, ma con un grande sustain di fondo. Riavvitando un po’ si ottengono bassi da low end con una versatilità da timpani classici. Peculiarità della Rebel, dovuta al ricalcolo del diametro avvenuto in fabbrica, è che non si creano pieghe, grazie alla perfetta aderenza della pelle al cerchio, consentendo così accordature molto lente mantenendo la superficie perfettamente piatta. Questo si traduce nella possibilità di avere un buon rimbalzo, che permette una maggiore velocità nelle esecuzioni.
La cassa ha un suono, corposo, ricco di frequenze e capace di scendere in basso. Dopo qualche tentativo di accordatura, arrivato fino a tendere la pelle ai limiti della rigidità, si è utilizzata una sordina per attutire le vibrazioni, ma resta la percezione subsonica, unita a una precisione chirurgica (Leggi Tutto >>)
La recente prima barese di Art No War 10, concerto per nove percussionisti e orchestra – eseguito con l’Orchestra sinfonica di Bari diretta da Giovanni Rinaldi, il marimbista Claudio Santangelo e alcuni giovani talenti forgiati alla sua scuola – ci ha offerto l’occasione per parlare con il percussionista e compositore pugliese della sua ricerca (Leggi Tutto >>)
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