Leggi gratis Drumset Mag n. 59 di Luglio e Agosto 2017, con Spotlight su BRIAN TICHY – Il Marchio di Bonzo.
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Sabato 8 aprile, a soli 63 anni, è venuto improvvisamente a mancare nella sua casa di  Tomkins Cove, New York, Kim Plainfield. Oltre a essere uno straordinario batterista, è sempre stato considerato uno dei migliori insegnanti in circolazione. La sua carriera didattica era iniziata a New York nel 1977 ed era culminata con la nomina a Full Professor al Berklee College of Music di Boston nel 2012.

Trasferitosi a New York nel 1977, grazie a Kenwood Dennard entra in contatto con il Drummers Collective e muove i suoi primi passi come insegnante, fino a diventare capo del dipartimento di batteria di quella prestigiosa istituzione. Il video collegato  è stato realizzato dalla Hudson Music nel 2002 per celebrare i 25 anni del Collective (Leggi Tutto >>)

Nella rubrica dedicata al pop italiano spazio questo mese a Paola Turci, con trascrizioni di fill tratti da alcuni suoi brani: del 1990 è “Ringrazio Dio”, di quest’anno, con la collaborazione del M° Luca Chiaravalli, “Fatti bella per te”, contenuto nel CD Secondo Cuore (Leggi Tutto >>)

Eccoci in estate, il sole le calde serate all’aperto… La rubrica meno ortodossa di Drumset Mag non può non affrontare la questione musica dal vivo. In un’intervista illuminante rilasciata al mitico Derek Bailey, Jerry Garcia – il leader (e chitarrista jazz borderline) dei Grateful Dead – parla dei deliri live della band, della magia, del caos, dell’ignoto e dell’improvvisazione.

“Non è esattamente qualcosa che creiamo, in un certo senso è lei che crea noi. Parlando dal punto di vista musicale non è che prendiamo davvero delle decisioni, e certamente non è qualcosa che discutiamo. È qualcosa che via via esplode!” . In un concerto registrato nel 1983 all’Auditorium Civico di San Francisco, i Grateful Dead si lasciano andare per ben 14 minuti su un tappeto percussivo libero. Suona molto anni ’80 come sound, ma la libertà che esprimono è fonte di ispirazione. Il delay sul balafon porta loro qualcosa che poi riutilizzano, a cui rispondono in qualche modo con un dialogo fitto e immaginifico. Balafon, tamburi a intonazione variabile (degli enormi rototom?) coinvolti in qualcosa che sembra una sgrammaticata improvvisazione… (Leggi Tutto >>)

Nella seconda metà di aprile 2017 il nostro Paese è stato squassato dal passaggio di un ciclone di tecnica, passione, umanità e simpatia.
Nel video collegato alcuni momenti della tappa romana della Derek Roddy Invasion, svoltasi alla Rebel’s House il 22 aprile 2017 (Leggi Tutto >>)

La batterista romana, tra le finaliste lo scorso marzo del contest internazionale  Hit Like a Girl (e vincitrice di una delle ‘tappe’ settimanali del concorso), è leader di alcuni progetti a suo nome, oltre a collaborare con importanti artisti jazz e non solo del panorama nazionale.

Nel video collegato la possiamo apprezzare alla testa del suo ultimo progetto. La terza via (The Third Side Of The Coin), con il pianista Pierpaolo Principato e il bassista Alessandro Gwiss. Il brano eseguito, una composizione della stessa Sanchietti, è “Swee & Bitter” (Leggi Tutto >>)

Il bravo batterista di Ferrara a poco più di vent’anni era già approdato alla corte di Vecchioni. Un exploit rivelatosi prematuro, un boomerang. Dopo aver pensato anche a ritirarsi, poco alla volta è riuscito a rientrare nel ‘grande giro’ (Lucio Dalla, Ron, Antonacci, Giusi Ferreri, Alessandra Amoroso, Paolo Meneguzzi, Loredana Bertè, Fabrizio Moro, Gianluca Grignani…) (Leggi Tutto >>)

Nativo di Parma, allievo di Lucchini a Milano e di Dawson e Chaffee a Boston, dal 1984 collabora con diversi artisti di levatura nazionale nel campo della musica leggera, svolgendo parallelamente un’intensa attività didattica, oltre a un lavoro continuo all’interno di gruppi di matrice Jazz-Rock-Fusion.

Nel video collegato Ravasini è impegnato in un classico del repertorio di Buddy Rich, “Nutville” insieme alla Jazz Art Orchestra. A proposito il batterista ha dichiarato: “Suonare con la Jazz Art Orchestra, big band che spesso faceva il Lucchini Day, è stata un’esperienza pazzesca: devi leggere come un pazzo, sostenere 30 elementi e guardare il direttore. Al ventennale della big band mentre suonavo dietro di me cerano Tullio, Mayer, Ellade, Lugli, Paolini e Molinari. Insomma, cagarsi sotto era  roba da poco…” (Leggi Tutto >>)

I quattordici anni trascorsi alla corte di mr. Stevie Wonder gli hanno valso una enorme quanto meritata popolarità. Servire la Musica è il suo mantra, messo in pratica grazie a un grande groove, a capacità tecniche fuori dal comune e a una sensibilità che gli consente di suonare sempre la cosa più giusta per la canzone che sta interpetando (Leggi Tutto >>)

Viene da Toronto, Canada, da una famiglia dalle fortissime radici musicali originaria di un piccolo stato caraibico. Iniziato alla batteria dal padre, direttore musicale in una chiesa evangelica, da qualche anno contribuisce con il suo drumming ai successi di Snarky Puppy, band che negli ultimi dieci anni ha ridefinito i confini della musica jazz-fusion.

Nel video che accompagna l’articolo possiamo apprezzare il batterista canadese durante un’esibizione con il trio di Laila Biali al Cotton Club di Tokyo del marzo 2012: si tratta di un arrangiamento assai particolare della pianista e cantante di ”One Note Samba” di A.C. Jobim (Leggi Tutto >>)

Leggi gratis Drumset Mag n. 58 di Giugno 2017, con Spotlight su LARNELL LEWIS – Tutto Casa e Chiesa.
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Spigliato, gentile, spiritoso e disponibile alla condivisione. Oltre a essere una vera ‘belva’ dietro piatti e tamburi, Brian Fraser-Moore è anche una persona molto alla mano, dalle spiccate qualità umane. E anche questo contribuisce a spiegare l’altissimo profilo delle sue collaborazioni.

Organizzata dal Saint Louis College of Music, lo scorso  7 marzo si è tenuta nel confortevole auditorium de la “Casa del Jazz” di Roma la seconda tappa italiana del clinic tour di Brian Fraser-Moore, batterista, produttore e direttore musicale statunitense particolarmente attivo nel campo della musica pop (Madonna, Justin Timberlake, Christina Aguilera, Janet Jackson, Usher, Glenn Lewis, Babyface…).
Nel video collegato si può apprezzare il batterista di Philadelphia alle prese con le prime due basi strumentali utilizzate durante la clinic, entrambe ricche di modulazioni (Leggi Tutto >>)

Un progetto molto innovativo, chiamato con tre parole – una italiana, una siciliana e una inglese – portato avanti da un batterista di soli 27 anni, che viene da Catania, città dove si vive e si respira aria di musica (Leggi Tutto >>)

Da oltre 17 anni Primo tamburo nella Banda Nazionale dell’Esercito, profondo conoscitore di diversi stili per quanto riguarda il rullante, Gianni Di Carlo è anche un eccellente batterista, con una grande passione per la didattica.

Nel primo video collegato a questo articolo possiamo ammirare Di Carlo nella sua veste batteristica, impegnato a suonare “Funk Mix” di Walter Martino (Leggi Tutto >>)

Pochi mesi or sono ha pubblicato Precious, il suo quarto album a proprio nome (e ne ha altrettanti all’attivo come co-leader). Il musicista pugliese ha sempre mostrato una curiosità musicale insaziabile, più attenta agli equilibri complessivi delle composizioni che al ruolo da ritagliare per la sua batteria.
Nel video collegato l’esecuzione di “Biodiversity”, con Claudio Filippini al pianoforte e Fender, Francesco Poeti alla chitarra, Gaetano Partipilo ai sax contralto e soprano e al flauto, Luca Alemanno al basso (Leggi Tutto >>)

Siamo andati a trovare in un paesino della provincia di Modena uno fra i più stimati e apprezzati batteristi della scena italica, conosciuto per le numerosissime collaborazioni e l’attività didattica. Per un caso fortuito, Mauro Gherardi si trovava assieme a uno dei suoi più illustri allievi, Adriano Molinari: abbiamo colto quindi l’occasione, più unica che rara, di poterli intervistare contemporaneamente.

Nel video che accompagna l’intervista Mauro Gherardi è impegnato in un solo molto espressivo, suonato per buona parte con l’ausilio di spazzole dai fili di plastica, utilizzate con maestria e in maniera creativa (Leggi Tutto >>)

A margine dell’intervista realizzata qualche mese fa a Vinnie Paul (di passaggio con i suoi Hellyeah a Milano di spalla ai Korn), pubblicata sul numero 57 di Drumset Mag, abbiamo trascritto il singlo “Human”, tratto dall’ultimo lavoro degli Hellyeah.

Nel video spieghiamo passo passo come suonarla (Leggi Tutto >>)

Uno dei batteristi più influenti di sempre nella storia dell’Heavy Metal, uno di quelli che ai tempi dei Pantera, insieme al compianto fratello Dimebag Darrell, ha saputo portare la tecnica, i suoni e le tecniche di registrazione del nostro amato strumento a un nuovo livello.

A corredo dell’intervista pubblicata sul numero 57 di Drumset Mag vi proponiamo  il video ufficiale di “Human” della band Hellyeah, di cui sulla rivista proponiamo anche una trascrizione integrale (Leggi Tutto >>)

Leggi gratis Drumset Mag n. 57 di Maggio 2017, con Spotlight su VINNIE PAUL – Ritorno alle Origini (Metalliche).
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Lo scorso 18 febbraio è morto a Madison, Wisconsin (USA), per un’insufficienza renale, uno dei batteristi più influenti e maggiormente imitati della storia della musica contemporanea, creatore di alcuni tra i groove più inesorabili mai registrati. Clyde Stubblefield era nato a Chattanooga, Tennessee, il 18 aprile del 1943 e dal 1965 al 1971 aveva suonato nella band di James Brown, The Godfather of Soul.

Nel video collegato, tratto da un concerto svoltosi al Boston Garden il 5 aprile 1968, James Brown propone una medley di “Cold Sweat “ e “Ride The Pony” e dal minuto 5’ e 26” è possibile apprezzare un drum solo del grande Clyde Stubblefield (Leggi Tutto >>)