Batteria Yamaha PHX Series

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Paper2Media, Test

Alla base della serie PHX ci sono dei fusti ibridi, costituiti da 11 strati assemblati secondo un preciso ordine: i legni usati sono progressivamente più duri a partire dal centro, andando verso l’esterno del fusto. Lo strato centrale è costituito da Jatoba, quelli che lo racchiudono sono costituiti da Kapur (4+4), quelli che infine completano l’esterno e l’interno del fusto (1+1) sono realizzati in acero (ma alcuni fusti utilizzano uno strato esterno in Burled Ash).
Davvero sorprendente l’equilibrio sonoro tra i vari elementi del set, con un range di frequenze molto ampio: la cassa ha un’ottima presenza generale e una gran bella dotazione di frequenze estremamente basse; i tom hanno un suono molto articolato, con una quantità di armonici che risulta abbastanza controllata e che lascia in evidenza la nota fondamentale, rendendola molto pulita e precisa. La risposta rimane sempre molto morbida (caratteristica comune a tutti i fusti Yamaha) e rende piacevolissima l’esperienza di suonare l’intero set, che non richiede una grandissima energia per esprimere la piena sonorità. Ottima la quantità di volume a disposizione.
Nel video che segue, il bravissimo Wolfgang Haffner ci mostra le qualità sonore del set Yamaha PHX.

Piatti Turkish Millennium

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Paper2Media, Test

I piatti della serie Millennium, appartenenti alla linea Jazz, hanno un profilo tipico dei piatti sottili e dal peso molto leggero e producono un suono scuro e articolato, molto tradizionale. Il Ride Sizzle da 22” a nostra disposizione è risultato perfetto, oltre che come ride, anche nelle accentazioni sul bordo e nell’uso come crash leggero di grandi dimensioni. Il suo volume non eccessivo ne circoscrive l’uso al jazz e alle situazioni in cui non è richiesto un volume esagerato. Anche lo Hi-Hat Super Light da 14” ha una sonorità di base abbastanza scura, ma al tempo stesso anche molto articolata, con buona presenza e ottima versatilità. Il Crash Thin da 18” ha spessore sottile e suono caldo e tagliente. Ideale in situazioni di volume non elevato è ottimo anche se usato come crash/ride.

Tamburo E Disco Armonico Rammerdrum

Written by Antonio Gentile. Posted in Paper2Media, Test

I Rammerdrum sono metallofoni basati su scale pentatoniche, realizzati in due serie: Disco, a sei note, e Tamburo, a 8. Quest’ultima, di dimensioni maggiori, consta di due calotte sferiche unite da una parete cilindrica. Sulla calotta superiore sono state ricavate delle linguette d’acciaio intonate. Nella calotta inferiore c’è un foro circolare. Nella serie Disco le due calotte sferiche sono saldate direttamente una sull’altra e formano una specie di disco volante. Il Rammerdrum può essere suonato facilmente tenendolo in grembo o su un supporto standard, tipo quelli da rullante. Lo si può suonare con le dita o, a piacimento, con battenti di vario tipo. Il suono che produce è delicato e avvolgente, impreziosito da un naturale effetto chorus dovuto alle risonanze metalliche delle diverse parti dello strumento. Adatto sia ai percussionisti solisti che a quelli che lavorano in gruppo, musicisti da strada e da teatro.

Rullante Steppo Drum Bamboo Bombay

Written by Antonio Di Lorenzo. Posted in Paper2Media, Test

Un rullante (14” x 5,5”) in bambù a doghe da 14 mm. con incastro brevettato, cerchi a tripla flangia da 2,3 mm., tube lugs in ottone cromato, macchinetta tendi cordiera semplice, elegante ed efficace, 10 tiranti per lato, cordiera di ottima qualità in bronzo. Il tamburo si accorda con facilità e ha una sonorità particolare, molto calda, precisa e controllata; perfetto per i combo jazz, una volta microfonato è anche un grande rullante da studio perchè ‘naturalmente’ controllato, senza bisogno di particolari accorgimenti.

I fondamenti del Tamburo – Il Flam

Written by Gigi Morello. Posted in Paper2Media, Tutorial

Il Flam è uno tra i rudimenti meno compresi e peggio interpretati che esistano. L’errore di base è cercare di eseguire il flam basandoci su quello che udiamo,
cioè il primo colpo più debole seguito subito da un forte più forte, accentato. Formuliamo una definizione
tecnica di flam: Il flam si ottiene facendo cadere due bacchette contemporaneamente da altezze diverse. La differenza di altezza
contribuira’ a rendere il flam più o meno marcato e più o meno stretto o largo.
L’altezza diversa sarà il fattore che darà il ritardo necessario e la differenza di volume necessaria per avere l’effetto flam. La difficoltà tecnica sta nella indipendenza delle altezze.
Il primo esercizio per sviluppare il flam di sinistra e di destra è l’utilizzo del cosiddetto Flam nullo, che altro non è che un unisono con bacchette che cadono dalla stessa altezza. Variando le altezze prima di una mano e poi dell’altra otteniamo vari livelli di flam completamente controllabili e con colpi sempre uguali.

Non tutti i rudimenti si prestano a essere portati alle stesse velocità, perché alcuni sono tecnicamente più difficili di altri.
Isoliamo alcuni flam che hanno caratteristiche simili tecnicamente e mettiamoli insieme su base binaria e ternaria.
Alcuni rudimenti flam sembrano infatti appartenere alla ‘stessa famiglia’. È il caso di rudimenti quali la Swiss Army Triplet e il
Single Flammed Mill. Aggiungiamo poi dei colpi per ottenere degli ibridi.
L’esercizio sistematico consisterà nel mescolare gli esercizi su base ternaria e binaria, fino a coprire tutte le possibilità in cui ogni rudimento si mescola con
tutti gli altri.

Metal Style 1

Written by Gee Anzalone. Posted in Paper2Media, Tutorial

In questo video, collegato all’articolo didattico pubblicato sul numero di gennaio di Drumset Mag, vorrei parlare di doppia cassa e di sviluppo del foot control! Vi propongo di seguito una serie di esercizi ‘killer’, ossia di pattern con fraseggio di doppia cassa. Se non amate la doppia cassa, questi esercizi vi potranno comunque essere utili usando il piede sinistro sul pedale hi hat oppure – per esempio – un cowbell a pedale. Control, Relax, Endurance = C.R.E.!

Jazz Style 1

Written by Cristiano Coraggio. Posted in Paper2Media, Tutorial

Nella rubrica didattica dedicata al jazz pubblicata sul numero di gennaio 2013 di Drumset Mag si parla di coordinazione nel fraseggio swing. Il piatto ride sarà la nostra costante: quello che cambierà saranno le combinazioni tra cassa e rullante.
La base di partenza sono delle terzine di crome; di volta in volta il fraseggio cambia se inseriamo dei colpi di cassa o delle pause di crome, come potete vedere nel video collegato. Un consiglio: partite sempre a velocità molto basse mettendo il click su tutti i quarti e ricordate di accentare con il charleston, suonato con il piede, il secondo e il quarto movimento.

Ethnic Style 1 – Zenyt e Nadir

Written by Mauro Gatto. Posted in Paper2Media, Tutorial

Il primo articolo della rubrica didattica Ethnc Style, pubblicato su Drumset Mag in edicola a gennaio 2013, è dedicato completamente alle percussioni africane: djembe, dun dun, sangba e kenken per il sud dell’Africa e darbuka per il nord. Vari ritmi vengono analizzati in ogni singolo componente, in modo che negli elementi successivi divenga chiaro da dove sono venute le varie parti e le varie applicazioni, sia tradizionali che moderne. Consiglio di ripetete partendo sempre da un tempo lento, accelerando man mano che vi sentirete più a vostro agio. Non ci sono indicazioni metronomiche fisse, ma consiglio di non superare mai i 150 bpm alla semiminima (quarto) come velocità massima. Oltre quella perderemmo il feeling originario.

 

Franz Di Cioccio

Written by Mario A. Riggio. Posted in Paper2Media

Protagonista della rubrica Heroes pubblicata sul nulero 8 di Drumset Mag, in edcola a Dicembre 2012, è Franz Di Cioccio. Ecco due esempi del drumming di Franz alle prese con generi musicali diversi: la canzone italiana e il rock progressivo. In entrambe le situazioni, Di Cioccio è libero da preconcetti e sviluppa soluzioni estremamente fantasiose e musicali, senza preoccuparsi di sfoggiare a ogni costo la tecnica. Il risultato è di grande effetto, al servizio della musica, ma anche dello spettacolo. Franz Di Cioccio riesce a essere istrione sia come frontman sia come batterista, colorando la musica e rendendo felice il pubblico.
Il primo video ci mostra il backstage, un po’ di sticking di riscaldamento con la partecipazione di Roberto Gualdi e la salita sul palco. Di seguito parte il primo brano, la coda di “Amico Fragile”, un pezzo di Fabrizio De André che si chiude con un lungo solo di chitarra suonato da Franco Mussida. Fra un movimento e l’altro si sviluppano lunghi fill di batteria che mantengono alta la tensione anche quando la chitarra interrompe il solo, generando un crescendo di emozioni sottolineato dall’ovazione finale.

Il secondo brano è “La Carrozza di Hans”, una classica suite di rock progressivo pubblicata nel 1972 con il primo album di Pfm, Storia di un minuto. Qui ricorrono tutti gli stilemi del prog, tempi dispari e fughe veloci, unisono improvvisi e assoli d’effetto. Il drumming è impegnativo a causa della partitura, ma vissuto ed energico grazie all’adrenalina di Franz. I video sono realizzati in esclusiva per Drumset Mag. Buona visione.

  • PFM
  • Franz e Gualdi
  • Double Drumming con Gualdi
  • Franz
  • Franz
  • Franz
  • Franz's Drumset
  • Franz's Drumset

3 Ragazze Ke Drummano

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in News & Events, Paper2Media

Lo scorso 30 settembre in quel di Cherasco, Genova, nell’ambito del primo Drum Ladies Fest organizzato dalla batterista Elisa Pilotti si è svolto un concorso – come il resto della manifestazione – tutto al femminile: Ragazze ke drummano.

Le candidate, divise in tre categorie (16-18 anni; 19-22 anni; 23-26 anni), si sono esibite all’interno dei locali della scuola con l’ausilio di basi musicali per una giuria formata da Furio Chirico, Gianluca Fuiano, Emmanuelle Caplette, Vera Figuereido e dal direttore di Drumset Mag, Alfredo Romeo. Chiamata a esprimere un voto da 1 a 10 su argomenti quali padronanza del set, creatività-fraseggio, improvvisazione e composizione la giuria al termine della contesa ha decretato la vittoria della 18enne Elisa Montin nella prima categoria, della 20enne Federica Sciola nella seconda e della 26enne Marilisa Asci nell’ultima.

Potete vederle in azione nel video collegato, opera di Claudio Rossi e Carolina Varsi. Le foto sono invece di Cesare Pilotti.

  • Elisa Montin
  • Federica Sciola
  • Marilisa Asci

Drum Ladies Fest

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in News & Events, Paper2Media

Una piccola zona espositiva (con gli stand di Vibe Drums, CVL , Bode, Drum Shop, Roland e dei negozi Fat Jack e Drum Club), un’area palco con due batterie al proscenio, sulle quali nel pomeriggio si sono alternate una ventina di batteriste in tutto, e un concorso per ragazze da 16 a 26 anni. Questo e altro ancora per la prima edizione del Drum Ladies Fest svoltosi lo scorso 30 settembre presso Friends of Music di Carasco.

Riviamo i momenti salienti di una bella giornata di musica nella gallery fotografica di Cesare Pilotti e nei video di Claudio Rossi e Carolina Varsi.

  • Giuria
  • Scilla D'Innocenzio
  • Elena Pyera Frezet
  • Aika Ceccarelli
  • Fiamma Cardani
  • Cristina Atzori
  • Vittoria Burattini
  • Giulia Lazzarino e Barbara Caserta
  • Elisa Pilotti
  • Barbara D'Alessio
  • Paola Caridi
  • Emmanuelle Caplette
  • Vera Figuereido
  • Gran finale

Batterika 3

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in News & Events, Paper2Media

A ingresso rigorosamente gratuito e a orari abilmente sfalsati, la terza edizione del Festival della Batteria si è svolta con grandissima partecipazione di pubblico lo scorso 7 ottobre a Roma, presso l’SGM Conference Center. Seminari didattici, 10 concerti 10 nell’ auditorium della struttura, una serie di esibizioni informali nel cosiddetto spazio jam e demo di strumenti allestite in un’area dedicata. Completavano un quadro da paese di bengodi del ritmo uno spazio dedicato ai più piccoli, a cura della scuola popolare di Donna Olimpia, tre momenti dedicati ai drum circle, una bella mostra fotografica a tema di Riccardo Arena, uno spazio classico dedicato alle percusioni della musica sinfonica e una fragorosa esposizione di strumenti e accessori in diversi settori dell’accogliente struttura romana.
Alcuni dei momenti salienti dell’intensa giornata nelle foto e nei due video allegati, le une e gli altri opera dell’infaticabile Enrico Cosimi. Enjoy!
Prima Parte

  • Alex Barberis
  • Edo Sala, BOB Baruffaldi, Christian Meyer, 'o Direttore e Jacopo Volpe
  • Elisa Pilotti G. Lazzarino
  • Ellade & Christian
  • Giulia Lazzarino
  • Lucrezio de Seta
  • Maiaria's Sound Check
  • Massimo Carrano
  • Meyer, Baruffaldi, Antonio-Gentile, o' Direttore, Marco Volpe e Jacopo Volpe
  • Sala, Baruffaldi e Volpe

Seconda Parte

  • Alex Barberis' set-up
  • Daila
  • de Seta's set-up
  • Israel Varela's ride cymbal
  • Max Magaldi's set-up
  • Raphael Saini's set-up
  • Staccato

I groove di Appetite for Destruction

Written by Edoardo Sala. Posted in Paper2Media, Tutorial

Il 21 luglio 1987 usciva un album che ha fatto la storia dell’hard rock e che avrebbe venduto ben 35 milioni di copie in tutto il mondo.

L’album segna il primo passo dei Guns N’ Roses verso una carriera breve e stellare, fatta di show galattici, droghe e tanti problemi con le forze dell’ordine e con Axl Rose, voce tanto carismatica quanto estroversa e difficilmente gestibile.

I primi screzi all’interno della band furono causati anche dalla dipendenza dalla droga di tale Michael Coletti, batterista con evidenti geni italiani in corpo e meglio conosciuto sotto il nome di Steven Adler.

Alcuni dei groove di Appetite for Destruction sono proposti nel video che accompagna questo articolo, a sua volta collegato alla rubrica Before I Forget pubblicata su Drumset Mag di Dicembre 2012.

 

DRUMJAM

Written by Carlo Marzo. Posted in Paper2Media, Test

By Pete Lockett

Sul numero di Dicembre 2012 di Drumset Mag nella rubrica Sounds Good to Me si parla di un’applicazione innovativa progettata da Pete Lockett in collaborazione con la Sonosaurus LLC, per suonare le percussioni in modo molto semplice e immediato.

Pattern e suoni delle percussioni sono stati registrati tutti da Lockett, percussionista inglese di fama internazionale. Gli strumenti sono tantissimi, così come le loro combinazioni; tra quelli disponibili troviamo Kanjira, Ghatam, Tabla, Djembè, Bongos, Cajon, Conga, ecc. e alcuni set di batteria con i suoni di Johnny Rabb, Russ Miller, KJ Sawka, Dave Langguth, Steve Sidelnyk e Scott Pellegrom. Drumjam supporta la sincronizzazione CoreMIDI ed è disponibile per iPad e dall’iPhone 3GS in poi.

Il video collegato a questo articolo dimostra quanto sia facile utilizzare quest’applicazione, e alcune delle sue infinite possibilità di impiego. Buon divertimento.

Verso dove?

Written by Davide Merlino. Posted in Musicians, Paper2Media

Nella rubrica Unorthodox Behaviour pubblicata sul numero di Dicembre 2012 di Drumset Mag si parla di alcuni musicisti che hanno superato difficoltà ritenute insormontabili per superare barriere consolidate nel tempo. Ricordatevi che un musicista che ha voglia e coraggio di infrangere gli stereotipi è un esploratore di nuovi mondi. Un pazzo secondo alcuni, un visionario secondo altri, ma comunque qualcuno che si spinge in avanti. “Verso dove?” vi starete giustamente chiedendo… Be’, non si sa, ma il divertente è proprio questo! Nel video collegato a queste poche righe vi propongo una libera improvvisazione per vibrafono e bacchette poco ortodosse. Buon ascolto.

Gavin Harrison – Overriding

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Paper2Media, Tutorial

Il video che segue è stato registrato nel backstage del Modern Drummer Festival 2008. In un’atmosfera molto informale, Gavin Harrison, il protagonista della nostra cover story di dicembre 2012, viene intervistato da Simon Phillips. Tra le domande trova spazio anche il concetto dell’Overriding, qui spiegato e analizzato in profondità dal batterista inglese, che attraverso alcuni esempi mostra i pro e i contro di questo modo di suonare. Il video ci è stato gentilmente concesso dalla Hudson Music. Enjoy it!

Alfredo Laviano

Written by Gian Franco Grilli. Posted in Musicians, Paper2Media

Percussionista o batterista? Jazzista, musicista etno o cos’altro? Per Alfredo Laviano non fa differenza: l’importante è divertirsi – quindi giocare – con i suoi strumenti. Nell’intervista pubbicata sul numero di dicembre 2012 di Drumset Mag il musicista marchigiano ci racconta i come si è avvicinato alla musica, la sua carriera, le sue passioni, come assembla i suoi set misti e il suo particolare rapporto con lo studio. Nel video collegato a questo articolo possiamo apprezzare il suo drumming multicolore durante l’esecuzione in concerto di Transumanza, in duo con il bandoneonista Daniele Di Bonaventura. Le riprese sono state effettuate lo scorso 12 luglio al Chiostro del Monte di Lugo (RA), per la rassegna Musica estate. Buona visione.

Roberto Podio

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Paper2Media

Sul numero di dicembre 2012 di Drumset Mag il nostro collaboratore Luca Luciano ci parla di un personaggio ‘storico’, un batterista che milioni di Italiani erano soliti vedere in TV negli anni d’oro dei varietà del sabato sera e dell’Orchestra RAI di Roma. Nell’intervista in questione Roberto Podio racconta la sua carriera dentro e fuori l’azienda di viale Mazzini, i suoi rapporti con gli altri batteristi che gravitavano attorno all’Orchestra che era stata diretta da Armando Trovajoli e in particolare con Sergio Conti, parla delle sue batterie.

Una carirera in parte ricostruibile attraverso le foto di questa gallery.

  • Alle Grotte del Piccione, Night Club Romano, nel 1960 la prima volta a Roma di Chet Baker
  • Alle Grotte del Piccione, Night Club Romano, nel 1960 la prima volta a Roma di Chet Baker
  • Con Armando Trovajoli, Carlo Pes, Maurizio Majorana, in sala registrazione della RCA
  • Con Cerri, Simonetti, Majorana, Mezzaroma, fine '60, trasmissione Chitarra amore mio
  • Con Gianni Ferrio in una registrazione di colonna sonora
  • Con l'ASBA una batteria francese consigliata da Daniel Humair
  • Con Lionel Hampton in tour nel 1967
  • Roberto Podio

Batteria Odery Fluence Jazz Set

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Paper2Media, Test

Nel numero di dicembre 2012 di Drumset Mag abbiamo testato approfonditamente un set Odery della serie Fluence. Il set a nostra disposizione era il Jazz Set, composto da una cassa da 18”x16”, un rack tom da 10”x7.5”, un floor tom da 14”x13”, e da un rullante da 13”x6”. La finitura è di tipo ricoperto, e viene denominata Vintage Black. Il livello qualitativo e sonoro è davvero ottimo alto per questo nuovo Jazz Set, che unisce la comodità delle dimensioni compatte alle prestazioni sonore, capaci di regalare molte soddisfazioni anche per via della buona dose di versatilità che lo rende utilizzabile in più di un genere musicale. Potete ascoltare il suono di questo nuovo set nel video realizzato da Acustica Napoli, e che vede protagonista il bravissimo Paolo Forlini.

Rullanti Tama SLP

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Paper2Media, Test

Nel numero di dicembre 2012 di Drumset Mag abbiamo testato approfonditamente quattro modelli in legno della serie S.L.P. prodotti dalla Tama. Il livello qualitativo e sonoro di questi nuovi rullanti è davvero molto alto, sono realizzati in maniera impeccabile, e sono dotati di un’ottima versatilità sonora e di una serie di soluzioni tecniche notevoli. I modelli utilizzati per questo nostro primo test approfondito sono: Classic Maple, Power Maple, G-Maple e G-Bubinga. Potete ascoltare il suono di questi quattro nuovi modelli in questo video, realizzato dal sottoscritto.

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