Percussionista e batterista, Paolo Sanna è il protagonista della rubrica Unorthodox Behaviour del mese di novembre 2013, curata come sempre da Davide Merlino. Paolo ha suonato sin da bambino in modo istintivo, assemblando dei set con oggetti trovati, oltre che con percussioni, piatti, tamburi e altro. Studia a Milano e a Roma e ha modo di suonare con diversi improvvisatori europei sia in workshop che in concerti, festival e spazi indipendenti. (Leggi tutto >>)
L’Eclettico percussionista e polistrumentista tedesco si è imposto negli ultimi anni nel panorama mondiale delle percussioni etniche come profondo conoscitore ed eccellente didatta sia di tamburi a cornice sia, soprattutto, di handpans.
Intervistato dal collega Davide Bernaro, gli ha tra l’altro raccontato che, dopo aver studiato il tonbak, si è reso conto che in pratica tutte le tecniche per quel tamburo potevano essere trasposte su quelli a cornice. (Leggi tutto >>)
Uno dei Sound Check (ossia dei test) del n. 18 di Drumset Mag è dedicato al modello Colibrì della batteria MC Drums, esempio di qualità artigianale italiana. Questa MC è una batteria di fascia alta, che condensa in sé una serie di innovazioni costruttive e scelte, per altri versi, nel solco pieno della tradizione. (Leggi tutto >>)
Il colosso statunitense, in occasione delle celebrazioni del suo 390° anniversario, ha presentato un rinnovamento sostanziale della storica serie A. Un nuovo look e un suono migliorato, con modifiche apportate alla curvatura e al peso dei diversi modelli, con un risultato sonoro che riflette gli stili musicali odierni. (Leggi tutto >>)
Il rullante Nomad nasce dalla stretta collaborazione della Mapex con Will Calhoun, il batterista dei Living Colour, che lo ha sperimentato e testato per ben quattro anni, prima di dare il definitivo assenso per la messa in produzione. Il rullante è stato realizzato tenendo a mente la versatilità. (Leggi tutto >>)
La copertina del n. 18 di Drumset Mag (novembre 2013) è dedicata al batterista australiano e al suo drumming “alieno”. Ecco qualche domanda che non ha trovato spazio sulla carta. (Leggi tutto >>)
Protagonista di uno dei Face to Face pubblicati sul numero 18 di Drumset Mag (novembre 2013) è il batterista e vibrafonista Giampaolo Ascolese, che ci ha raccontato qualcosa della sua carriera e degli strumenti utilizzati. Gli abbiamo fatto una domanda extra a proposito della musica latina… (Leggi tutto >>)
Intervistato sul n. 18 di Drumset Mag, il musicista brasiliano di evidenti origini italiane è noto al grande pubblico soprattutto per la militanza negli Angra, e in particolare per l’incredibile lavoro di batteria e percussioni svolto sul secondo disco della band, Holy Land. (Leggi tutto >>)
Intervistato da Luca Luciano sul n. 18 (Novembre 2013) della nostra rivista, Claudio Romano è nato nel 1966 e ha iniziato sin da piccolissimo a suonare la batteria, prima come autodidatta, quindi andando a lezione dal grande didatta partenopeo Valter Scotti. (Leggi tutto >>)
Nel secondo incontro dedicato a doppia cassa e/o doppio pedale, pubblicato sul n. 17 di Drumset Mag (Ottobre 2013), trovate una serie di trascrizioni tratte da celebri brani: il loro studio va affrontato a una velocità di partenza inferiore rispetto a quella originale del brano, per migliorare pulizia, dinamica e precisione sullo strumento. (Leggi tutto >>)
La terza rubrica didattica curata dalla Diego Stacchiotti Drum School sul numero 17 di Drumset Mag (Ottobre 2013) propone una escalation di tecnica e fantasia per trasformare e sviluppare esercizi apparentemente banali in figure molto più complesse e originali. In questo modo potremmo studiare una pagina in maniera molto meno pesante, affrontando anche argomenti diversi rispetto a quelli proposti in partenza. (Leggi tutto >>)
Nell’ultima rubrica didattica della Diego Stacchiotti Drum School pubblicata sul n. 17 di Drumset Mag (Ottobre 2013) si parla di musica country e dei suoi ritmi tipici.
Sviluppatosi negli Stati Uniti attorno al 1920, il Country ebbe poi un enorme successo nella città di Nashville negli anni ’60. (Leggi tutto >>)
Chi mi conosce sa che per esprimermi al meglio ho bisogno del mio strumento, perché mi permette di ridistribuire il lavoro svolto dai quattro arti in modo da poter suonare degli ostinato e degli incastri ritmici altrimenti impossibili da riprodurre su un set tradizionale. Il mio set si presenta quindi suddiviso in una parte superiore, con i suoni tipici di un normale drum set, e una parte inferiore, ricca di suoni percussivi (uso tumba, conga, quinto e un bongò legati ad altrettanti doppi pedali; sulla sinistra di solito aggiungo un pedale con cabasa e/o un pedale con tambourine e altre volte un hi-hat). (Leggi tutto >>)
La rubrica What a Wonderful World pubblicata sul n. 17 di Drumset Mag (Ottobre 2013) si occupa del djembé, tamburo che negli ultimi 30 anni ha raggiunto una grande notorietà a livello mondiale, nonostante sia uno strumento molto antico. La sua forma a calice lo accomuna ad altri tamburi molto antichi, come gli antenati dello zarb persiano e della darbouka araba. (Leggi tutto >>)
Nella prima delle quattro rubriche didattiche curate dalla Diego Stacchiotti Drum School sul n. 17 di Drumset Mag (Ottobre 2013) si continua a parlare dei paradiddle descritti nel numero precedente, ma ci si concentra solo sulla lettura dello schema ritmico che evidenzia gli accenti: un nuovo approccio che migliorerà la vostra concentrazione, il contrasto dinamico, la memorizzazione delle varie permutazioni e renderà la lettura più leggera e divertente. (Leggi tutto >>)
Test approfondito della nuova nata in casa Yamaha, la Live Custom, sul numero 17 di Drumset Mag (Ottobre 2013). Si tratta di un’evoluzione della fortunata Oak Custom, di uno strumento particolarmente adatto a situazioni live, soprattutto perchè gli strati di quercia impiegati per i fusti della Live Custom hanno uno spessore di 1.2 millimetri, maggiore quindi del 10% rispetto a quelli impiegati per i fusti Oak Custom. (Leggi tutto >>)
Sul numero 17 di Drumset Mag (Ottobre 2013) pubblichiamo il test di alcuni modelli di un nuovo marchio di piatti. La Trexist è una giovane azienda turca di strumenti realizzati a mano, il cui catalogo è già abbastanza ampio.
Tra i modelli provati per voi ci sono: un 18” Crash FX; per la serie Limelight un crash da 16”, una coppia di Hi Hat da 13” e un ride da 22”; un 14” Brilliance Hi-Hat; della serie Aurum un ride da 22” e un Crash da 18”; un 17” Glory Crash. (Leggi tutto >>)
La rubrica Sounds Good to Me del numero 17 di Drumset Mag (Ottobre 2013) si occupa per una volta non già di un’app legata strettamente al ritmo, bensì di Airvox, applicazione musicale che ci permette di generare e modificare i suoni senza toccare lo schermo del nostro iPad, ma solo con i gesti e il movimento delle mani, sfruttando la fotocamera frontale dell’ipad/iphone. (Leggi tutto >>)
Il disco di cui ci occupiamo nella rubrica Before I Forget pubblicata sul numero 17 della rivista Drumset Mag vide la luce il 29 luglio 2003, ma ebbe una duplice vita: registrato a Seattle presso gli studi House of Rock & Metalworks, era stato prodotto originariamente da Kelly Gray, quindi venne rimixato e rimasterizzato da Andy Sneap nel 2005. (Leggi tutto >>)
La rubrica Fame del numero di Ottobre 2013 si occupa di un giovane talento romano della batteria, Francesco “Fonk” Maras, in forze alle band About Wayne e Caoscalmo. Allievo in passato di Raffaele Filaci, Ettore Fioravanti, Peppe Giampietro, Agostino Marangolo e Cristiano Micalizzi, da qualche anno Fonk sta studiando con il ‘nostro’ Bob Baruffaldi. (Leggi tutto >>)