Max Castlunger

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

Folgorato a 16 anni dall’incontro con le percussioni complice il cugino (oggi suo principale collaboratore Emanuel Valentin), Max Castlunger ha da allora iniziato a cercare e collezionare strumenti. Dopo una visita a un’esposizione della UFIP a Firenze e quella alla mostra del collezionista nonché antropologo musicale Luciano Bosi Castlunger decide di creare una sua mostra itinerante nella quale far convergere anche le esperienze maturate tenendo vari corsi di musica d’insieme con tamburi africani nelle scuole elementari e medie in Alto Adige. Dal 2005 a oggi sono state organizzate cinque esposizioni nei musei di Scienze Naturali di Bolzano, Olten e Lucerna in Svizzera. La prossima esposizione sarà a novembre 2012 nel Museo di Scienze Naturali e di Archeologia di Frauenfeld, ancora in Svizzera. Per contatti e visite: www.rnc-percussion.com e www.maxcastlunger.com

Neil Peart Is Obsessed With Sabian

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Musicians

Neil Peart è ossessionato dal condividere le sue esperienze con le parole, come per esempio il percorrere le alpi (due volte), i Pirenei e le montagne rocciose, o il Sud dell’Africa in bicicletta. Dal 1996 in poi, ha viaggiato in motocicletta per raggiungere ogni singolo show dei Rush, da Berlino a Buenos Aires. Ma Neil è ossessionato anche dal suo Paragon Ride da 22″, con la sua campana dal suono penetrante e le capacità espressive anche alle dinamiche più basse. Tutto raccontato in qusto bellissimo video realizzato dalla Sabian. Enjoy it!

Batterika 2012 – Anders Astrand – Video esclusivo del Sound Check

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, News & Events

Da quest’anno la kermesse romana dedicata alla batteria e alle percussioni, giunta alla sua III edizione, ha aperto anche agli strumenti dell’orchestra sinfonica. In particolare la Yamaha aveva in esposizione alcuni modelli delle sue tastiere (xilofono, vibrafono, marimba) e soprattutto ha supportato la clinic didattica del maestro svedese Anders Astrand, membro tra gli altri del Global Percussion Network, solista e didatta richiestissimo in tutto il mondo, qui ripreso durante il suo sound check.

Batterika 2012 – Lucrezio de Seta & Massimo Carrano

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, News & Events

Uno degli spettacoli più applauditi della terza edizione di Batterika è stato senz’altro il concerto del Majarìa Trio (Primiano Di Biase: piano, fisarmonica, synt; Alex Patti: contrabbasso e basso elettrico; Lucrezio de Seta: batteria e percussioni), al quale si è aggiunto anche il graditissimo ospite Massimo Carrano alle percussioni. Ecco qualche scena strappata al trio capitanato dal Direttore Artistico della rassegna durante il sound check.

Batterika 2012 – Israel Varela

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, News & Events

Tra gli appuntamenti più attesi della III edizione di Batterika c’era l’esibizione del batterista messicano Israel Varela. Reduce da un tour nell’America del nord, il musicista di Tijuana ha presentato in anteprima europea il suo nuovo album, intitolato Zamar. Israel Varela, autore delle composizioni incise nel nuovo disco, è anche impegnato come cantante e nell’esibizione romana è stato  accompagnato da Alfredo Paixao (basso e voce), Angelo Trabucco (pianoforte) e Paola Rèpele (vocals). Durante il soundcheck del quartetto abbiamo rubato per voi qualche suono e qualche immagine. Buon divertimento.

Ellade Bandini e Christian Meyer per Drumset Mag

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, News & Events

Catturati al volo prima della loro esibizione “ufficiale” a Batterika III dal prode filmaker Enrico Cosimi, Ellade Bandini & Christian Meyer confermano di essere due tra i batteristi top italiani più disponibili al contatto con il pubblico e più vicini alla nostra rivista.

Generosi (e bravissimi) come sempre non si sono tirati indietro quando si è trattato di dedicare ai nostri lettori un contributo originale e di altissima qualità. Enjoy!

Chris Coleman

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

Al centro del nostro Spotlight di Ottobre c’è Chris Coleman; il batterista di Saginaw, nel Michigan, è uno degli esponenti più in vista del cosiddetto gospel drumming, e proprio delle differenze tra quest’ultimo e i cosidetti gopel chops parla nell’intervista concessa al nostro Bob Baruffaldi su Drumset Mag in edicola questo mese. Coleman è stato protagonista la scorsa primavera di un clinic tour organizzato dalla Sonor e le foto della gallery che accompagnano questo articolo, opera di Mario A. Riggio, sono state tratte dalla tappa genovese del tour.
Quanto al video, invece, è tratto dalla sua masterclass tenuta nel corso del Modern Drummer Festival del 2010. Enjoy it!

Heroes, Roberto Gatto: Al di là dei generi musicali

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

Prog, jazz, elettronica. Roberto Gatto suona tutto facendo felici sia i puristi sia gli ascoltatori più attenti alla sperimentazione. Qui possiamo vederlo alle prese con un classico brano di rock progressivo, “Watcher of the Skies” dei Genesis, orchestrato dallo stesso Gatto e suonato al vivo con la house band del Groove Day 2008. Non è il suo gruppo prog, è una formazione estemporanea, eppure il risultato è particolare.

Diverso è il duo con il batterista olandese Han Bennink, un pazzo scatenato che fa smorfie, usa i piedi per stoppare le pelli lavora su sonorità inusuali. Gatto gli fa da contraltare, producendo suoni alternativi eseguiti in modo classico, cioè sfruttando tutte le possibilità sonore che gli dà il set, senza scomporsi. Un approccio alla Max Roach che dà vita a uno spettacolo particolare, divertente e swingante.

Un ringraziamento al dream team che ha permesso di realizzare il video del Groove day: Sergio Fanton, che ha curato la produzione insieme al sottoscritto; il regista Claudio Maccagno, le riprese di Gianluca Calandra, il suono di Foffo Bianchi e Giancarlo Pierozzi, la direzione di palco di Toni Soddu.

Fame, Jacopo Volpe

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

Protagonista della rubrica dedicata ai talenti emergenti del numero di ottobre 2012 di Drumset Mag è un 22enne romano non nuovo agli onori delle cronache musicali. A soli sette anni Jacopo Volpe entra a far parte della band Eta-Beta, successivamente rinominata Gazosa, formazione vincitrice anche di un Festival di Sanremo nella categoria Giovani. Interrotta suo malgrado questa prima esperienza, a giudizio della madre troppo impegnativa per l’allora baby drummer, Jacopo ha poi (2005) dato vita alla band New Hope, con la quale a soli 15 anni compie un mini tour tra Lettonia, Estonia e Lituania. Dal 2008 Jacopo è il batterista ufficiale dei Vanilla Sky, band che ha inciso cinque album, tre dei quali per la Universal Music, e con la quale nell’arco di due anni si è trovato a fare più di 150 date in giro per tutto il mondo (Giappone, Russia, Bielorussia, Ucraina, Repubblica Ceca, Austria, Germania, Svizzera, Uk, Indonesia…). La band ha ora in uscita un nuovo cd, ma autoprodotto. Nel 2011 Jacopo mette su un progetto ‘alternativo’ a tre batterie chiamato We Love Drums, con il quale è attivo nel fertile circuito delle discoteche (un po’ più alternative) romane e non solo.
Jacopo è attualmente sponsorizzato dai marchi Vic Firth, Drum Sound, Evans, Bosphorus Cymbals.

Discografia:
2007, New Hope, What Never Dies, Wynona Records;
2008, Vanilla Sky, Changes (Universal Music);
2010, Vanilla Sky, Fragile (Universal Music – Bullion Records);
2011, Vanilla Sky, Punk Is Dead (Bullion Records JP; distribuzione solo per il Giappone);
2012, Vanilla Sky feat. Enrico Ruggeri, Le Canzoni ai Testimoni (Universal Music).

www.vanillaskyrock.com

Nice Work, Fulvio Fuina: Un drummer a Zelig

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

“Sei Pazzo? Noo, non mandare in giro il video della Groove Night, era anni fa, non mi piaccio”. Si lamenta Fulvio Fuina, ora che è finalmente riuscito a costruire uno spettacolo con il personaggio Drummer, andato in onda il 24 settembre nella seconda puntata di Zelig Off, su Italia uno. Il batterista / cabarettista è riuscito finalmente a fondere i suoi due talenti in un personaggio. “Certo, gli spettacoli rubano tempo allo studio dello strumento, mi piacerebbe suonare ai livelli a cui ero arrivato quando potevo studiare”. Contravvenendo alle sue richieste, pubblichiamo uno sketch tratto dal Groove Day” del 2008, con l’avvertenza che oggi Fulvio Fuina è ben altra cosa e lo si può vedere spesso in televisione, al lunedì sera su Zelig Off. Fulvio vive a Viareggio, dove insegna musica (e batteria) alle scuole medie statali. Per il video, grazie a Sergio Fanton (produzione) e Gianluca Calandra (montaggio).

Carlo Sola

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

Una delle interviste pubblicate sul numero di Ottobre 2012 di Drumset Mag ha per protagonista Carlo Sola, nato nel 1933, un musicista formatosi nelle orchestre da ballo del secondo dopoguerra, invaghitosi del jazz dopo l’incontro con Cozy Cole, visto in concerto con Louis Armstrong in Germania.  Trasferitosi a New York per studiare con lo stesso Cole, quindi con Stan Levey, nel 1962 Sola entrò stabilmente nell’Orchestra della RAI di Milano, ma non ha mai interrotto la sua attività jazzistica, che lo ha portato a suonare con Slide Hampton, Dexter Gordon, Don Byas, Bud Freeman, Art Farmer, Teddy Wilson, Dizzy Reece, Charlie Mariano, Lionel Hampton, Joe Venuti, Chet Baker, John Lewis… La gallery fotografica associata a questo breve articolo ci mostra Carlo Sola in alcuni dei momenti più brillanti della sua lunga carriera.

  • Capodanno 1945 Villa Sassi Orchestra Lupano Batteria costruita dal mitico Zio Arturo
  • 1950 Orchestra Gimelli Genova
  • 1959 con Henghel Gualdi
  • 1960 Torino Jazz at Kansas City
  • Biglietto da visita Hollywood
  • Anni '60 Fine serata a Viareggio
  • Un disco per l'estate Saint Vincent anni '70
  • Orchestra RAI + Gorni Kramer Novara 1972
  • dal film Ladri di saponette di M. Nichetti 1988

John Fred Young, I Grooves

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

Batterista dei Black Stone Cherry, John Fred Young è un musicista che non nasconde la sua ammirazione per il compianto John Bonham, dal quale il suo drumming appare decisamente ispirato. Intervistato da Edoardo Sala sul numero di ottobre 2012 di Drumset Mag, il giovane musicista originario del Tennessee parla nell’intervista della sua strumentazione, del ruolo dello zio nel trasmettergli la passione per la batteria, della difficoltà di accordare tamburi dalle dimensioni grandi e di tanto altro ancora. Le foto della gallery associata a questo breve articolo sono di Carlo Adamoli, mentre nel video collegato Edoardo sala suona e spiega alcuni dei groove contenuti nell’ultimo album dei Black Stone Cherry, Between the Devil and the Deep Blue See. Buon divertimento!

Claudio Canzano

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

Claudio Canzano ci parla del suo nuovo album, del quale è autore, batterista, percussionista e produttore.

Professionista attivo da molti anni, egualmente suo agio con la batteria o con le percussioni, Claudio Canzano ha sempre spaziato tra tutti gli stili musicali (ha suonato tra gli altri con Fabrizio Bosso, Paolo Di Sabatino, Garrison Fewell, Ada Montellanico, Massimiliano Pitocco, Maurizio Rolli, Francesco Ciancetta, Zeduardo Martins, Massimo Manzi…). Inoltre è ben noto gli addetti ai lavori per il ruolo di product manager svolto in passato per X Drum e Proel e attualmente per la Master Music di Milano (per la quale segue i marchi Premier, Dixon, Meinl, Vater, Humes&Berg). Nell’intervista pubblicata sul numero di Ottobre 2012 di Drumset Mag il musicista abruzzese parla soprattutto del suo ultimo album, On the Wings of Rhythm, pubblicato dalla Azzurra Music.

 

Massimo Stendardi

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

Il lavoro del batterista può avere tante sfaccettature e non sempre regala la meritata visibilità. È forse questo il caso di Massimo “Max” Stendardi, del quale potete leggere un’intervista sul numero di Ottobre 2012 di Drumset Mag.
Max è infatti molto attivo sia in studio di registrazione – in particolare in fase di pre-produzione, un momento fondamentale per la riuscita di un disco e di una registrazione in genere – sia dal vivo, al servizio di un artista decisamente particolare quale don Giosy Cento, un sacerdote in tour ogni anno da aprile a ottobre. Una collaborazione, quest’ultima, grazie alla quale si può dire di Max, a buon diritto, che ha “un groove della Madonna”…
E proprio con “il menestrello di Dio” vediamo in azione il batterista laziale nel video collegato a questo articolo.
Le foto della gallery sono di Maurizio Di Giovancarlo

Ginger Baker al Blue Note

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians

Il 13 e 14 settembre il batterista Peter Edward GingerBaker” si esibirà alla testa della sua nuova formazione, GB’s Jazz Confusion, al Blue Note di Milano. Baker è noto in tutto il pianeta per aver fatto parte della rock band britannica dei Cream, con Jack Bruce ed Eric Clapton. Autentico esempio di genio e sregolatezza, dedito a qualsiasi eccesso, soprattutto in fatti di alcool e droghe, ha fatto parte nel corso degli anni di numerose formazioni, nessuna delle quali però all’altezza artistica o della fama raggiunta dai Cream: dalla Graham Bond Organization al progetto Blind Faith con Eric Clapton, Ric Grech e Steve Winwood; dai Ginger Baker’s Air Force alle collaborazioni con artisti del calibro di Paul McCartney, Fela Ransom-Kuti, Bill Frisell e Gary Moore.

Il progetto presentato al Blue Note è il Ginger Baker’s JazzConfusion, mix di jazz, blues e temi tribali provenienti da Algeria e Nigeria (proverbiale l’interesse di Baker per l’Africa e i suoi ritmi: nel 1972 durante un viaggio in Nigeria rimase folgorato dall’Afrobeat e dai suoi principali interpreti, a cominciare da Fela Kuti e dal suo batterista, Tony Allen). Sul palco milanese Baker sarà accompagnato tra gli altri dal sax di Pee Wee Ellis, allievo negli anni ‘50 di Sonny Rollins, divenuto celebre negli anni ’60 e ‘70 per aver militato nella mitica sezione dei fiati di James Brown.

A Ginger Baker e alla sua vita a dir poco movimentata è stato da poco dedicato un documentario, Beware of Mr. Baker!, ricco di interviste (a Eric Clapton, Steve Winwood, Carlos Santana e altri) del quale vi proponiamo il trailer.

Hannah Ford guest star con Prince

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, News & Events

La giovane e talentuosa batterista americana Hannah Ford, originaria di Louisville, Kentucky, segna una pietra miliare fondamentale nella sua brillante carriera. Proprio in questi giorni è stata infatti invitata ad unirsi al gruppo New Power Generation in qualità di batterista ospite per il nuovo tour di Prince. La notizia ha subito fatto il giro del web. Per l’occasione Hannah ha deciso di dotare la sua cassa Gretsch New Classic di un sofisticato sistema di microfnonatura interno. Nella sua biografia Hannah cita i batteristi che l’hanno influenzata di più ovvero Buddy Rich, Louis Bellson, Tony Williams, Jo Jones, Art Blakey, Paul Wertico, Peter Erskine, Stanton Moore, Neil Peart, Steve Smith, Vinnie Colaiuta, Chad Smith, John Blackwell e Jason Bittner. Non si può darle torto. Complimenti Hannah e… fatti valere!

Fame – Carmine Landolfi

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Musicians, Paper2Media

Protagonista della rubrica che Drumset Mag dedica mensilmente ai nuovi talenti della batteria(Fame), Carmine Landolfi è nato a Napoli nel novembre 1990 e ha iniziato giovanissimo: la folgorazione è arrivata a cinque anni, guardando un concerto dei Pink Floyd su VHS. Il giovane talento ha studiato con Umberto Guarino, Franco Del Prete, Ettore Mancini e infine con Alfredo Golino. Vincitore nel 2006 del concorso Batteristi in Erba organizzato da Pearl/FBT, l’anno successivo ha partecipato al Lucchini Day 2007 (La lunga notte della Batteria) a Milano. Da allora non si è più fermato, suscitando l’attenzione di addetti ai lavori e sponsor: endorser di Acustica Napoli e testimonial internazionale dei piatti Turkish e delle batterie Odery, nel 2011 Carmine ha suonato nel tour italiano di Ciccio Merolla e nell’anno in corso ha iniziato a tenere delle clinic per i marchi che sponsorizza. Appassionato di gospel drumming, da quest’estate Landolfi ha iniziato anche a esibirsi insieme a Massimo D’Ambra, Livio Lamonea e Alessandro Anzalone nel progetto Just For Fun, in cui vengono riarmonizzate e riarrangiate alcune hit dance e pop, mantenendo la traccia vocale originaria.

Piero Monterisi

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

Protagonista di una delle interviste del n. 5 di Drumset Mag è Piero Monterisi, intervistato dal nostro direttore. In questo articolo vi presentiamo la corposa biografia artistica del musicista pugliese batterista, che diede inizio alla sua attività professionale nel 1986-87 con il tour di Franco Dani, cui seguì nel 1988-1989 quello con Alberto Camerini. Nei primissimi anni Novanta Monterisi collabora con le band di Wess, Marco Armani e con numerose cover-band del circuito romano e nel 1992 entra a far parte dell’orchestra di Renato Carosone. Al 1993 risalgono le prime esperienze in studio di registrazione: Asia Blue  di F. Forte (tromba di Pino Daniele) e Insisto dei Tiromancino (pubblicato nel 1994). In tour con Carosone, Silvestri e Gazzè, registra con quest’ultimo Contro un’onda del mare nel 1996, anno in cui incide anche Morandi di Gianni Morandi. Nel 1997 escono Il dado di Daniele Silvestri e Il giardiniere di Niccolò Fabi, nasce il progetto Polìs insieme a Max Gazzè e incide il disco dei Giulio Dorme, Venere, pubblicato nel 1998, anno in cui partecipa  alla realizzazione del disco Niccolò Fabi, anche in veste di co-autore e co-produttore a La favola di Adamo e Eva di Max Gazzè e a Sig. Dapatas di Daniele Silvestri.

Nel 2000 inizia con alcune date la collaborazione con la Premiata Forneria Marconi, si alterna tra i tour di Silvestri, Tiromancino e Gazzè, nasce un nuovo progetto chiamato Peng e compare nell’album Il meglio di Daniele Silvestri. Nel 2002 con quest’ultimo realizza Unò-duè, a cui seguirà un lunghissimo tour, e partecipa a un mini tour in Giappone con la PFM, al quale seguirà il cd-dvd Live in Japan. Di nuovo in tour con i Tiromancino per presentare In continuo movimento, nel 2003: partecipa alla produzione e all’arrangiamento, insieme ai Peng di Un Giorno di Gazzè e registra con Tiromancino Illusioni Parallele, pubblicato nel 2004. Nello stesso anno partecipa al nuovo album di Silvestri Livre Transito e comincia a occuparsi della coproduzione artistica della tournée dei Tiromancino del 2005 per promuovere 95-05. Partecipa al progetto Roma Maputo andata e ritorno a sostegno di un centro di accoglienza per minori abbandonati. Il 2006 vede Monterisi coinvolto in un nuovo progetto musicale rock e blues elettrico anni ’70 con Federico Zampaglione dei Tiromancino e al bassista Brignola: The Blackmailers. Comincia una nuova collaborazione con la PFM, che accompagna in un tour mondiale e registra Passeggeri distratti di Raf. Nel 2007 registra il Il latitante di Silvestri Daniele, La quinta stagione di Cristina Donà e alcuni brani per Zampaglione, ma soprattutto crea con Romeo Grosso Altomusic, un’agenzia di produzione di spettacoli. Nel 2008 escono le  raccolte  di Silvestri Monetine 2008 e Tiromancino, oltre al cd PFM-Canta De Andrè. Il 2010 vede, olre ai tour Donà, Silvestri e PFM, l’uscita del cd Fantafavole, scritto, suonato, arrangiato e prodotto da Piero Monterisi per la compagnia Fantateatro. Nel 2011 escono Torno a casa a piedi di Cristina Donà, S.C.O.T.C.H. di Daniele Silvestri, Un mondo fantastico di Fantateatro (oltre al primo audio libro con etichetta Altomusic L’orco puzza. Il 2012 ha visto Piero Monterisi partecipare ai tour invernali di Silvestri e Donà, produrre e fare da direttore musicale per lo spettacolo Fantafavole show presso il Teatro delle Celebrazioni di Bologna, suonare nei tour estivi di Cristina Donà e Tiromancino.

Il video collegato è tratto dall’esibizione della Premiata Forneria Marconi al Concertone del Primo Maggio 2009 in Piazza San Giovanni a Roma. I due brani eseguiti da Franza Di Cioccio e soci sono “Volta la carta” e “Il pescatore”. Buon divertimento.

Alex Acuna

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

Uno dei Face to Face (ossia delle interviste) di Drumset Mag n. 5 di settembre 2012 è dedicato al grande musicista peruviano Alex Acuña, incontrato dal nostro Leonardo Rizzo in occasione di una clinic tenuta dal maestro a Curtatone, vicino Mantova, il 3 maggio scorso. L’incontro didattico, organizzato dalla BOMAP di Bologna, importatrice per l’Italia del marchio di percussioni Gon Bops, aveva avuto un prologo il giorno precedente, quando il maestro aveva tenuto una clinic presso Musicbeat di Salerno ed era stato girato il video che qui vi viene proposto integralmente.

Di seguito una biografia dell’insigne multipercussionista, liberamente tratta dal suo sito.

Nato nel villaggio di Pativilca, a circa 100 miglia a nord della capitale Lima, Alex Acuña ha iniziato a suonare a quattro anni, favorito anche dal fatto che il padre era un musicista e che suonavano anche i suoi cinque fratelli. Ancora adolescente, si trasferì a Lima per iniziare una fortunata carriera live e in studio, che lo portò a 18 a entrare nella big latin band del grande Pérez Prado. Trasferitosi a Puerto Rico nel 1967, mentre continuava a registrare e suonare dal vivo, Acuña studiò per tre anni percussioni classiche al locale conservatorio, esibendosi anche nell’orchestra sinfonica dell’isola sotto la direzione del grande violoncellista spagnolo Pablo Casals.

Trasferitosi a Las Vegas nel 1974, Acuña ebbe modo di accompagnare dei veri miti della musica quali Elvis Presley e Diana Ross, prima di intraprendere una scelta decisiva per la sua fama e la ua carriera: nel 1975 entrò infatti come percussionista nei Weather Report, band nella quale suonò anche la batteria dall’aprile 1976 all’ottobre del 1977. Due i dischi incisi, Black Market del 1976 e Heavy Weather del 1977: quest’ultimo fu il primo album jazz-fusion a vendere oltre un milione di copie (anche grazie alla hit “Birdland”). Lasciata la band, Acuña si stabilì a Los Angeles, dove si affermò ben presto negli studi di registrazione sia come batterista sia come percusionista classico ed etnico per spettacoli tv, colonne sonore, registrazioni di album di grande successo: tra le sue collaborazioni discografiche si trovano infatti U2, Paul McCartney, Joni Mitchell, Ella Fitzgerald, Whitney Houston, Sergio Mendes, Yellow Jackets, Chic Corea, Julio Iglesias, Placido Domingo, Wayne Shorter, Joe Zawinul… Non meno prestigiose  quele live, avendo suonato con Al Jarreau, Roberta Flack, Antonio Carlos Jobim, The Gipsy Kings, Paco de Lucia, Carlos Santana, Herbie Hancock, Christina Aguilera, Tito Puente… Tra i compositori sotto la cui direzione ha inciso colonne sonore di successo ci sono Dave Grusin, Alan Silvestri, Michele Legrand, Bill Conti, Maurice Jarre, Mark Isham, Hans Zimmer, John Williams, Lalo Schiffrin e altri. Numerosi anche i riconoscimenti, tra i quali il premio Emeritus MVP della NARAS (National Academy of Recording for the Arts and Sciences) e la vittoria per cinque anni consecutivi del referendum di Modern drummer nella Categoria Best Latin/Brazilian Percussionist.

Insegnante richiestissimo, Acuña è autore di ben quattro video didattici e ha tenuto seminari e master class in diverse università e conservatori di tutto il mondo. Batterie DW, piatti Zildjian Cymbals, percussioni Gon Bops, hardware Gibraltar, bacchette Vic Firth, pelli Evans e microfoni Shure sono i suoi sponsor.

 

Le foto della gallery sono di Lele “Shaddy” Sgarbi

 

Tony Liotta

Written by Luciano Beccia. Posted in Musicians, Paper2Media

Tony Liotta è un musicista di grandissima esperienza, impegnato a 360°. Del suo ultimo lavoro, Colours of Life, si parla diffusamente nell’intervista pubblicata sul numero 5 di Drumset Mag (settembre 2012). Non tutto quello che aveva da raccontarci ha trovato spazio sulla rivista. Approfittiamo allora del nostro sito per porre ancora qualche altra domanda al disponibilissino batterista e didatta di stanza in Germania.

Nel 2008 hai pubblicato un progetto techno per la Love Parade: ci racconti di questa esperienza?

È stata un’esperienza molto divertente. La Love Parade del 2008 è stata una cosa gigantesca, un grosso progetto a livello mondiale che si è svolto a Dortmund, la città dove vivo. Uno dei produttori mi ha chiamato e mi ha detto che aveva bisogno della mia batteria per realizzare quattro pezzi. Io ho accettato, anche se gli ho detto che non ero in grado di fare musica techno. Poi siamo andati in studio, lui aveva delle tracce e ci abbiamo lavorato. Questa è la storia di “Drum Maniac”, canzone che è diventata una grande hit.

Ti è mai successo di non sentirti a tuo agio o di vivere delle esperienze in cui sentivi di non riuscire a dare il massimo?

Certo, è successo molte volte, posso raccontare delle storie e andare avanti tutta la notte! Suonando in giro per il mondo e con tanti artisti diversi capitano un sacco di situazioni. Sono un professionista, quindi anche quando per esempio mi trovo in contesti in cui non mi piacciono i musicisti con cui devo suonare, devo sempre essere in grado di gestire queste cose. Oggi sono in una posizione che mi permette di scegliere cosa suonare e cosa no, ma quando ho iniziato dovevo raccogliere ogni piccola possibilità e mi è successo di trovarmi in situazioni in cui dovevo suonare con qualcuno che non mi piaceva, solo perché questo mi avrebbe aiutato a crescere. Tutto è importante, sia le cose belle sia quelle brutte. A volte ti capita di trovare il bassista ‘sbagliato’, con il groove ‘sbagliato’, ma devi suonare lo stesso, perché magari ti trovi in una band famosa.

Puoi dirci qualcosa riguardo ai tuoi nuovi progetti discografici?

Ho in corso due progetti, uno dei quali in uscita a Gennaio, e poi un altro di R&B che uscirà nel corso di quest’anno. Poi sto collaborando con il cantante Robert Collins e la band Giganight e ho iniziato le registrazioni dell’album River Tales in cui suona il bravissimo chitarrista Fabio Casali.

Quali sono i musicisti che stanno collaborando a questi tuoi nuovi progetti?

Ci sono musicisti che arrivano da tante parti del mondo, alcuni dagli Stati Uniti, altri dalla Germania, altri dall’Italia e dall’Olanda: sono tutti grandi musicisti e stiamo registrando tutti qui in Italia, al Keep Hold Studio.

Guardando la nuova generazione di batteristi, chi è il tuo preferito in questo momento? Chi è secondo te il nuovo Tony Liotta?

Che domanda difficile! Io cambio continuamente modo di suonare: se devo suonare con una band hip hop suono in un modo, ma se domani dovessi suonare con Albano suonerei come un batterista italiano. Io potrei essere il nuovo Tony Lotta, perché mi piace essere sempre fresco e nuovo nel mio modo di suonare, prendo ispirazione molto da me stesso. Questo è molto importante quando sei in studio, perché si tende sempre a registrare qualcosa che si vuole vendere e che ti deve quindi piacere. Non posso realmente rispondere alla domanda, non perché non conosca batteristi in gamba, ma perché se guardiamo alle nuove generazioni e guardiamo ai gruppi, ci sono molte band valide (a livello globale, tutti i musicisti sono buoni musicisti e lavorano bene insieme). Se invece parliamo di singoli batteristi, non ci sono molti batteristi giovanissimi, ma ci saranno. Come noi diventiamo più vecchi loro cresceranno e prenderanno il nostro posto, ma non la nostra esperienza. Quando qualcuno prenderà il mio posto gli ci vorranno comunque altri 25 anni per avere la mia esperienza, perché questo è quello che mi rende sempre nuovo, cambiare sempre la mia posizione.

C’è qualche cosa in conclusione che ci vuoi raccontare?

Se iniziassi a raccontare storie probabilmente andremmo avanti fino a domani mattina! Spero solo che tutto il mondo la fuori preferisca fare musica piuttosto che la guerra.

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