Delay Groove

Written by Antonio Di Lorenzo. Posted in Musicians, Paper2Media, Tutorial

A soli 27 anni aveva già un curriculum di rilievo, diventato importantissimo quando ha ricevuto la chiamata per occupare lo sgabello del gruppo di musica leggera più longevo e famoso d’Italia, i Pooh. Un ruolo delicato, anche perché dopo l’abbandono dello storico Stefano D’Orazio Phil si è trovato a sostituire un grandissimo batterista quale Steve Ferrone. Ma il giovane musicista originario dell’Alta Badia non solo ha dimostrato di avere le carte in regola per quel lavoro, ma anche di avere tanto altro da dire in altri e per certi versi più impegnativi contesti musicali.
Sul numero di maggio di Drumset Mag Phil Mer ha trascritto le prime battute di un suo solo (“Delay Groove”) in cui emula l’effetto del delay riproducendolo ‘artigianalmente’ sul rullante. Di “Delay Groove” trovate il file audio con l’esecuzione della parte trascritta sulla rivista, mentre nel video collegato a questo articolo Phil Mer improvvisa su una base di basso e batteria da lui stesso suonati, mettendo in pratica alcune delle idee esposte nella sua intervista a Drumset Mag. Il brano si intitola “Naso”. Buon divertimento.

Video:

Il file audio in versione mp3:

I Groove di Glen Sobel

Written by Edoardo Sala. Posted in Musicians, Paper2Media, Tutorial


Nonostante la relativa poca fama di cui gode in Italia, il batterista nativo di Los Angeles ha un curriculum vastissimo, dal quale emergono le collaborazioni con Alice Cooper, Paul Gilbert, Jennifer Batten e tanti altri…
Di tutto questo e della sua mentalità aperta Sobel parla nell’intervista pubblicata sul numero di maggio 2012 di Drumset Mag. In questo breve articolo per il nostro sito gli abbiamo invece chiesto qualcosa a proposito della sua collaborazione con un famosissimo musicista italiano.
Com’è nata la collaborazione con Vasco Rossi? E che esperienza è stata?
Suonare con Vasco è stata una bellissima avventura – la mia prima volta in Italia – nonché il tipico esempio di situazione dovuta a un buon rapporto lavorativo e personale con i colleghi di lavoro. Ricordo di essere stato chiamato la sera di mercoledì 8 settembre dal produttore Saverio Principini, con il quale avevo lavorato anni prima a LA: Matt Laug aveva dei problemi fisici e se avessi accettato l’ingaggio, il sabato successivo avrei dovuto suonare davanti a 40.000 persone! Conoscevo Vasco solo di nome, a LA è famoso per aver portato in Italia batteristi di rilievo come Aronoff, Castronovo, Colaiuta; era quindi un’occasione che non potevo perdere, anche solo per rispetto nei confronti di chi mi considerava all’altezza della situazione.
Dove hai fatto la prima data con Vasco?
In uno stadio in Sardegna, un posto meraviglioso e pieno di gente; abbiamo avuto solo tre giorni effettivi di prove prima dello show, perché tutta la produzione andava poi portata sul palco vero e proprio. Ricordo le persone accanto a me giustamente molto tese il giorno del concerto, ma dopo le prime due canzoni suonate senza problemi tutto è filato via liscio. Avevo le mie trascrizioni di fianco nel caso di vuoti di memoria, ma ero conscio di aver fatto bene i compiti a casa ed ero sicuro di quelli che stavo facendo. Entrare in una band a tour iniziato è sempre più difficile, gli altri membri del gruppo si erano abituati ai fill e ai groove di Matt Laug, dovevo cercare di suonare come lui, non potevo imporre il mio stile.
Come hai fatto a studiare in soli tre giorni lo stile di Matt?
Mi hanno mandato le registrazioni degli show precedenti e ho trascritto i passaggi fondamentali; tutto lo staff di Vasco si è dimostrato disponibile e gentile con me, in più la presenza di un amico come Stef Burns ha agevolato molto le cose. Molti amici stasera verranno infatti a vedermi con Alice Cooper: devo ammettere che siete un popolo meraviglioso!
Nel video che segue, alcuni groove di Glen Sobel, la cui trascrizione è pubblicata sul numero 2 di Drumset Mag.

Ivan Ciccarelli

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

Precoce talento batteristico, verso la fine del 2001 Ivan viene colpito dalla Sindrome di Duputryan, malattia che compromette la mobilità della mano destra e lo porta a modificare il modo di suonare e di tenere la bacchetta.
Invece di piangersi addosso, il musicista milanese di origini napoletane comincia a lavorare come produttore, si apre uno studio e inizia a comporre, affrontando con grinta la malattia: inizialmente adattando il suo modo di suonare alla nuova condizione fisica e quindi trasformando questa sua caratteristica in un punto di forza del suo drumming.


Anche per questo il set di Ivan Ciccarelli è molto particolare, perché unisce alla batteria tradizionale un insieme di percussioni.
Ivan Ciccarelli è anche un eccellente didatta. Lo abbiamo visto in azione al Percfest 2011 di Laigueglia, dove ha tenuto una clinic seguita anche da molti spettatori non batteristi. In questa occasione ha eseguito un solo, di cui pubblichiamo un estratto.
Nel video si nota benissimo la particolare tecnica di Ivan, che usa contemporaneamente batteria e percussioni in modo originale, ma funzionale.

Video:

Adios a Luis Abreu

Written by Gian Franco Grilli. Posted in Musicians, News & Events

Lo scorso 17 aprile è scomparso all’Avana all’età di 73 anni il percussionista- cantante Luis Abreu Hernández, uno dei quattro fratelli che nel 1963 fondarono Los Papines, il gruppo cubano di voci e percussioni più famoso al mondo, che tra l’altro condivise la scena con le orchestre di Mongo Santamaría, Ray Barretto, Tito Puente e altre big band nordamericane.

Anche Luis come gli altri suoi fratelli aderiva alla società segreta Abakuá, una sorta di associazione di mutuo soccorso molto rispettata a Cuba e di cui era simpatizzante anche Chano Pozo, il quale come rumbero andava spesso al barrio habanero Los Pocitos, dove sono cresciuti i quattri piccoli percussionisti. Los Papines nel 1977 andarono a suonare New York, e sono infatti ricordati anche come i primi artisti cubani a rompere l’embargo musicale degli Stati Uniti verso l’isola caraibica.

La foto di questo articolo è stata scattata nel 2010, l’ultima volta che chi scrive ha incontrato il gruppo. Ora, dopo la scomparsa di Alfredo, Ricardo e Luis, dei quattro storici fratelli rumberi resta in vita solo Jesús, direttore della formazione, che continua l’attività con l’inserimento di alcuni artisti sempre della stirpe Abreu.

 

Alfredo Golino, Clinics & Session Drumming

Written by Alfredo Romeo. Posted in Musicians, News & Events

Uno dei migliori batteristi italiani sarà impegnato a maggio in una serie di incontri didattici in giro per la Penisola. Domenica 6 maggio Drumsportal.com organizza un incontro che si terrà presso il Black Rose in via delle Scienze 2 a Rieti, con inizio alle 16, durante il quale si parlerà di: assolo di batteria; esecuzione di brani nei vari stili (pop, funk, fusion);  preparazione all’attività live e allo studio di registrazione; didattica (quali metodi utilizzare e come utilizzarli); suono (accordatura, pelli, ecc.). La durata sarà di tre ore circa e l’ingresso è di 15 euro. Info e prenotazioni: info@drumsportal.com; www.drumsportal.com. Tel. 338 2835211 (Yuri).

Il giorno seguente Alfredo Golino sarà protagonista del primo appuntamento di un nuovo corso di studi, Session Drumming, organizzato e presentato da Batteria Drumming School di Roma: una serie di appuntamenti periodici con i maggiori esponenti del session drumming internazionale. Non una semplice demo, ma un’approfondita lezione di cinque ore a numero chiuso (massimo 15 allievi), tenuta presso lo studio di registrazione professionale Hemiola di Roma (www.hemiola.it). Una lezione incentrata sul rapporto del batterista con le figure tipiche di una seduta di registrazione (fonico, produttore e artista). L’esperienza sarà arricchita dall’opportunità di mettere in pratica gli insegnamenti su di un set microfonato a regola d’arte. Appuntamento il 7 maggio dalle 15 alle 20. La prenotazione è obbligatoria. Info e prenotazioni: 06.51.92.238; info@batteriaschool.com.

Alex Acuña & BOMAP

Written by Alfredo Romeo. Posted in Musicians, News & Events

La BOMAP di Bologna, importatrice per l’Italia del marchio di percussioni Gon Bops, presenta due clinic didattiche di batteria e percussioni con il maestro Alex Acuña, musicista del quale si ricordano, tra le tante, le collaborazioni con i Weather Report ai tempi di Heavy Weather, con Paul McCartney e Chick Corea.
Il primo appuntamento didattico si terrà il 2 maggio presso Musicbeat di Salerno (per info: 089.6307064). La seconda clinic, il 3 maggio, è invece organizzata da BOMAP e Jolly Music Store in collaborazione con le sedi di Milano, Brescia e Mantova della neonata European Music Academy (EMA) a Curtatone (MN) presso il locale Biergarten. Si prega di prenotare entro il 2 maggio mandando una mail a info@sonummusicschool.com. Il prezzo del biglietto è di 35€.

Rush – Il Nuovo Singolo

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Musicians

Si chiama Headlong Flight, ed è il primo singolo dei Rush tratto dal nuovo Clockwork Angel, il ventesimo CD della lunghissima carriera della band canadese, previsto in uscita per il 12 giugno. Il brano è nato come traccia strumentale da una jam avvenuta nello studio di Geddy Lee, in una pausa del Time Machine Tour. Il titolo originale era Take That Lampshade Off Yo Head!, e solo in seguito Neil Peart ha aggiunto il testo relativo cambiando anche il titolo. L’atmosfera è abbastanza heavy e riporta alla mente gli album degli anni novanta come Counterparts. Clockwork Angel è prodotto da Nick Raskulinecz (Foo Fighters, Deftones), che aveva già lavorato insieme alla band canadese per Snake & Arrows (2007). Non ci resta che ascoltare e… aspettare.

Headlong Flight – Official Lyric Video

Goodbye Levon Helm

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Musicians

Il mondo del rock n roll ha perso un altro dei suoi grandi interpreti. Levon Helm, storico batterista della formazione The Band, è morto il 19 Aprile all’età di 71 anni dopo una lunga battaglia (iniziata nel 1998) combattuta contro un male incurabile. Proprio nello scorso weekend, The Band è stata inserita nella Rock And Roll Hall Of Fame, ma Levon non ha potuto partecipare alla cerimonia per le sue condizioni di salute molto critiche. Helm aveva preso parte alla storica edizione del festival di Woodstock, ha venduto milioni di dischi ma è morto quasi in povertà. Polistrumentista, Levon Helm cantava anche numerosi brani del repertorio di The Band e aveva avuto anche una carriera come attore partecipando a numerosi film e telefilm. Levon ha inoltre pubblicato diversi lavori come solista, vincendo anche un Grammy nel 2008 come miglior album di folk tradizionale per il suo CD Dirt Farmer, a testimonianza del suo talento e delle sue incredibili capacità artistiche. Levon Helm era anche noto per possedere un bellissimo studio di registrazione, che è possibile ammirare in molti dvd, tra i quali, per esempio,  Groove Alchemy di Stanton Moore; uno studio che ha ospitato innumerevoli registrazioni di molti grandi artisti. Goodbye Levon… Rest in Peace…

Late Show with David Letterman on 7/9/09

Life Is A Carnival

Giuseppe Girolamo: il miglior batterista italiano

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, News & Events

La notizia ufficiale ha spezzato l’ultimo tenue filo di speranza. Il riconoscimento del cadavere di Giuseppe Girolamo, il batterista pugliese scomparso nel naufragio della Costa Concordia, porta alla luce la sua storia, terminata con un gesto di generosità estrema.

Giuseppe, classe 1981, di Alberobello, diplomato bassista al conservatorio con la passione per la batteria. Come musicista fa l’inevitabile gavetta, locali, serate e un certo successo con una cover band degli Afterhours. Il 4 dicembre 2011 arriva la svolta, viene chiamato nell’orchestra della grande nave da crociera per uno dei suoi primi incarichi da batterista professionista.

Al momento dell’incidente sta suonando nella sala ristorante, dopo lo schianto si porta insieme ai compagni sul ponte 3 dove, dopo quasi un’ora, iniziano le procedure di evacuazione. Giuseppe, che non sa nuotare, al momento di imbarcarsi sulla scialuppa di salvataggio lascia il suo posto a un bambino che si trova da solo sul ponte della nave. Lo vedono per l’ultima volta sul ponte 4, con un giubbotto salvagente.

La sua storia è un esempio per tutti. “Dovete raccontare di questo ragazzo” ci sprona Tullio De Piscopo. Persino i Dream Theater lo ricordano al concerto di Milano: il cantante James LaBrie gli dedica la canzone “The Spirit Carries On” dicendo: “Un grandissimo fan dei Dream Theater, un Italian Dreamer. Era il batterista della band della nave da crociera. Questo ragazzo ha compiuto il sacrificio estremo: era già sulla scialuppa di salvataggio, ma è sceso per far posto a un bambino salvandogli la vita. E non si è fermato lì, è tornato dentro la nave per cercare di salvare altre persone. Vogliamo ricordare questo ragazzo, Giuseppe, e vogliamo che la prossima canzone lo raggiunga, spero che tu la possa sentire, perché hai compiuto un enorme atto di coraggio”.

Ai suoi famigliari, alla fidanzata, agli amici e ai colleghi che lo hanno disperatamente cercato lanciando messaggi ovunque, va il cordoglio e la solidarietà di Drumset Mag.

Satomì, questo è il soprannome di Giuseppe Girolamo, se n’è andato il 13 gennaio con un atto di ordinario eroismo e straordinaria generosità. Con lui, ne siamo certi, abbiamo perso il miglior batterista italiano.

Trio Bobo: Fast Boulitch – Video Live Inedito

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians

Teatro della Gioventù di Genova, location logisticamente ottima, suono della sala magnifico. Studio mobile in sala per effettuare le registrazioni live.

Quale migliore occasione per provare a registrare anche alcuni brani per il nuovo album?
Faso è reticente, Alessio Menconi entusiasta, Christian Meyer è stanco e dice “fate di me quello che volete”.
Si inizia a suonare nel primo pomeriggio e scatta la magia.

Si accendono i registratori e si lavora come se si fosse in studio.
“Ferma qui”.
“Ora ripartiamo, si fa un insert”.
Gli  ingegneri del suono si mettono le mani fra i capelli, come si possono unire due segmenti suonati senza il click?
L’adrenalina cresce e il Trio Bobo dà il massimo con un timing che ha dell’incredibile.
“Alessio – spiega Christian –  ci dà una grande sicurezza: sappiamo che qualunque cosa suoni alla fine si ritroverà sempre spaccato sul tempo”.

“Ragazzi, bisogna andare via”, interrompe Federico il manager.
Incontro con il pubblico alla Fnac proprio mentre le registrazioni filano al massimo.
Vai alla libreria, incontro, intervista, ritorna, riprendi a suonare, stop, cena, concerto. Uffa, manco i Rolling Stones hanno questi ritmi.

Alla sera, concerto con registrazione audio e video in full hd.
Alessandro il promoter si frega le mani, teatro sold out, un bel colpo d’occhio. La presentatrice sa come catalizzare l’attenzione, specie quella dei maschi.
Il concerto è come la registrazione del pomeriggio: impeccabile. Molti inediti. Riprese audio e video all’altezza. Adrenalina sempre su. Ovazione finale.

Un giorno tutto questo sarà su cd e blu-ray.
E via, di corsa a casa e poi in tour con Elio, senza fermarsi. Il Teatro della Gioventù, in stile razionalista, ci ricorda gli scrittori futuristi; provo a scimmiottarne lo stile scrivendo un articolo che corre d’un fiato. FT Marinetti non avrebbe messo la punteggiatura, ma lui era un maestro, come i tre del Trio Bobo. Fasomenconimeyer.

Il Video Inedito Live in Full HD: Trio Bobo – Fast Boulitch (Christian Meyer on Drums, Faso on Bass, Alessio Menconi on Guitar)

Righi & Macelloni in clinic

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, News & Events

La Evans, distribuita in Italia da Bode Srl, presenta da fine aprile il tour congiunto di due insegnanti che fanno parte del circuito Scuderie Capitani, Federico Righi e Giacomo Macelloni. Il primo appuntamento è per il 21 aprile al Music Street sale prova, via Masaccio 12/B Lugnano di Vicopisano (PI).
Federco Righi, turnista e insegnante abilitato del metodo Scuderie Capitani, ha suonato con Cesareo (Elio e Le Storie Tese), Rob Lopez, Alessio Menconi, AFO 4, Lindbergh, Zuper trio, Walter Martino e si è esibito nel Drum Ensemble per il gran finale dell’edizione 2011 di Batterika, a Roma. Endorser Ludwig, Ufip, Pro Mark ed Evans, insegnante presso Officina della Musica di Portoferraio e Crossroad di Piombino.
Giacomo Macelloni, a sua volta insegnante abilitato Scuderie Capitani, ha suonato con Prozac+, SuperB, Sick Tamburo, RHumornero, Ottavo Padiglione, Bobo Rondelli, Petra Magoni, Mario Reyes (Gipsy Kings). Insegnante presso Accademia di batteria di Pontedera, è endorser Ufip, Evans e Pro Mark.

Versatilità e creatività

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, News & Events

Sabato 21 aprile alle 16.00, clinic di batteria a ingresso gratuito sul tema Versatilità e Creatività con Dario Esposito presso il CDM, Centro Didattico Musicale, via delle Egadi 42, Roma.

Dario Esposito a 7 anni inizia a studiare pianoforte e dai 14 anni si cimenta con la batteria, cominciando ben presto a fare concerti con diverse band rock e blues. Nel corso degli anni ha studiato batteria con i più grandi professionisti italiani e nelle più importanti scuole della capitale, tra cui l’Università della Musica.
Le sue collaborazioni variano tra i generi più disparati, con un esperienza live che va dai piccoli cub ai grandi concerti negli stadi o negli auditorium in Italia e all’estero. Tra le esperienze più importanti il gruppo storico del rock progressive italiano Il Baletto di Bronzo, Federica Baioni 4tet, Milagro Acustico, Dario Bandiera, Iseiottavi e molti altri. Da sempre attivo nell’ambito didattico, ha scritto un metodo in tre volumi, Keep Grooving, e insegna da cinque anni presso il CDM di Roma.
La clinic di batteria che Dario propone si basa sull’importanza di essere musicisti versatili e allo stesso tempo creativi e in grado di sperimentare. Esposito suonerà brani di stili differenti, per sottolineare l’importanza della conoscenza di diversi linguaggi musicali. Si parlerà anche di  tecnica di base e di come gestire le dinamiche. Inoltre si approfondiranno concetti legati all’importanza del suono e verranno suggeriti differenti metodi per coltivare la propria creatività.
Come detto, l’ingresso è gratuito, ma i posti sono limitati, quindi è consigliata la prenotazione telefonando al n. 06 87190041.
www.centrodidatticomusicale.it
www.darioespsosito.com

Vinnie Goes To Paiste

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Musicians, Tools

Ora è ufficiale… La notizia era nell’aria già da diverso tempo sin da quando hanno iniziato ad apparire i primi video su Youtube in cui, con grande sorpresa di tutti, non c’era più traccia di quei piatti Zildjian che da sempre hanno contraddistinto la carriera del grandissimo Vinnie Colaiuta. Al loro posto si vedevano dei “misteriosi” piatti (alcuni dei quali erano dei prototipi) con un logo ben conosciuto che però si leggeva a fatica: P… P… Paiste! Da quel momento in poi le voci e le speculazioni si sono susseguite in maniera incessante, sino all’arrivo del comunicato ufficiale del produttore di Nottwill: Vinnie Colaiuta ha ufficialmente firmato ed è ora un endorser Paiste a tutti gli effetti. Un gran colpo di mercato, forse il più grande degli ultimi anni. Ecco il testo integrale della news ufficiale, ed ecco le prime foto ufficiali e il primo video in cui Vinnie parla della sua scelta:

Ecco nei dettagli il set-up Set-up usato da Vinnie per il tour di Sting nella primavera del 2012:
22″ Formula 602 China prototype, 15″ Formula 602 Medium Hi-Hat prototype, 8″ Signature Reflector Splash, 20″ Formula 602 Thin Crash,  10″ Signature Reflector Splash, 18″ Formula 602 Thin Crash, 24″ Formula 602 Medium Ride prototype, 18″ Alpha Medium Swiss Crash, 22″ Formula 602 Thin Crash prototype.

Sergio Is Back

Written by Alfredo Romeo. Posted in Musicians

Sergio Bellotti, batterista pugliese da anni docente del prestigioso Berklee College of Music di Boston, è di nuovo in Italia per una serie di clinic all’insegna della didattica mada in U.S.A.

L’artista, ormai statunitense d’adozione, sarà il 16 aprile a Sassari, Palestra Progetto Sport Sassari (via Siotto Pintor 2M); per contatti: Elena Secci (secci.elena@gmail.com; +39 3491600721). Il 17 aprile tappa a Cagliari, GM Drum School Sardegna, Foxi Studio (Quartu), via Cipro 39. Per contatti: Elena Secci (secci.elena@gmail.com; +39 3491600721).

Il 19 appuntamento a Trani (BA), alla Scuola sul mare di Agostino Marangolo (via Nicola De Roggiero 50); info: tel. 0883.48.28.97; 366.981.36.49. www.scuolasulmare.com

Il 20 tappa alla GM Drum School/Eureka Circolo (via Gandolfino da Roreto 1, Roreto di Cherasco, Cuneo); info: tel. 0172 499084. Responsabile Sara Malandrone info@saramalandrone.com.

Sergio Bellotti sarà poi protagonista del primo KOSA Italy, campus intensivo dell’organizzazione didattica fondata e diretta da Aldo Mazza, che avrà luogo dal 21 al 23 aprile nella sede di Torino della GM Drum School (via Valprato 68); info: +39 3393875567; www.gmdrumschool.com; aldo@kosamusic.com

Vinnie Colaiuta Goes To Ludwig

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Musicians

Come già anticipato il 15 marzo su queste pagine, ci sono grosse novità per quanto riguarda gli endorsement relativi al grandissimo Vinnie Colaiuta. Sebbene manchino ancora i comunicati ufficiali dei singoli produttori, è ormai praticamente certo che Vinnie userà in esclusiva i set prodotti dalla Ludwig, visto che il link relativo appare sul sito ufficiale del batterista di Brownsville. Vinnie ha fatto visita alla sede del colosso americano non appena terminato il tour con Sting. Nulla è ancora stabilito per ciò che riguarda Paiste. Non appena avremo news ufficiali sarà tutto on line.

La prima foto Vinnie/Ludwig viene proprio dalla pagina Facebook ufficiale della Ludwig.

Christian Meyer: a Lezione da Enrico Lucchini (Drumset Mag n.1 Aprile 2012)

Written by Marco Volpe. Posted in Musicians, Paper2Media, Tutorial

Molti batteristi della zona di Milano della generazione che oggi ha fra i quaranta e i sessant’anni hanno un comune denominatore: hanno studiato con lo scomparso batterista Enrico Lucchini, uno dei primissimi in Italia ad aver in parte rinunciato a una carriera concertistica di successo per dedicarsi principalmente alla didattica.

Negli esclusivi video collegati a questo breve articolo potrete osservare Christian Meyer eseguire da par suo alcuni degli esercizi che era solito studiare da ragazzo, quando andava a lezione con il maestro Enrico Lucchini (tutti gli esercizi proposti sono trascritti nel primo numero di Drumset Mag).

Davanti alla telecamera Christian non si è risparmiato e ha voluto parlare anche degli insegnamenti ricevuti dal grande didatta piemontese a proposito del movimento da usare per suonare il piatto swing.

In questo secondo video il batterista di origini svizzere non manca invece di consigliare ai giovani appassionati di oggi una tecnica purtroppo attualmente un po’ trascurata quale quella del press roll.

Tutorial, Christian Meyer: libri e dischi consigliati

Written by Marco Volpe. Posted in Musicians, Paper2Media, Tutorial

Nella bella casa di Christian Meyer, una cascina ristrutturata immersa nel verde alle porte di Milano, tra uno spaghetto, svariati cd (e altrettanti vinili!) e un pad abbiamo iniziato a parlare di Lucchini e dei suoi insegnamenti. Da grandi appassionati quali entrambi siamo, il discorso poi è andato a toccare numerosi altri argomenti riguardanti la musica e la batteria, culminati con una serie di consigli di lettura e di ascolto.
Eccovi, in due video, qualche scorcio di quella bella serata. Buona visione

I dischi

Rubrica Fame: Alex Marchisone

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

Ospite della prima puntata di “Fame”, la rubrica che la rivista Drumset Mag dedica ai giovani batteristi destinati a una brillante carriera, è Alex Marchisone. Originario di Vigone, poco più che ventenne, Alex suona con la band Katchupa e nel musical Divina. Ha lavorato in RAI per la trasmissione Trebisonda, oltre a militare attualmente in molti altri progetti.

Marchisone non proviene da una famiglia di musicisti, ma ha iniziato prestissimo, intorno ai quattro anni, ispirato probabilmente dai batteristi visti in tv. Intorno ai sei anni Alex Marchisone ha iniziato a prendere lezioni. Ha studiato per otto anni con Roberto Testa (Vanoni, De Gregori), quindi due anni al CPM di Milano, dove ha studiato anche musica d’insieme, teoria, armonia, ma soprattuto batteria con Walter Calloni e Maxx Furian. Quindi ha preso lezioni private prima con Elio Rivagli e, da poco, con Lele Melotti.I suoi batteristi di riferimento sono Tony Williams (“per la totale genialità, l’inventiva sul fraseggio e lo swing”) e poi una serie di mostri sacri come Steve Jordan, Jeff Porcaro, J.R. Robinson: tutti con un grande groove. Ognuno con le proprie caratteristiche e con una musicalità estrema, totale”.

Nel video allegato Alex si destreggia con grande disinvoltura sullo shuffle del brano “One for Cann”.

 

“Pagano”: analisi stilistica di Lorenzo Petruzziello

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media, Tutorial

In questo articolo, e nel video collegato, Lorenzo Petruzziello analizza il brano “Pagano”, tratto dal cd Cicciput di Elio e le storie tese (2003), un pezzo dalla divisione metrica tutt’altro che semplice. La trascrizione di “Pagano”, come anche di “Parco Sempione“, commentate dallo stesso Christian Meyer, le trovate sul n. 1 di Drumset Mag, in edicola ad aprile.
Elementi distintivi sia dei brani più ‘semplici’ che di quelli più ‘elaborati’ suonati da Christian Meyer sono la rilassatezza, il groove, la finezza e soprattutto la padronanza del timing tipici del suo personalissimo stile musicale. Non fa eccezione “Pagano”, brano da cui sono sempre stato affascinato per come viene affrontata la divisione metrica: è un 5/4 + 5/4 + 3/4 o, come qualcun altro preferisce definirlo, un 13/4, a una velocità che si aggira intorno ai 235 bpm.
Consiglio a tutti di studiare attentamente questo brano per rendersi presto conto di quanto spesso e velocemente cambino le parti al suo interno. Inoltre è un ottimo esercizio per chi voglia imparare ad affrontare tempi dispari complessi, e a sincoparli al massimo.
La trascrizione che trovate sulla rivista riguarda la parte iniziale del brano; dopo una intro di ottoni (che ci ricordano i vecchi film sull’impero romano), c’è un fill di due battute in 5/4. Segue un groove che accompagnerà quasi tutto il brano. La cosa che balza alle orecchie e agli occhi è che lo hi-hat non esegue una figurazione regolare, ma sincopata, che gioca con cassa e rullante.

 

Lo stesso dicasi al minuto 0,33 del brano, dove Christian suona la campana del piatto (ride bell). Da notare le ultime tre battute trascritte, in cui Meyer sposta il rullante sul battere della seconda battuta, dopo aver marcato i due colpi in levare di cassa con all’unisono ride e hi-hat con il piede, per poi accentare gli obbligati della penultima battuta sul levare del terzo e del quinto movimento.
In conclusione, molti batteristi potrebbero suonare un simile tempo articolato, soprattutto musicisti provenienti dal progressive, ma Christian Meyer anche questa volta è riuscito a dare qualcosa in più, quella classe e quella raffinatezza che dipendono probabilmente dalla sua esperienza e dal suo gusto per il jazz.

Terri Lyne Carrington, le impressioni di un collega

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

In questo articolo, collegato all’intervista a Terri Lyne Carrington pubblicata sul n. 1 di Drumset Mag in edicola ad aprile, l’ottimo batterista e nostro collaboratore Emanuele Smimmo ci racconta qualcosa sulla sua bravissima collega. Emanuele è autore delle trascrizioni che trovate nella rivista, che riproponiamo a fine articolo per una maggiore fruibilità da parte di tutti. Chiude l’articolo  un video ripreso nel corso del festival Tokyo Jazz 2010 in cui Terri Lyne Carrington è impegnata dal vivo con le sue bravissime compagne della band Mosaic Project, nome del suo ultimo, premiatissimo cd. Ecco il racconto di Emanuele.

“Nell’autunno del 1992 un amico pianista mi invitò a casa sua per sentire il cd di un pianista per me allora senza identità, Mitchell Forman, chiedendomi di prestare particolare attenzione allo stile del batterista e al modo in cui aveva suonato le diverse parti intricate di alcuni brani, adottando soluzioni inusuali. Eravamo nel pieno boom della musica fusion (jazz elettrico e simili) e questo cd, come tanti altri che venivano sfornati dalle diverse etichette presenti sul mercato, rispettava la tendenza del periodo, pur mostrando una grande poesia e una particolare attenzione per l’estetica.
Rimasi subito affascinato dall’eleganza e la raffinatezza che trasparivano dalla batteria, oltre alla grande padronanza dello strumento che colpiva immediatamente già al primo ascolto. Un sound deciso, impeccabile e di grande maturità, originale, moderno, nuovo e intrigante allo stesso tempo.

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