Drumset Mag & Sonus Factory – Scholarship 2012 per il Bachelor of Music (Hons) Degree in Popular Music Performance

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in News & Events

Drumset Mag in partnership con Sonus Factory presenta la Scholarship (Borsa di Studio) del valore di € 500,00 per 2 BATTERISTI.

Questo premio, basato sul merito, offre a potenziali studenti di batteria la possibilità di avere uno sconto sulla quota di iscrizione annuale al Corso Universitario Inglese di Bachelor of Music (Hons) Degree in Popular Music Performance con data di inizio a Gennaio 2013.

Come partecipare – Termini e Condizioni

  • Registra un Video di massimo tre minuti di un una tua performance di assolo.
    E’ possibile anche utilizzare una base musicale, ma è necessario assicurarsi che la tua performance sia chiaramente ascoltabile sopra la base.

    L’intera performance deve essere continua e con inquadratura fissa e non deve essere applicato alcun taglio o post-produzione. Il video deve essere caricato in risposta al video qui sopra embddato, che è pubblicato sul canale YouTube di Sonus Factory
  • Invia la tua Bio a drumset.scholarship@sonusfactory.com
  • Ogni candidato può inviare una sola richiesta; in caso di ricezione di richieste multiple dallo stesso candidato, farà fede la prima richiesta ricevuta e saranno scartate tutte le successive.
  • La Scholarship è riservata esclusivamente a chi ha almeno 18 anni.

Attenzione: Sarai giudicato in base alla tua capacità dimostrata nel video della tua performance, ed in base alla tua bio.
La qualità tecnica del video non sarà giudicata.

Scadenza

Le richieste possono essere inviate entro e non oltre le ore 24 di Giovedì 6 Dicembre 2012.

I vincitori della borsa di studio verranno avvisati entro il 10 Dicembre 2012.

Con la richiesta della Scholarship, il candidato dichiara di accettare tutti i termini e condizioni di partecipazione sopra riportate.

Virgil Donati In Clinic

Written by BOB Baruffaldi. Posted in News & Events

Lo scorso lunedì 5 novembre si è svolta a Roma la clinic del batterista australiano Virgil Donati. Virgil è uno dei più grandi innovatori dello strumento e ha spinto le soglie fisiche e concettuali della tecnica fino a un livello che tuttora resta inarrivabile per chiunque. L’evento ha avuto luogo nell’Auditorium della Fonderia Delle Arti, con un buon successo di pubblico che è accorso numeroso per assistere alle evoluzioni del nostro eroe. La clinic è stata abbastanza particolare, proprio perchè Virgil ha concesso molto poco allo spettacolo, e ha preferito privilegiare l’aspetto didattico. Prima di suonare il primo (e unico) brano della serata, Virgil ne ha spiegato i contenuti e la struttura, coinvolgendo immediatamente il pubblico a scandire con le mani la sequenza di 4/4 + 5/8. Dopo l’esecuzione completa del brano, Virgil ha preferito suonare una serie di piccoli soli, piuttosto che suonarne uno lunghissimo, analizzando e dimostrando le caratteristiche tecniche dei brevi soli che ha eseguito con grande precisione e incredibile efficacia. Tutto era basato su una serie di appunti ed esercizi distribuiti a tutti i partecipanti, che hanno così potuto seguire anche visivamente ciò che veniva eseguito. La clinic si è chiusa con una piccola parte dedicata alle domande del pubblico, e con i ringraziamenti di Virgil, che ancora una volta ha dimostrato l’incredibile statura artistica e profondità concettuale che lo rende ancora invavvicinabile da chiunque, e che ogni volta sembra allontanarlo ancora di più da tutto e da tutti, rendendolo a tutti gli effetti un extra terrestre seduto alla batteria. Un ringraziamento va a Maurizio Boco e alla Fonderia Delle Arti che ci ha ospitato, mettendoci nelle migliori condizioni per svolgere al meglio il nostro lavoro.

Foto di BOB Baruffaldi

Ohio Rocks To The Big Beat

Written by BOB Baruffaldi. Posted in News & Events

Lo scorso 21 ottobre, un grande numero di batteristi provenienti dal midwest degli Stati Uniti,  si è riunito presso la Lake Catholic High School di Mentor (Ohio), per cercare di entrare a far parte del Guinness World Record. Il Big Beat, sponsorizzato dai drum store indipendenti del Nord America, ha come obiettivo quello di far suonare contemporaneamente lo stesso beat al più grande numero di batteristi. Il Big Beat è un evento benefico organizzato in diverse città degli Stati Uniti, ed è stato creato per dare supporto ai programmi di musica nelle scuole locali. Ogni partecipante paga infatti una tassa d’iscrizione, ed è invitato a fare una donazione. I più grandi produttori di strumenti donano i loro prodotti, e fino a oggi sono stati raccolti 30.000 dollari con questo tipo di eventi. Quest’anno erano presenti più di 100 batteristi al Big Beat di Mentor, e l’evento è stato presentato da Rick van Horn, lo storico ex editore della rivista Modern Drummer.

Per maggiori informazioni sull’evento tenuto il 21 ottobre: stebaldrums.com/bigbeat.php

Meinl Construction Kits

Written by Antonio Gentile. Posted in Factory News, Tools

Il fai da te arriva anche nel catalogo della Meinl Percussion. Due nuovi kit di assemblaggio permettono infatti da oggi di realizzare a casa propria due strumenti: il bongo cajon ed il cajon. La confezione si chiama Make Your Own Bongo Cajon oppure Make Your Own Cajon e contiene tutte le parti necessarie all’assemblaggio di questi strumenti, la lista degli attrezzi necessari e  un libretto di istruzioni in sette lingue, incluso l’italiano. Entrambi gli strumenti sono in legno di betulla, abbastanza semplici da realizzare per chiunque abbia un minimo di dimestichezza con il bricolage. Le parti in legno sono grezze e possono essere finite a gusto dell’utilizzatore finale usando cere, olii naturali o sintetici, vernici più o meno colorate e chi più ne ha più ne metta, lasciando libero spazio alla fantasia e alla creatività.

Vater Daniele Pomo Signature

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Factory News, Tools

La Vater ha presentato le nuove bacchette signature firmate da Daniele Pomo. Le bacchette si basano sul modello 5B, e hanno una lunghezza di 16″, e un diametro di .605″, mentre la punta è a forma di ghianda. Accanto alla firma del batterista italiano, si trova il logo della band RanestRane, di cui è il leader. Da otto anni insegna presso il Saint Louis Music Institute di Roma, con il ruolo di coordinatore della sezione di batteria pop-rock; è anche supervisore della sezione di batteria presso la sede Saint Louis di Brindisi. Danny, oltre a Vater, è endorser dei marchi Premier e Meinl, tutti distribuiti da Master Music.

www.master-music.it

Drumset Mag n. 7 – Novembre 2012: Il Menù

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in News & Events

Spotlight: Mike Portnoy

Da quando il suo cammino si è allontanato da quello della sua creatura, i Dream Theater, Mike Portnoy ha registrato otto album ed è stato in tour con 12 formazioni diverse!

Lo ha incontrato per noi Edoardo Sala prima del concerto milanese della sua band (relativamente) più influenzata dal pop, i Flying Colors.

Sul nostro sito Edoardo spiega e suona per voi alcuni dei grooves più intriganti del primo, omonimo album della band.

 

Mike Portnoy – I grooves dei Flying Colors

Written by Edoardo Sala. Posted in Paper2Media, Tutorial

Una delle nuove creature di Mike Portnoy, protagonista della cover story di Drumset Mag di novembre 2012, sono i Flying Colors, band messa su insieme ai fratelli Morse. “Con i Flying Colors abbiamo forti influenze pop – racconta Portnoy nell’intervista pubblicata sul nostro mensile – al contrario dell’heavy metal moderno in cui ci siamo cimentati con gli Adrenaline Mob”. Con questa band Portnoy impiega praticamente lo stesso set che usa con i Transatlantic: cassa singola con doppio pedale, tre tom e due floor. Non mancano i tempi dispari tanto cari al batterista di New York, né le sorprese, a partire dalla bluesy “Fool in My Heart” – cantata quasi interamente dallo stesso Mike con risultati soddisfacenti – alla moderna “Shoulda Coulda Woulda”, per passare a momenti fortemente influenzati da Deep Purple – l’opener “Blue Ocean” – o dai Beatles, nei brani centrali del disco.

Gianni Belleno – Nella Sala Vuota

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

A Gianni Belleno si deve il primo lungo solo registrato nel nostro paese, nell’album Concerto Grosso per i New Trolls, pubblicato nel 1971. Il disco è un album-manifesto del rock sinfonico, realizzato in collaborazione con il maestro Luis Enriquez Bacalov, in seguito premio Oscar per le musiche del film Il Postino.
L’album, tanto popolare da superare il milione di copie vendute, contiene anche una lunga improvvisazione, chiamata “Nella sala vuota”. “Dovevamo riempire la facciata B del Concerto grosso – ricorda Belleno – e la casa discografica ci disse: “O ci date qualcosa entro stasera o mettiamo un narratore che spiega com’è nato il concerto e come avete fatto”. Noi ci siamo chiusi in sala, abbiamo preso un pezzo, “Il sole nascerà”, e lo abbiamo allungato per venti minuti. Nel pomeriggio lo abbiamo registrato in diretta alla prima, con l’assolo di batteria, tutto improvvisato”. Dal vivo con la sua band UT – Uno Tempore, Gianni Belleno ripropone quello storico solo. Eccone un estratto video, esclusivo per Drumset Mag, tratto da un’esibizione live di questa estate (2012).

Billy Gladstone: Parla Chet Falzerano

Written by Davide Merlino. Posted in Paper2Media

Batterista e storico dello strumento di fama internazionale, Chet Falzerano in questo video collegato alla rubrica Unorthodox Behaviour di novembre 2012 ci parla di un personaggio davvero fuori del comune. Billy Gladstone non è stato infatti solo uno dei migliori specialisti del rullante (a detta, tra gli altri, di Buddy Rich), ma anche un geniale inventore e costruttore (di interi drum set, rullanti e pad da allenamento). Buona visione.

I grooves di Nick Menza

Written by Edoardo Sala. Posted in Paper2Media, Tutorial

Il 14 luglio 1992 esce per Capitol Records Countdown to Extinction dei Megadeath, disco che guadagnerà ben due dischi di platino, una nomination ai Grammy Awards nel 1993 e – cosa unica in campo heavy metal – il riconoscimento dallo Humane Society‘s Genesis Award. Alla batteria Nick Menza, nato in terra tedesca, a Monaco, nel 1964 dal noto sassofonista e compositore Don Menza. Nei suoi dieci anni di Megadeth, Nick diviene famoso per la potenza dei suoi groove e per il mastodontico setup montato sul Greg Voelker Rack System, sistema tubolare già usato in precedenza da artisti quali Aldridge, Joe Franco e Rod Morgenstein. In questo video, collegato all’articolo pubblicato sul numero di Novembre 2012 di Drumset Mag, l’esecuzione dei grooves di Countdown to Extinction (le partiture le trovate sulla rivista).

El Peje

Written by Gian Franco Grilli. Posted in Musicians, Paper2Media

Intervistato su Drumset Mag del novembre 2012, Juan Carlos Rojas Castro, classe 1962, nel mondo musicale conosciuto è come El Peje (pesce di mare). Viene da Caibarién, vicino a Villa Clara, Cuba, e ha iniziato la professione con l’Orchestra di Musica Moderna di Santa Clara, per approdare nel 1988 con l’Orchestra Internazionale di Varadero diretta dal maestro Carlos Tarafa. Nel 1992 fu scelto per una tournée in Giappone con una formidabile orchestra di Todas Estrellas in cui spiccavano nomi come Tata Güines, Enrique Jorrín, Frank Emilio, Armando Romeu, Mario Romeu, Omara Portuondo, Carlos Embale e Los Papines. Nel 1995 ha sostituito per alcuni mesi Calixto Oviedo, batterista di NG La Banda di Josè Luis Cortés, e nel 1996 ha suonato con il flautista Orlando Valle «Maraca» in numerosi festival jazz in Europa. Con «Maraca» ha poi suonato nei primi anni del nuovo secolo in una sezione ritmica con Tata Güines, Changuito e Giovanni Hidalgo. La sua notorietà di batterista è legata soprattutto a Chucho Valdés. Nel video collegato a questo articolo lo vediamo impegnato proprio con gli Afrocuban Messengers del pianista cubano.

Dado Sezzi – Percussioni Estreme, dai Sadist a Moana Pozzi

Written by Mario A. Riggio. Posted in Musicians, Paper2Media

Nella carriera di un musicista possono accadere cose strane. Dado Sezzi non fa eccezione e può anche vantare una collaborazione (musicale) con Moana Pozzi.
Era il 1985 e Moana, non ancora attrice cinematografica, faceva spettacoli cantando in playback su basi musicali. Dado viene chiamato a fare un turno nello studio genovese dei fratelli Canepa, per registrare le percussioni sul brano “Nuda” di Mina. “Era un pezzo latin-samba arrangiato da Marco Canepa – ricorda Dado – ho registrato in breve tempo congas e qualcos’altro. In tarda mattinata è arrivata lei, occhiali scuri e autista a seguito”. Non erano ancora i tempi del digitale e di autotune. “C’è voluta tutta la perizia di Marco per intonare Moana – continua – l’ha fatta cantare più volte allo stesso modo e ha intonato tutto ruotando il nastro a mano”.
Altra esperienza particolare è stata quella con i Sadist, la metal band con cui ha registrato un album e suonato dal vivo come ospite. Qui di seguito un esempio di percussioni metal registrato dal vivo con i Sadist di fronte al grande pubblico dell’Arena del mare di Genova. (video prodotto da Mario A. Riggio / Nadir Music / Ufip)

Uno stralcio del progetto a cui Dado tiene di più: il duo con il chitarrista Giangi Sainato.

Ma alla fine, com’è andata con Moana Pozzi? Risponde Dado: “Non credo di avere mai ascoltato il risultato finale, né ho mai più rivisto la cantante, se non al cinema”.

Max Castlunger

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Musicians, Paper2Media

Folgorato a 16 anni dall’incontro con le percussioni complice il cugino (oggi suo principale collaboratore Emanuel Valentin), Max Castlunger ha da allora iniziato a cercare e collezionare strumenti. Dopo una visita a un’esposizione della UFIP a Firenze e quella alla mostra del collezionista nonché antropologo musicale Luciano Bosi Castlunger decide di creare una sua mostra itinerante nella quale far convergere anche le esperienze maturate tenendo vari corsi di musica d’insieme con tamburi africani nelle scuole elementari e medie in Alto Adige. Dal 2005 a oggi sono state organizzate cinque esposizioni nei musei di Scienze Naturali di Bolzano, Olten e Lucerna in Svizzera. La prossima esposizione sarà a novembre 2012 nel Museo di Scienze Naturali e di Archeologia di Frauenfeld, ancora in Svizzera. Per contatti e visite: www.rnc-percussion.com e www.maxcastlunger.com

Batteria Maber

Written by Antonio Di Lorenzo. Posted in Paper2Media, Test, Tools

Uno strumento in plexiglass degno dell’eccellenza italiana composto da una cassa 20” x 14”, tom 12” x 8”, tom a terra 14” x 14” e rullante 14” x 6,5”. Dimensioni che lascerebbero pensare a un set jazzistico, ma così non è… La Maber suona come un’orchestra di tamburi dotati di peculiarità che non svaniscono con il mutare degli ambienti in cui si suona. Lo strumento ha una collocazione assolutamente pop-rock, è adatto ai gruppi amplificati, uno strumento compatto ma di volume e aggressività sonora fuori dal comune.

Piatti Paiste Formua 602 Nuovi Modelli

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Paper2Media, Test, Tools

Dopo una interruzione della produzione nel 1990 decretata dalle mutate esigenze sonore del periodo, la leggendaria serie 602 (recentemente tornata in catalogo) presentata nel 1959 dal produttore svizzero di Nottwil, si arricchisce ora di alcuni nuovi modelli. I piatti vengono realizzati utilizzando la lega in bronzo CuSn20, e tra i nuovi modelli troviamo due Paperthin da 16” e 18”, un Medium hi-hat da 14”, e un Thin Crash da 20”.

Piatti Paiste Formula 602 Vintage

Written by Redazione Drumset Mag. Posted in Paper2Media, Tools, Vintage

Ricercatissimi dai collezionisti, i vecchi piatti Formula 602 hanno sempre avuto un grande apprezzamento, soprattutto da parte di batteristi di area jazzistica. Nella rubrica My Old Flame (quella dedicata mensilmente al vintage), pubblicata sul numero di Novembre 2012 di Drumset Mag, ci occupiamo della storia di quella che è stata la prima linea professionale di piatti costruita dall’azienda elvetica. Nel video collegato a questo breve articolo potete vedere e ascoltare alcuni modelli presi dalla collezione del nostro direttore, nella quale non rientrano i cosiddetti Blue Logo (prodotti a partire dai primi anni ’80), che sono invece la passione di Roberto Cavedon, autore dell’articolo pubblicato sul nostro mensile. Buona visione.

Rullante Pork Pie Patina Brass

Written by BOB Baruffaldi. Posted in Paper2Media, Test, Tools

Il rullante Brass Patina realizzato dalla Pork Pie ha il fusto (con la classica piegatura centrale) in ottone, le dimensioni sono di 13”x7”, e la finitura (realizzata a mano) è davvero originale, con un aspetto volutamente grezzo che caratterizza in maniera decisa il look di questo strumento rendendolo unico. Il colore può assumere una tonalità dominante che può variare secondo la produzione. I blocchetti che ospitano i tiranti (8+8) sono del tipo Tube Lugs, anch’essi in ottone, ma con finitura cromata. I cerchi rientrano nella tipologia dei tripla flangia, e hanno uno spessore di 2.3 millimetri. La cordiera a venti fili (in ottone) è realizzata dalla stessa Pork Pie. La macchinetta di gestione della cordiera agisce con una levetta facilmente accessibile che scorre parallelamente al fusto, e presenta un’unica ghiera in metallo per la regolazione fine della tensione. Le pelli sono prodotte dalla Remo, ma mostrano entrambe in grande evidenza il tipico logo Pork Pie. Andiamo a sentire cosa ha da dire…

Nuovi Shakers LP

Written by Antonio Gentile. Posted in Paper2Media, Test, Tools

Questa volta tra le nostre mani ben quattro strumenti prodotti dalla LP. Si tratta di shakers diversi tra loro ma con un importante filo conduttore che li lega. Sono due coppie di idiofoni in ognuna delle quali troviamo sia lo strumento convenzionale sia la sua versione per hihat. Questo abbinamento è emblematico di un trend che negli ultimi anni ha acquisito sempre più importanza: l’avvicinamento e, in qualche caso, l’ibridazione tra batteristi e percussionisti. Sempre più musicisti sentono l’esigenza di integrare nel proprio set strumenti rubati ai propri colleghi. Quindi troviamo elementi batteristici nei set dei percussionisti ed elementi percussionistici nei set dei batteristi. Una sovrapposizione di ruoli e di suoni che la Latin Percussion è stata rapida ed efficace ad interpretare. Molti sono stati gli strumenti di questo tipo sfornati dalla casa del New Jersey negli ultimi anni. I quattro che esaminiamo insieme sono probabilmente tra i più riusciti: il shekere Jim Greiner, lo hihat shekere Michael Spiro, il chiki-ita e lo hihat chiki-ita.

Fill Gospel 3

Written by Bruno Farinelli. Posted in Paper2Media, Tutorial

I fill presentati in questo video, collegato alla rubrica didattica che trovate su Drumset Mag di novembre 2012, coinvolgono principalmente tre elementi del set e cioè piatto (crash oppure ride), floor tom e cassa. Quasi tutte le combinazioni proposte hanno almeno un colpo delle mani all’unisono. Parlando invece del suono, risalta in qualche modo una caratteristica abbastanza netta: sembra quasi che questi esercizi suonino come se si usasse il doppio pedale, senza però che quest’ultimo sia presente. E se studiando questi fill troverete molta segatura ai piedi della vostra batteria significa che siete sulla buona strada! Buon divertimento e alla prossima.

Play Along 3 – “Earth DNA”

Written by Paolo Valli. Posted in Paper2Media, Tutorial

Il brano “Earth DNA” è molto semplice dal punto di vista ritmico (è in 4/4) e, dal punto di vista dello stile, si presta a ogni tipo di esperimento. Nella rubrica didattica pubblicata sul numero di novembre 2012 di Drumset Mag affronto il tema della fluidità del portamento, proponendo un sistema per cui mantengo sempre costante il rullante sul 2 e 4 della battuta. Questa costante sonora porta a creare una specie di ‘moto perpetuo’ che aiuta decisamente a mantenere il portamento fluido sia a livello di suono sia a livello fisico, come risulta dalla versione del video con la batteria. Non dimenticate comunque mai le due cose più importanti e cioè: suonare essendo il più musicali possibile e, soprattutto, divertirsi!
Earth DNA Full Mix

 Earth DNA Minus Drums

ga('send', 'pageview');